La chiesa del SS. Rosario e la Statua dell' Immacolata
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In Plati, oltre la chiesa parrocchiale, vi è
quella di S. Pasquale, che è stata eretta dai fedeli nel 1720; aveva il
beneficio proprio, che in seguito fu
assegnato in sopradotazione alla chiesa parrocchiale. Vi era inoltre la cappellania dell’ Immacolata, i cui
beni, anch’essi furono aggregati alla parrocchia.
Nella chiesa di S. Pasquale, il 1. giugno 1888, fu eretta la
confraternita del SS. Rosario, il cui statuto fu approvato dal Vescovo Mangeruva nello stesso anno, e, per volontà del popolo, la
chiesa pigliò il titolo di Maria SS. del Rosario, Tale chiesa fu riparata nel
1924 e nel 1926 con l’obolo dei fedeli per iniziativa della Confraternita.
Il governo attuale di essa è
affidata al Priore Domenico Marando, degno di lode per la sua molteplice
attività a favore della Confraternita; 1. Ass. è il sig. Ciampa Domenico e 2.
Ass. il sig. Timpani Domenico.
Oltre il sodalizio vi è nella medesima chiesa la istituzione dei
Luigini, fondata dal Sac Ernesto Gliozzi, con autorizzazione dell’Ordinario.
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Anticamente vi fu la chiesa di
San Nicola di Bari, col beneficio omonimo, di patroni della famiglia Zappia;
aveva l’onere di tre messe settimanali. La chiesa fu diroccata in seguito al
terremoto del 1783, che l’aveva resa pericolante.
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Rimandiamo alla memoria dei
posteri la data del 28 settembre 1930, in cui si è inaugurato, fra l’entusiasmo
del popolo convenuto n chiesa, e specie dei giovani, il Circolo Maschile
Cattolico, intitolato al Sacro Cuore di Gesù, il cui attuale Presidente è il
giovane studente Mittica Rosario di Francesco.
A breve distanza di si bella data per la cittadinanza di Platì dobbiamo,
con raccapriccio, registrare quella di un sacrilego omicidio, perpetrato nella
notte del 5 dicembre 1930, a scopo di furto, in persona di un umile sacerdote,
Crescenzio Curulli, di anni 75. Un vile delinquente, con ferocia bestiale,
introdottosi furtivamente in casa a scopo di furto, lo strangolava durante il
sonno. Avrebbe mai potuto pensare il povero sacerdote, che chiamato a Platì a
prestare la sua modesta missione di bene, avrebbe dovuto così miseramente
finire i suoi giorni?
Ai funerali di trigesima, che furono una solenne manifestazione di
affetto e di rimpianto per l’umile sacerdote, hanno partecipato il popolo
piangente, e tutte le Autorità cittadine. Anche il Vescovo vi ha partecipato
col suo suffragio, e con sentite parole di rimpianto per la povera vittima.
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