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martedì 26 ottobre 2021
Zona di guerra [di Tim Roth -1998] - Tramonto sul campo
“Cittadini e soldati
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Papà ma che cosa hai fatto in guerra?
domenica 19 aprile 2015
Papà ma che cosa hai fatto in guerra? Pt.14 - Fine
Platì 13 – 5 –17 Al
Soldato
Gliozzi Luigi
3° Fant: 1° Battaglione
reclute – 13 – Compagnia
Messina
per Campo Inglese
Caro Luigi-
Ieri ed oggi ci hai lasciato senza lettera, il che significa all’oscuro
e non sappiamo che pensare. E’ vero che ci illudiamo con i ritardi della posta,
ma puoi immaginare che soffriamo lo stesso. Noi stiamo bene. Dimmi se hai ricevuto
il vaglia e se debbo spedirti altro, sebbene mi dispiace che non ti posso
accontentare telegraficamente. Benedici i bambini e sta di buon animo perché
qui tutti pensiamo a te e bramiamo di vederti. Bettina e Serafina con me e coi
bambini ti abbracciamo e baciamo.
Ernesto
Queste foto che seguono, originali di Antonio Calabrò - a cui vanno lode e ringraziamenti - fanno rimando all'indirizzo riportato sulla cartolina.
E' il Campo Inglese, meglio noto come Forte Masotto, situato a monte di Curcuraci, villaggio di Messina.
Come oggi da Ciurrame, che è a sud di Curcuraci, il nonno godeva, tra una corvè e l'altra, della vista sulla natia Calabria. Scirocco permettendo!
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Papà ma che cosa hai fatto in guerra?
mercoledì 4 marzo 2015
Papà ma che cosa hai fatto in guerra? Pt. 13
Adorato Papà
Mi è piaciuta tanto la vostra cartolina che l’ho voluta con me anche la
notte. Ma io vedeva in essa qualche cosa più bella della signorina vestita da
bersagliere; vedeva in essa il vostro carattere, il vostro amore. Vorrei
diventare io un forte soldato, se sapessi che vi potrei dare il cambio e farvi
ritornare in mezzo alla famiglia. Faccio quel che posso. Vi sogno col pensiero,
vado a scuola e voglio un poco più bene alle sorelline e il fratellino. La
mamma è contenta di me e lo zio pure. Vi chiedo la S. B. anche a nome di
Rosina, Caterinuzza ed Ernestino.
Vogliatemi sempre bene.
Vostro
Ciccillo
Adorato Papà
Io vi ringrazio delle bellissime cartoline che mi avete mandato e vi
prometto di essere sempre più buono e meritarmi tutto il vostro amore. Mi
dispiace che voi siete lontano e più mi addolora il pensiero che voi state in
collera per noi. Non ò che fare e cerco di consolare la mamma che anche piange
per la vostra lontananza. Ella vi ringrazia con me di quanto manifestate di
amarla. Rosina è buona e vuole scrivervi ed io l’aiuto per una bella letterina.
Le vostre cartoline le conserverò con me e mi sono un ricordo ed un incitamento
a studiare ed essere diligente per piacere a voi e per mio bene.
Vi bacio caramente con la mamma con le sorelline e il fratellino
Vogliatemi bene
Vostro aff.mo figlio
Ciccillo
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Papà ma che cosa hai fatto in guerra?
domenica 1 febbraio 2015
Papà ma che cosa hai fatto in guerra? Pt. 12
Dopo la tempesta venne la calma e questa fu appunto
la letterina col bellissimo ritratto che mi avete mandato.
Non finivo più di baciarlo e me lo contendevo con
le sorelline, le quali, con la mamma, lo zio e la zia, erano anche
contentissime.
Ma io vorrei baciare non la carta ma l’originale;
cioè voi, adorato papà, che tanto mi amate e che tanto soffrite lontano da noi.
Vi conforti il pensiero che il nostro cuore è sempre con voi come noi non viviamo che pensando a voi.
