come una nube, e come un sogno muori,
o fiorita di marzo, o Giovinezza…"
1 - https://iloveplati.blogspot.com/2021/04/rullo-di-tamburi-micheli-u-giamba.html
2 - https://iloveplati.blogspot.com/2021/02/rullo-di-tamburi-di-delmer-daves-1954.html
3 - https://iloveplati.blogspot.com/2017/10/a-thunder-of-drums-reg-joseph-m-newman.html
4 - https://iloveplati.blogspot.com/2017/02/strada-sbarrata-ovvero-contestazione.html
5 - https://iloveplati.blogspot.com/2016/05/io-confesso-reg-alfred-hitchcock-1953.html
6 - https://iloveplati.blogspot.com/2016/03/a-sud-rullano-i-tamburi-reg-william.html
7 - https://iloveplati.blogspot.com/2012/11/batte-il-tamburo-lentamente-atto-ii.html
Il giorno 26 del mese di ottobre
dell’anno del Signore 2022, come già avvenuto nel 1948 e nel 2006, il popolo di
Platì in un tripudio di gioia, accoglie con suono di tamburelli ed organetto il
simulacro ligneo della Beata Vergine del Divin Pastore (Madonna della montagna di Polsi). In precedenza la statua era stata
presa in consegna al bivio che porta a Natile Vecchio. Ad aspettarla insieme ad
una rappresentanza della Comunità parrocchiale di Platì, guidata da P.
Dawinson, la comunità della Parrocchia Santa Chiara Vergine di Natile Nuovo,
guidata dal loro parroco P. Antonello Rossi, e consegnata dalla comunità di
Natile Vecchio, accompagnata dal parroco P. Peppe Svanera e dal Priore della
confraternita Santa Maria del Soccorso, nonché Procuratore del Santuario di
Polsi per Natile Paolo Callipari. Dal bivio si diparte la processione che
attraversa, in ordine: contrada Bosco,
Ntopa, Giambattista, Lacchi, Cuccumo giunge in contrada Arsanello, dove si è radunata l’intera
comunità di Platì ad aspettare il SS Simulacro della Vergine della Montagna. Ricevuta
la Santa Vergine con grande festa e con il rumore dei fuochi, il suono di
organetti e tamburelli e i canti tradizionali, viene portata in processione
fino alla chiesa Matrice, dove per 3 giorni consecutivi riceverà l'omaggio del
popolo di Platì. Entrati in chiesa inizia la Santa Messa, officiata dal Parroco
P. Dawinson Licona e concelebrata dai parroci delle 2 comunità di Natile
Vecchio e Natile Nuovo, Padre Giuseppe Svanera e Padre Antonello Rossi. La
chiesa è stracolma di fedeli, essendo riunite tre comunità parrocchiali. La
Santa Messa viene conclusa con il canto “BONASIRA”
e il grido dei fedeli Viva Maria
infonde gioia e commozione a chi è venuto a trovare la Vergine Santissima.
Bonasira
Testi, foto e video di Domenico
Jermanò
Per una storia di Platì da pubblicare
Capitolo
1° - Un Re, una Casata, un territorio da governare
1 -
Desiderio di re (Dio Guardi):
https://iloveplati.blogspot.com/2021/12/desiderio-di-re-di-josef-von-sternberg.html
2 -
Conflitto di classe: il circolo di Nerone
https://iloveplati.blogspot.com/2021/10/conflitto-di-classe-di-michael-apted.html
3 - La
vita risorge: Natile provincia di Platì
https://iloveplati.blogspot.com/2021/09/la-vita-risorge-natile-gli-oliva-plati.html
4 -
L’ultimo atto: morte al casino
https://iloveplati.blogspot.com/2021/07/lultimo-atto-di-georg-wilhelm-pabst-1955.html
5 - L’albergo
degli assenti: Sfalassi, Sfalasi o Boschetto:
https://iloveplati.blogspot.com/2021/06/lalbergo-degli-assenti-di-raffaello.html
6 - Rocambole:
il luridume di una camorra nauseosa
https://iloveplati.blogspot.com/2021/01/rocambole-di-giuseppe-zaccaria-1919.html
7 - I
Visitatori: Franchetti e Nathan a Platì il 25 gennaio 1885
https://iloveplati.blogspot.com/2016/02/i-visitatori-reg-jean-marie-poire-1993.html
A San
Luca protagonisti del messaggio natalizio sono stati i ragazzi della Scuola
elementare guidati dalle maestre e sostenuti entusiasticamente dal parroco.
Hanno ricostruito luoghi e ambienti del tempo di Alvaro, hanno lanciato un
messaggio di riscoperta delle tradizioni più genuine del popolo calabrese, pur
nella consapevolezza che è “dura la vita dei pastori in Aspromonte”. L ‘intero
paese si è mosso, rispondendo con favore alle sollecitazioni e agli stimoli
offerti. “Un Natale con i fiocchi”, appunto, anche se di neve non c 'era l
'ombra.
Da Africo è partito invece un chiaro messaggio di impegno ed una proposta decisa. L 'hanno rilanciata i ragazzi, i docenti e soprattutto la coraggiosa preside della Scuola Media. Chiedono un edificio per la scuola. Per capirli, basta visitare un attimo l'attuale sede della scuola, alloggiata in una angusta casa popolare. Le aule, soprattutto del piano inferiore, strette e buie, con una rigida (e purtroppo necessaria!) inferriata alle finestre, danno a tutti un immediato sapore di tristezza. Lì non si coglie il sorriso della vita che dovrebbe accompagnare la voglia di studiare. Eppure, all'ingresso del paese, le fondazioni e i pilastri della scuola ci sono. Svettano verso il cielo, quasi mani imploranti ascolto, ormai stanche per la ruggine e l 'abbandono. La recita in dialetto ha dimostrato, lì come a San Luca qualche giorno prima, che nelle scuole i ragazzi nascondono spesso talenti impensati. Sono un po' tutti attori in questi paesi. A noi adulti, alla scuola soprattutto, la gioia di scoprire che, “dentro il marmo, la statua già c 'è e che va solo liberata dal marmo che la stringe”.
L'Avvenire di Calabria, 6 gennaio 1996