by Rosalba Perri
Uno degli internati fu Giuseppe
Portolesi, classe 1907, barbiere, meglio conosciuto come mastru Peppinu u Piripì. Le sue
schede di Internamento ci forniscono tutte le informazioni su di lui e quindi
apprendiamo che è nato a Plattì (scritto con 2 t su tutta la scheda), che è di
religione cattolica, registrato in Adelaide, “catturato” da ufficiale
dell’intelligence a Woodville (uno dei comuni della città metropolitana di
Adelaide corrispondente più o meno ad un quartiere) il 22 marzo 1941. È di carnagione scura, alto 1,60 m, ha capelli neri e occhi
grigi, segni particolari: una cicatrice sul sopracciglio destro. Viene
internato su ordine del Comandante 4MD (4° Distretto Militare). Arriva al campo
con una brandina ed una valigia contenente capi di abbigliamento.
La famiglia: - è figlio di Francesco, deceduto, e di
Giuseppa Zappia residente in via Filanda a Platì.
- è
sposato con Elisabetta Gliozzi che abita in Via San Pasquale a Platì ed ha una
figlia di nome Giuseppe (invece di Giuseppa), in realtà mastru Peppinu aveva anche un figlio, Francesco come il nonno.
Internato nel campo di Loveday dove possiamo
immaginarlo a prendersi cura degli altri internati tagliando loro i capelli e radendoli
come nella foto.
Fu rilasciato il 23 ottobre 1943.
Fu rilasciato il 23 ottobre 1943.
La
moglie ed i figli lo raggiungeranno nel 1949. Giuseppina sposerà un amico del
padre, campano, e avrà cinque figli; Francesco sposerà Caterina di cui il blog
ha pubblicato una poesia. https://iloveplati.blogspot.com/2019/04/journey-through-past-neil-young.html
Giuseppe cesserà di vivere all'età di 83 anni.
Giuseppe cesserà di vivere all'età di 83 anni.
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Nota: Il cognome Portolesi, che Rohlfs indica come cognome prettamente di Platì, ha
origini spagnole:
Portolesi:
Linaje de infanzones aragoneses, residentes en Lanuza, del valle de Tena
(Huesca), desde el siglo XIII, con ramas en Barbastro, Luesia, Fraga y
Zaragoza.
Apellido muy
antiguo en Aragón, que se registra, indistintamente, con las formas de
escritura Portolés y Portalés. Moll, en su obra “Els Llinatges Catalans”,
señala que es una forma plural de –portaler-, “guardián de la porta”. (http://www.blasonari.net/apellido.php?id=1538)
Portolesi:
Lignaggio di valvassori aragonesi residenti in Lanuza, della valle del Tena
(Huesca), fin dal secolo XIII con ramificazioni in Barbastro,
Luesia, Fraga e Saragozza. Cognome molto antico in Aragona registrato,
indistintamente, con le forme di Portolés e Portalés.
Moll, nella sua opera “I Lignaggi Catalani”, segnala che è una forma plurale di
-portaler-, ovvero “guardiano di porta”.
One of the internees
was Giuseppe Portolesi, born in 1907, barber, known in the community of
townsfolk as mastru Peppinu u Piripì. His
internment records give us a series of data about him, so we learn that he was
born in Platì (actually written Plattì throughout the record), his religion is
Roman Catholic, he is registered in Adelaide, he was captured by an Officer of
the intelligence Corps in Woodville on 22/03/1941. His complexion is swarthy,
his height is 5 ft 3”, he has black hair and grey eyes and a scar on right
eyebrow. He is put in internment camp by order of the Commandant 4MD.
Family: - his
parents are Francesco, deceased, and Giuseppa Zappia, via Filanda, Platì. – he
is married to Elisabetta Gliozzi living in Via San Pasquale in Platì and has a
daughter named Giuseppe (instead of Giuseppa). Actually mastru Peppinu also had a son named Francesco after the
grandfather.
Held at Loveday
where we can imagine him looking after fellow inmates by cutting their hair and
shaving them as in the picture. He was released on 23/10/1943.
Wife and children
joined him in 1949. Giuseppina married a friend of her father, from Campania,
and had five children, Francesco married Caterina: the Blog posted a poem of
hers. https://iloveplati.blogspot.com/2019/04/journey-through-past-neil-young.html
Giuseppe passed away at 83 years of age.
Giuseppe passed away at 83 years of age.
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Note:
surname Portolesi, which for Rohlfs is mainly found in Platì, has Spanish
origins:
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Portolesi: Linaje de infanzones aragoneses, residentes
en Lanuza, del valle de Tena (Huesca), desde el siglo XIII, con ramas en Barbastro,
Luesia, Fraga y Zaragoza.
Apellido muy
antiguo en Aragón, que se registra, indistintamente, con las formas de
escritura Portolés y Portalés. Moll, en su obra “Els Llinatges Catalans”,
señala que es una forma plural de –portaler-, “guardián de la porta”. (http://www.blasonari.net/apellido.php?id=1538)
Portolesi: lineage of small gentry from Aragon residing in Lanuza in
the valley of Tena (Huesca) since the 13th century with branches in Barbastro, Luesia,
Fraga and Saragozza. Very ancient surname in Aragon registered equally as Portolés
and Portalés. Moll, in his work “Catalan lineages” indicates that it is a
plural form of “portaler” that is “gatekeeper”.
Nella foto in apertura Giuseppe Portolesi, nella fila in piedi è il secondo da destra, con la giacca sotto il braccio. Il primo a sinistra, sempre fila in piedi, è Armando De Fazio che sposerà Giuseppina. Segue un particolare della scheda di ingresso nel campo di Loveday e quindi un'immagine del campo stesso. Per saperne di più su Loveday andate qui: https://en.wikipedia.org/wiki/Loveday_Camp_9 e qui: https://lovedayproject.com/about/
FINE
Seconda Parte
commento di Rina Carbone il cui padre è il primo a destra accanto a mastru Peppinu: "Charlie Carbone this story is about Charlie DeFazios grandfather but check out the photo!" (indirizzata al fratello) - "Rosalba Perri thank you for sharing all these wonderful stories and photos xx"
RispondiEliminacommento di Frank Gliozzi: Grazie Mille Rosalba, Peppino Portolesi era il mio zio. Lui e la zia Bettina son venuti a Pittsburgh nel 71, facevano compari per mio fratello Mario!❤️
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