Tutti vi abbracciamo e vi mandiamo una infinità di
carezze e di baci. Benedite Rosina, Caterinuzza, Ernestino col
Vostro affmo
Ciccillo
Caro Luigi
Ieri sera ti feci una lettera lunga lunga, come la predica di Giovedì
santo. Quando andavo ad impostarla, incontrai Pasqualino il quale mi disse che
l’Amico intende accettare il contratto e dare vigore al fitto, però vuole la
mia solidanza. Cosa che io accetto. Dimmi perciò che bisogna fare e , se ti
riesce, cerca un giorno di licenza per trovarlo qui, prima che riparta per
Roma.
Oggi ti ho spedito due pacchi di 5 kg per uno e ti prego non risparmiare
nulla per la tua salute.
D. Antonio scrisse e ti ossequia. Ossequi pure dai soliti amici e gli
abbracci di Bettina, Serafina e miei.
Vogliami bene
Tuo
Ernesto
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Papà ma che cosa hai fatto in guerra?
lunedì 29 dicembre 2014
Papà ma che cosa hai fatto in guerra? Pt. 11
Amato Papà
Vi ringrazio della gioia che mi avete dato inviandomi la letterina che
ho ricevuto ieri sera. Mi pareva di essere un uomo fatto e guardavo con pietà
Rosina e Caterina le quali sono ancora molto molto ignoranti. Io mi animo a
studiare sempre di più per piacere a voi che tanto mi amate. Spero di darvi
sempre consolazioni e non in circostanze come queste. Vi bacio con le sorelle
ed Ernestino e tutti non desideriamo che la vostra S. B.
Ciccillo
Caro Papà
Ciccillo con quattro sgorbii ha messo superbia e ci disprezza,
chiamandoci ignoranti. Io vado a scuola e voglio imparare presto per superarlo
e mettergli la saliva al naso. Vi dico che vi voglio bene quanto lui, che sono
addolorata, come lui, per la vostra assenza, e come lui, non parlo che di voi
sempre. Si associa con me Caterinuzza per protestare contro la presunzione di
Ciccillo, il quale, alla fine, è assai più vecchio di noi. Del resto, noi non
dobbiamo essere dottoresse ma ci basta sapere fare la calza e manifestare gli
affetti ai nostri cari genitori.
Vorrei vedervi in mezzo a noi,
e prego la Madonna che vi faccia ritornare presto e che vi mantenga sempre sano
al nostro amore.
Rispondete anche a me che se no, il fratello maggiore, creperà di
allegrezza. Vi dono mille baci per me, mille per Caterinuzza e mille per
Ernestino. Quelli di Ciccillo ve li dona nel suo foglio imbrattato. Benediteci
tutti quanti.
Vostra cara figlia
Rosina
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Papà ma che cosa hai fatto in guerra?
lunedì 24 novembre 2014
Papà ma che cosa hai fatto in guerra? Pt. 10
Platì 28 - 3 – 17 Al
soldato
Sig.r Gliozzi Luigi
3° Fanteria 13°
Compn.
In distaccamento
a
Barcellona
(Messina) Pozzo
di Gotto
Ringraziame
nti e cordiali sa
luti da me e da tut
ti i nostri
Bettina
Al Soldato Gliozzi
Luigi
Barcellona
(Prov. di) Messina
14 – 4 – 17 Fera
Giuseppe
Cap.no Medico
Direttore del 16°
Ospedaletto
XX Corpo d’Armata
Zona di Guerra
Caro Cugino
Come state? Che fate? Chi è adesso il vostro comandante, costì, a
Barcellona? – Scrivetemi se avete tempo- Io ò parlato di voi a tanti amici
ufficiali del 3° che andavano verso Messina e distaccamenti.
Aff.mo
Peppe
P.S. Mi à scritto Ernesto, in risposta
a mia cartolina con cui chiedevo notizie di voi, assicuratemi che state costì
discretamente.
