la groliusa di Santa Maria.
Il giorno 26 del mese di ottobre
dell’anno del Signore 2022, come già avvenuto nel 1948 e nel 2006, il popolo di
Platì in un tripudio di gioia, accoglie con suono di tamburelli ed organetto il
simulacro ligneo della Beata Vergine del Divin Pastore (Madonna della montagna di Polsi). In precedenza la statua era stata
presa in consegna al bivio che porta a Natile Vecchio. Ad aspettarla insieme ad
una rappresentanza della Comunità parrocchiale di Platì, guidata da P.
Dawinson, la comunità della Parrocchia Santa Chiara Vergine di Natile Nuovo,
guidata dal loro parroco P. Antonello Rossi, e consegnata dalla comunità di
Natile Vecchio, accompagnata dal parroco P. Peppe Svanera e dal Priore della
confraternita Santa Maria del Soccorso, nonché Procuratore del Santuario di
Polsi per Natile Paolo Callipari. Dal bivio si diparte la processione che
attraversa, in ordine: contrada Bosco,
Ntopa, Giambattista, Lacchi, Cuccumo giunge in contrada Arsanello, dove si è radunata l’intera
comunità di Platì ad aspettare il SS Simulacro della Vergine della Montagna. Ricevuta
la Santa Vergine con grande festa e con il rumore dei fuochi, il suono di
organetti e tamburelli e i canti tradizionali, viene portata in processione
fino alla chiesa Matrice, dove per 3 giorni consecutivi riceverà l'omaggio del
popolo di Platì. Entrati in chiesa inizia la Santa Messa, officiata dal Parroco
P. Dawinson Licona e concelebrata dai parroci delle 2 comunità di Natile
Vecchio e Natile Nuovo, Padre Giuseppe Svanera e Padre Antonello Rossi. La
chiesa è stracolma di fedeli, essendo riunite tre comunità parrocchiali. La
Santa Messa viene conclusa con il canto “BONASIRA”
e il grido dei fedeli Viva Maria
infonde gioia e commozione a chi è venuto a trovare la Vergine Santissima.
Bonasira
la groliusa di Santa Maria.
E la matina: buon giornu, buon giornu!
siti patruna di tuttu Iu mundu.
Liberatindi di li peni di Iu mpernu,
di tutti li disgrazi di Iu mundu.
E Iiberati la notti e Iu jornu
e puru quandu jamu pe la via.
Supra all ’artaru c'è na gran Signura,
Maria di la Muntagna ca si chiama.
A cui nci cerca grazzi nci li duna,
cu nd’a lu cori malatu nci lu sana.
Ora, gran Matri mia, vi cercu una:
st ’arma cuntenta e la mia vita sana.
Eu non vi dicu quantu ammeritati:
Vergini bella, non nd’abandunati.
Eu mi ndi vaiu e vi dassu filici
accumpagnata cu l’angili stati.
E la Madonna si vota e ndi dici:
Va jiti, bona sira e santa paci.
Testi, foto e video di Domenico
Jermanò