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mercoledì 25 gennaio 2023

Un turbine di gioia [di Norman Taurog - 1956]

Bona sira vi dicu a Vui, Madonna,
la groliusa di Santa Maria.



Il giorno 26 del mese di ottobre dell’anno del Signore 2022, come già avvenuto nel 1948 e nel 2006, il popolo di Platì in un tripudio di gioia, accoglie con suono di tamburelli ed organetto il simulacro ligneo della Beata Vergine del Divin Pastore (Madonna della montagna di Polsi). In precedenza la statua era stata presa in consegna al bivio che porta a Natile Vecchio. Ad aspettarla insieme ad una rappresentanza della Comunità parrocchiale di Platì, guidata da P. Dawinson, la comunità della Parrocchia Santa Chiara Vergine di Natile Nuovo, guidata dal loro parroco P. Antonello Rossi, e consegnata dalla comunità di Natile Vecchio, accompagnata dal parroco P. Peppe Svanera e dal Priore della confraternita Santa Maria del Soccorso, nonché Procuratore del Santuario di Polsi per Natile Paolo Callipari. Dal bivio si diparte la processione che attraversa, in ordine: contrada Bosco, Ntopa, Giambattista, Lacchi, Cuccumo giunge in contrada Arsanello, dove si è radunata l’intera comunità di Platì ad aspettare il SS Simulacro della Vergine della Montagna. Ricevuta la Santa Vergine con grande festa e con il rumore dei fuochi, il suono di organetti e tamburelli e i canti tradizionali, viene portata in processione fino alla chiesa Matrice, dove per 3 giorni consecutivi riceverà l'omaggio del popolo di Platì. Entrati in chiesa inizia la Santa Messa, officiata dal Parroco P. Dawinson Licona e concelebrata dai parroci delle 2 comunità di Natile Vecchio e Natile Nuovo, Padre Giuseppe Svanera e Padre Antonello Rossi. La chiesa è stracolma di fedeli, essendo riunite tre comunità parrocchiali. La Santa Messa viene conclusa con il canto “BONASIRA” e il grido dei fedeli Viva Maria infonde gioia e commozione a chi è venuto a trovare la Vergine Santissima.

Bonasira

Bona sira vi dicu a Vui, Madonna,
la groliusa di Santa Maria.
E la matina: buon giornu, buon giornu!
siti patruna di tuttu Iu mundu.
Liberatindi di li peni di Iu mpernu,
di tutti li disgrazi di Iu mundu.
E Iiberati la notti e Iu jornu
e puru quandu jamu pe la via.
Supra all ’artaru c'è na gran Signura,
Maria di la Muntagna ca si chiama.
A cui nci cerca grazzi nci li duna,
cu nd’a lu cori malatu nci lu sana.
Ora, gran Matri mia, vi cercu una:
st ’arma cuntenta e la mia vita sana.
Eu non vi dicu quantu ammeritati:
Vergini bella, non nd’abandunati.
Eu mi ndi vaiu e vi dassu filici
accumpagnata cu l’angili stati.
E la Madonna si vota e ndi dici:
Va jiti, bona sira e santa paci.

Testi, foto e video di Domenico Jermanò

lunedì 23 gennaio 2023

The fabelmans [di Steven Spielberg - 2022]

Per una storia di Platì da pubblicare

Capitolo 1° - Un Re, una Casata, un territorio da governare

1 - Desiderio di re (Dio Guardi):

https://iloveplati.blogspot.com/2021/12/desiderio-di-re-di-josef-von-sternberg.html

2 - Conflitto di classe: il circolo di Nerone

https://iloveplati.blogspot.com/2021/10/conflitto-di-classe-di-michael-apted.html

3 - La vita risorge: Natile provincia di Platì

https://iloveplati.blogspot.com/2021/09/la-vita-risorge-natile-gli-oliva-plati.html

4 - L’ultimo atto: morte al casino

https://iloveplati.blogspot.com/2021/07/lultimo-atto-di-georg-wilhelm-pabst-1955.html

5 - L’albergo degli assenti: Sfalassi, Sfalasi o Boschetto:

https://iloveplati.blogspot.com/2021/06/lalbergo-degli-assenti-di-raffaello.html

6 - Rocambole: il luridume di una camorra nauseosa

https://iloveplati.blogspot.com/2021/01/rocambole-di-giuseppe-zaccaria-1919.html

7 - I Visitatori: Franchetti e Nathan a Platì il 25 gennaio 1885

https://iloveplati.blogspot.com/2016/02/i-visitatori-reg-jean-marie-poire-1993.html

 

 

martedì 3 gennaio 2023

Genji Monogatari [di Yoshimura Kōzaburō - 1951]



"Fra una decina di giorni sarà Natale; Luigi arriverà in tempo per assistere ancora, dopo tanto tempo, nella grande chiesa semibuia, alla poetica Messa di mezzanotte, coi limpidi, meravigliosi cori popolari che sembrano uscire dal nulla e invece sorgono dalle labbra delle ragazze inginocchiate nell’ombra. E alla fine della funzione, dopo che le ciaramelle avranno intonato la loro dolce, monotona canzone, i grandi falò improvvisati sulla piazzetta antistante alla Chiesa, illumineranno i volti della gente raccolta intorno... "
Michele Fera, Il ritorno, 1955