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Papà ma che cosa hai fatto in guerra?
lunedì 27 ottobre 2014
Papà ma che cosa hai fatto in guerra Pt. 9
Platì 15 – 3
-1917
Mio Caro Fratello
Ieri sera per la gioia ti ho spedito le lire cento e un biglietto che mi auguro, avrai ricevuto. Ti ripeto che
fu una festa e attribuisco tutto al nostro Santo di famiglia per cui Lunedì
faremo più degli altri anni. Stasera intanto niente tue notizie – Perché?
Mi dici di ripeterti ciò che ti avevo scritto mentre eri assente, ma io
ho dimenticato tutto e non debbo dirti che stiamo mene e che le cose vanno al
solito. Per la notricata si è stabilito di fare % once in casa, ¾ li fa gnura
Anna 1 1/5 sua sorella , la gnura Caterinuzza. Le Gozze sono contente e
trovarono, per aiutarli nella raccolta, le comari Suricelle, il che è stato
combinato tra di loro.
Cianciana è qui ed è contento perché gli accomodo la casa degli Sfalasi
dove gli preparai molta terra per grano. Quando verrai troverai cose nuove. Ora
tutto viene seminato ceci e le piante di ulivo sono proprio una merenza.
Il garzone cominciò i maggesi all’Agliostretti e Mussobello e andato
pure due giorni per sgombrare almeno pietre. Andrò io qualche giorno.
Intanto tua moglie ha preparato le calze e le cravatte e vuole sapere
se deve spedirtele per pacco o pure ti daranno qualche giorno di licenza.
Ernestino si sta lamentando che il postino non gli ha dato la lettera di papà e
vuole sapere se la presente è per te. Anche Caterinuzza, Ciccillo, e Rosina
sono presenti e fanno un po di confusione. Forse è per scontare la musoneria di
questi giorni in cui parevano tanti orfani. L’Arciprete si mostrò contentissimo
e ti ossequia, come pure lo zio D. Peppe, la zia, Cata, e altri intimi amici a
cui l’ho detto. Scrivimi ora ogni giorno,. Come per il passato, e dimmi di cosa
hai bisogno. Per l’orzo si era cominciato a mettere le donne, ma il tempo è
cambiato e di deve aspettare di finirlo e cominciare il grano. Il seme tanto
per contentarti, lo noteremo dal medico Zappia. Non altro per questa sera.
Ti chiedono la S. B. i ragazzi, ti abbraccia Bettina e Serafina mentre io
ti bacio
Tuo Fratello
Ernesto
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Papà ma che cosa hai fatto in guerra?
mercoledì 24 settembre 2014
Papà ma che cosa hai fatto in guerra? Pt.8
22 Agosto 917
Soldato Gliozzi Luigi
3° Fanteria 10° Compagnia
a Messina per
CAMPO INGLESE
Reclama tuoi baci bambina nata felicemente ieri ore 18
Tutti bene Gliozzi
Mio carissimo
Ieri non ti ho scritto, perché in seguito al telegramma annunziate la
nascita della cara e bellissima bambina – credevo che ti accordassero la
brevissima licenza, tanto per baciarla. Mi accorgo che trovi difficile la cosa,
e non mancherò di interessare la Benemerita
Arma perché telegrafassero di ufficio. Ma se anche questo non si
effettuerà, ti prego di non darti pensiero, giacché Bettina sta bene e da un
giorno all’altro lascerà il letto. In quanto al nome, mi piace chiamarla col
nome della sorella e di lei faccio voto che pigli solo le virtù e non la
fortuna.
Il battesimo lo faremo quando sarà finita questa tempesta di sangue e
ci potremo dare il lusso di una giornata contenta. Per ora basta così.
L’Arciprete è andato a Siderno e mi lasciò l’incarico di ossequiarti per lui.
