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mercoledì 1 aprile 2020

Nostalgia de la luz [di Patricio Guzmàn, 2010]



Noi siamo manipolatori del passato.
Quindi, la nostra storia più recente, la abbiamo mantenuta ad un livello di occultamento, di copertura...
E' un contro senso.
Come se non volessimo avvicinarci alla nostra storia più prossima, come se questa potesse accusarci.
(…)
Io credo che la memoria abbia una forza di gravità, ci attrae sempre.
Quelli che hanno memoria sono in grado di vivere nel fragile tempo presente.
Quelli che non ce l'hanno, non vivono da nessuna parte.
Patricio Guzmàn*, Nostalgia de la luz, 2010

***

Un vento rivoluzionario ci catapultò al centro del mondo. (*idem)

A mia stessa infamia che considera il cinema morto nel maggio 1984 quando al Festival di Cannes fu presentato in anteprima il film dei film, quell’arte che si avvaleva dello scorrimento reale della pellicola con relativa proiezione sullo schermo,  è risorta con l’approssimarsi del XXI° secolo sotto specie di file (fail) e tale è la sua riproduzione, vuoi in una sala (oggi ridotta anche di dimensioni) vuoi comodamente a casa propria. Lo scorrimento ne è divenuto virtuale e serve un software per la relativa visualizzazione. Ecco ora è giusto parlare di filematica. Ed è per suo mezzo che nella ex Unione Sovietica, un autore come Tarkovskij è invecchiato di colpo sotto i colpi di Andrej Zvjagincev, o un Haneke messo in quarantena da un tal brasiliano che risponde al nome di Kleber Mendonça Filho. E così, fermo restando che il cinema, ops … il file americano la fa sempre da padrone, i contributi e le scoperte migliori vengono dalla periferia del pianeta, come quella a cui si fa riferimento oggi che proviene dal Cile. Quell’opera entra in piena sintonia con le pagine di questo blog e lo riguarda direttamente sebbene nella prima si assista alla tragedia che colpì una nazione, tragedia voluta dagli "USA e getta", mentre secondo è la storia di un paese dell’Aspromonte che cavalca il XXI° secolo e non dimentica il suo passato, le sue tragedie, la sua voglia di riscatto sanciti da un fermento che per ora è sotterraneo.

Questo post è dedicato a Marilisa, Francesco di Raimondo e Michele Poeta.


Nota: Il fotogramma in apertura può sembrare una manipolazione dell’autore del post, ma è rilevato direttamente dal file in questione.




1 commento:

  1. A parte Tarkovskij, gli altri li conosci "solo" tu :-) Eppure fila, il discorso è chiaro e l'invito anche.

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