“Sul
versante Jonico dell’Aspromonte il paese che ebbe più gravi danni fu Platì, il
quale è pure il più prossimo all’area centrale del terremoto, poiché dista
appena 7 chilometri da S. Cristina d’Aspromonte”. Memorie di matematica
e di fisica della Società italiana delle scienze della Società
italiana delle scienze · 1896
Quel 5 di febbraio Sant’Agata, la protettrice dei
terremoti, nulla poté fare contro la forza della natura. Il danno più grave è
stato la perdita della chiesa di San Nicolò di Bari, situata nei pressi dell’odierna
via S. Nicola*. Era stata eretta dal notaio Carlo Zappia sul finire del 1600 e
possedeva una cospicua platea dei beni, in quell’anno era rettore della chiesa
Don Antonio Zappia figlio del notaio prima citato. Secondo varie fonti il
numero di quelli che perirono è di 25 "ma la tenacia e la
laboriosità dei sopravvissuti fece rinascere l'antico centro che nel 1799 fu
istituito Comune autonomo dai francesi".*
*https://iloveplati.blogspot.com/2014/03/storia-immortale-pt-2.html
*https://iloveplati.blogspot.com/2020/04/down-in-valley-di-david-jacobson 2005.html
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