Lo stesso fa il su Rosario. Sento che si apriranno le licenze per gli ulivi e
che dureranno tre mesi. Tutti i proprietari di macchine e di ulivi potranno
approfittare: ma non so quali sono le formalità per ottenerla. Non appena verrà
al municipio cercherò di apprendere che bisogna fare e lo farò subito. Se tu lo
saprai prima scrivimi minutamente. Mi pare di averti detto che il garzone
lavora e che l’affare del figlio fu risolto. Oggi fu qui G. Cosenza e starà tre
giorni egli ti ossequia. I mussobello anche ti ossequiano ed accudiscono ai
maiali e al granturco alla Agliastretti, però l’orto gli è fallito. Cianciana
anche ti saluta ed è continuamente agli Sfalasi dove lavora sempre e si porta
bene. Solo è da riprovarsi Perri il quale ha la faccia tosta di pretendere le
terre anche di Serafina, ma io gli ho negato anche le altre. E con i saluti di
questi dipendenti, unisco anche quelli dello zio, ancora ammalato, della zia
Nunziata e della zia Betta. Baci tenerissimi da parte di Ciccilo. Rosina Caterina
ed Ernestino – Serafinuzza, non potendoli dare te li chiede. E tu baciandoli e
benedicendoli tutti pensa con affetto a loro ed anche a noi che ti amiamo.
Abbracciandoti con Bettina, Serafina ed Antonio
Ernesto
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Papà ma che cosa hai fatto in guerra?
venerdì 27 giugno 2014
Papà ma che cosa hai fatto in guerra Pt.7
Platì, 24 marzo
1917
Mio adorato Papà
Non vi ho scritto, perché sono un po’ occupato con la scuola ed anche
lo zio è occupato in questi giorni. E pure vi ò mandato un mio biglietto quando
eravate a Messina e credo che non l’abbiate ricevuto. Sto molto bene in salute
e solo mi dispiace che voi stiate in pensiero che io sia ammalato, ché anzi mai
come ora ebbi tanta florida salute sebbene il pensiero che voi siete lontano mi
addolora notte e giorno. Vado a scuola e sto attento a quello che mi dice il
maestro, a casa voglio molto bene le sorelline e il fratellino – tanto che lo
zio e la mamma sono ben contenti di me. Vorrei essere vicino a voi per dirvi
tante cose e farvi stare tranquillo; vorrei darvi tante carezze quante voi meritate
ma non posso fare altro che pregare Iddio che vi voglia fare ritorno nelle
nostre braccia. Perciò il giorno di S. Giuseppe mi feci la Comunione e pregai
tanto per voi e spero che il Signore mi ascolterà, perché Egli è pietoso e si
intenerisce delle preghiere dei bambini. Questa sera mi commossi a quella
parola della cartolina e vorrei trovarmi costà di presenza o almeno che questa
mia lettera vi arrivasse prestissima per mettervi il cuore in pace. Vi acchiudo
un caldo bacio con le carezze che vi mando per Rosina, Caterinuzza ed
Ernestino. Anche la mamma vi bacia con me e lo zio Ernesto fa lo stesso.
Vogliatemi sempre bene
Vostro aff mo
figlio
Ciccillo
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Papà ma che cosa hai fatto in guerra?
domenica 8 giugno 2014
Papà, ma che cosa hai fatto in guerra? Pt. 6
All’Egregio
Signor Gliozzi Luigi 3° Reggi
mento Fanteria 13° Compagnia
in distaccamento Barcellona
Pozzo di Gotto
Platì
10/2/917
Carissimo Compare
Mi consolano le buone nuove della sua salute, le mie e quelle di mia
sorella discretamente buone grazie al Signore. Vuolete sempre scherzare che vi
pare? Che non ebbi dispiacere per la partenza del Massaro? Ma mi conforta il
pensiero che andate a servire la patria,ma non vi è niente di buono, mentre
sempre piange s’è dimostrato un vigliacco, tutta la sua valentia la mostri con
canaglie
Vi porgo gli ossequi di mia sorella
Suo
aff.mo compare
Saverio
Arciprete Oliva
Ricordo solo che dell'Arciprete don Saverio Oliva, zio di Giacomo Tassoni Oliva è stato citato diffusamente in Corpo celeste
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Papà ma che cosa hai fatto in guerra?
