Si
dichiara da mé qui sottoscritto Francesco Gliozzi qualmente possiedo da vero
padrone un fondarello sito e posto in questo Territorio, e propriamente quello
che ho comprato da fratelli Francesco e Vincenzo Calabria che limita la strada
pubblica, la casa Cariati, il vallone e Sig. Giuseppe Papalia, quel Fondarello
non va soggetto ad alcuna servitù, censo me Franco, allinfuori però del peso
Fondiario; e siccome per miei giusti fini è necessità, ho risoluto venderla a
mio Sig.Genero e nipote Don Domenico Gliozzi e Don Filippo Gliozzi anche mio
nipote figlio di mio Fratello Don Giuseppe Gliozzi per il prezzo e valore di
docati dodeci, prezzo bonariamente convenuto tra di noi; e stante la
scambievole e finale consensione che lodano ed approvano detti miei nipoti
compratori ed io venditore cosi essi compratori sudetti sborzano e consegnano a
me venditore li sudetti docati dodeci di moneta di argento, ed incassato, gli
dono il possesso di detto Fondarello di sopra confinato di averlo da oggi ed in
perpetuum; essi e i di loro successivi da veri padroni, come loro propria
robba. Ed a cautela
Platì
1 Aprile mille ottocento quaranta sette 1847
Io
Francesco Gliozzi vendo, dichiaro ho ricevuto e mi obbligo come sopra
ma qual era la CASA CARIATI?
RispondiEliminaForse questo documento testimonia che in quell'anno il Principe Spinelli, morto nel 1851,possedeva ancora una dimora in paese?
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