domenica 25 maggio 2014
Ti voglio bene (reg.Hans H. Zerlett - 1942)
La nonna Lisa in una foto per la carta d'identità
mi ricorda la zia Rosina, la zia Gemma e ... Bettina
Carissima nonna, anche io sto facendo quanto posso. Ho
avuto anch' io il cuore straziato e tante volte ho pensato anch'io che non
sarei riuscita a sopportare la solitudine. Anche io ho parlato con disprezzo e
rabbia e, a volte, purtroppo, continuo a farlo. Non riesco più a promettere
qualcosa a dio, ma forse anche lui non si preoccupa più di ricevere promesse da
noi. Non sa che farsene, credo. Ci ha messo in testa un' idea strana di
giustizia e a lungo abbiamo creduto e sperato che vivere in modo onesto ci avrebbe
resi non ricchi ma felici. Non era vero, naturalmente, ma a chi importa più?
Non abbiamo nessuno a cui chiedere scusa dei nostri sbagli e, ancora peggio,
nessuno a cui, con dolcezza, "esporre" ( che bella parola, nonna...)
il nostro bene. Sono diventata arida, nonna...forse lo siamo tutti, ma fingiamo
di non acccorgercene...e le lacrime che sgorgano scrivendoti, adesso, non mi
basteranno a far rifiorire il sorriso del cuore... è primavera anche quando
piove, nonna, ma noi fingiamo di non saperlo...
Ti voglio bene e ti porto sempre in quel pezzetto di cuore che mi è rimasto.
Tua nipote Bettina
Ti voglio bene e ti porto sempre in quel pezzetto di cuore che mi è rimasto.
Tua nipote Bettina
alle volte un commento val ben il post del giorno
domenica 11 maggio 2014
Papà, ma che cosa hai fatto in guerra? Pt. 5
Platì 28 gennaio 1917
Mio adorato Luigi,
Rispondo con piacere e mi
consolo nel sentire che stai bene di saluti e così ti assicuro di noi tutti.
Luigi carissimo tu mi dici
di non trascurare il necessario della famiglia, io farò cuanto posso e mi pare
che stiamo beni, che vuoi caro Luigi che si fa cuella vita che ffacciavamo
allora quando cera la tua presenza questo no caro mio non si puo.
Mio Luigi la tua assenza è
uno strazio al mio cuori mi pari che io non posso resisteri lontano di te non
so come fare per distrarmi un po il pensiero il mio
pensiero è sempre vicino a te cuando vado alletto piango e dico sto bella
accovacciata e il mio caro Luigi dormi petterra e cuesto pensiero non mi lascia
chiuderi gli occhi e se le palpebre si chiudeno mal che poco mi sogno che sei
venuto e mi pare disgridari i ragazzi di lasciarti riposare un poco cuando mangio, cuando bevo ed altre cose
sempre il pensiero è vicino a te insomma io non penso altro che a te, e piango
Mio dolci Luigi tichiedo
perdono di cuanti mancanzi ti o ffatto di cuanti volti o parlato con disprezzo
perché tu non lo meritavi era io cattiva e ti prometto e te lo giuro innanzi a
Dio che se io campo di vederti in casa non parlerò più.
Ernestino non allatta più
l’o già stagliato Ciccillo è
contantissimo per la lettera ricevuta da papà Rosina piangi perche non si ai
scritto pure adessa
Ti vorrei dirti tanti cosi
ma non mi dilungo più
Ti saluta Micheli,
Iolanda, mia madre e mio padre, ti saluta tua sorella e il suo sposo, ti saluta
lo zio do Peppi e la zia Nunziata ti saluta la zia Betta Cata la zozza e i suoi figli
I nostri Bambini ti
baciano ti aspettano e se è possibili ti chiedono la S: B: ed io abbracciandoti
e baciandoti con tutto il cuori sono per tutta la vita la tua sposa che tanto
desidera di vederti per cualche giorno.
Mi
dico la tua
Bettina
Caro Luigi scusa i sbagli perché tu lo sai che io non sono adattata
Non fari conto a tuo fratello di cuesti che io ti o detti perché tu non
puoi esporsi il mio bene verso di te
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Papà ma che cosa hai fatto in guerra?
mercoledì 16 aprile 2014
Papà, ma che cosa hai fatto in guerra Pt.4
Platì 23 – 1 – 1917
Caro Luigi,
Stasera ho ricevuto la tua
lettera in due foglietti in cui mi dicevi tutto. Bravo! Così desidero e mi
auguro che avrai tempo per scrivermi sempre in questa maniera. Ho ricevuto pure
una lettera di Peppino che ti accludo e sono addolorato perché no ha potuto
fare ciò che aveva promesso. Del resto, speriamo in Dio e Lui solo ci può dare
aiuto e conforto in questi tristissimi
tempi. Cerca di essere buono e religioso, ché Dio converterà in gaudio la
nostra tristezza. Quando tu stai bene, noi stiamo anche bene, ed il resto è
nulla, perché con la salute e l’aiuto di Dio, tutto si aggiusterà. Rispondo ora
alla tua lettera per assicurarti che farò quanto possibile per la licenza
agricola, se siamo ancora a tempo. Per gli ulivi, il vivaio, il garzone, i
maiali, ecc, penseremo noi e non ti impensierire per tanto. Parlerò pure con
mastro Rosario per le porte e per le tavole, ma ti ricordo che quella casa
serve per la notricata e c’è tempo. Per i colletti Bettina li aveva già
consegnati a Peppino, il quale la sconsigliò a mandarli dicendo che ne avete migliori,
di lana. Ella desidera inviarti un pacco con biscotti e così te li spediremo
anche i colletti. Domenica abbiamo mandato il garzone a Benestare e col tuo
amico Rosario Caminiti ti spedimmo un pacco di oggetti e una bottiglia di olio.
Rispondimi quando li avrai ricevuto. Per la scortesia degli amici che non ti
risposero, io non so nulla; non scrivere più. Dei richiamati del 74 e 75 alcuni
furono dispensati perché padri di 4 figli – tali Demarco, Virgara Giuseppe,
Timpani, Cianciana e gli altri furono mandati in attesa di richiamo. E sono il
massaro dell’Arc: D Filippo Francesco du Marte ed altri che non conosco.
All’Arcip. Nulla è capitato di nuovo e ti ossequia. Il grano dal Commissario
l’abbiamo avuto, cioè otto tomoli già ed il resto con la prossima tornata.
Ciccillo ti scrisse il suo biglietto. E la chiave della valigia?
Finisco perché è tardi, piove e Antonicello aspetta per imbucare la
presente. Dimani ti dirò altro. Pensa a stare allegro e benedici i bambini. I
quali con me, con Bettina, Serafina ed Antonio ti abbracciamo.
Ossequi da tutti.
Tuo aff.
Ernesto
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Papà ma che cosa hai fatto in guerra?
giovedì 27 marzo 2014
Papà, ma che cosa hai fatto in guerra Pt.3
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lunedì 3 marzo 2014
Papà, ma che cosa hai fatto in guerra Pt.2
Caro Luigi
Ti ringrazio degli auguri per
il carnovale sebbene debbo aggiungere che questa festa non è portata nel
calendario di quest’anno. Se tu verrai, la quaresima la faremo carnovale e la
tua presenza è il miglior augurio. Per questo ti prego di fare ogni insistenza
coi superiori e ricordare loro le la necessità incombente per la divisione,
dopo la morte della zia, ed altre faccende anche interessanti. Non ti voglio
solleticare di più con questo pensiero, perché immagino come esso ti tormenta
notte e giorno, solo ti prego di essere prudente ed avere pazienza. Speriamo
nella Vergine del Rosario.
Intanto ti chiedo le più care benedizioni per Ciccillo, Ernestino,
Rosina e Caterinuzza, mentre noi tutti ti abbracciamo
P.S. Antonio è partito ieri.
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giovedì 20 febbraio 2014
Papà, ma che cosa hai fatto in guerra Pt. 1
Caro Luigi
Non ho ricevuto stasera tue notizie e siamo tutti impensieriti. Scrivo
unicamente per dirti che ti preghiamo di scrivere sempre anche quando sei
stanco, anche quando stai mangiando.
Se sapessi che scompiglio c’è in famiglia quando non arrivano tue
lettere! Ti baciano i bambini e ti chiedono la S. B. Noi tutti ti abbracciamo e
la V. del Rosario ti protegga
Vogliami bene
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Papà ma che cosa hai fatto in guerra?
mercoledì 19 febbraio 2014
Papà, ma che cosa hai fatto in guerra? (reg. Blake Edwards - 1966)
Prologo
nonno Luigi
nonno Rosario (sul carretto il primo da destra)
zio Ciccillo
Noi non abbiamo idea di che cosa sia una guerra, come non abbiamo idea
della guerra nella guerra. Chi partecipò, dei nostri genitori, agli ultimi
conflitti mondiali, a seguito dei quali la nostra nazione fu causa o parte, non
è più tra noi a ricordare gli orrori, anche se, per onorare il vero, molti di
loro non capirono cosa stava accadendo, mossi dall’entusiasmo scatenato dalla
menzognera propaganda. Malgrado gli studi e gli scambi di idee chi vive oggi o
nascerà domani ricadrà negli stressi errori, alla faccia delle bandiere con
l’arcobaleno e delle marce dietro stendardo e cartello.
La Grande Guerra, quella del ’15 – ’18, ricostruita con lo stesso
titolo per la regia di Mario Monicelli, e vi ricordo anche i film di Lewis
Milestone, Stanley Kubrick e Francesco Rosi, mandò cartoline di precetto
dapprima alle classi più giovani e dopo fagocitò quelle a seguire.
Nel 1917 indossarono la divisa i nonni Luigi e Rosario. A Platì
lasciarono le mogli sovraccaricate a crescere una prole abbastanza consistente:
nonno Luigi era già padre di zio Ciccillo, zia Rosina, la mamma e zio Ernesto;
la zia Serafina Gemma era quasi pronta a vedere la luce; nonno Rosario aveva
papà, zia Rachelina e zia Rosina, lo zio Peppino, pure lui era pronto
a presentarsi.
Non so come successe, forse anche allora si poteva contare sulle
amicizie, forse furono le preghiere di nonna Lisa e nonna Mariuzza a San
Francesco di Paola, tant’è che i nonni come quest’ultimo passarono lo Stretto
di Messina, non sul mantello alla maniera del taumaturgo, ma sul ferribot, mettendo piede in Sicilia
prima di papà, che venne per restarvi.
La guerra nella guerra la combatterono le nonne, rimaste in paese a
badare, crescere o mettere al mondo i figli. Di questo se n’è parlato meno, le
lettere che vado a pubblicare sono un valido documento che in modo particolare
fermano l’immagine su quanto accadeva, con l’occhio e lo sguardo dei nostri
genitori o zii allora infanti.
Se avrete la pazienza di leggere questi scritti potrete compiere un flashback all’indietro sulla vita molto prima che arrivassimo noi e così farvi un’idea di che cosa sia un marito o genitore in armi come della guerra nella guerra.
Se avrete la pazienza di leggere questi scritti potrete compiere un flashback all’indietro sulla vita molto prima che arrivassimo noi e così farvi un’idea di che cosa sia un marito o genitore in armi come della guerra nella guerra.
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