Giro
d’orizzonte sulla Calabria minore
Il progresso
non passa per Platì
LA TRIBUNA DEL MEZZOGIORNO Giovedì 10 gennaio 1963
A cura
di Antonio Delfino
Le dolenti note della viabilità interna
Gli interventi d’emergenza dell’ANAS hanno bloccato il
traffico sulla S. S. 112
PLATI’, 9 – Tra le strade statali, che attraversando gli Appennini
congiungono i sue mari, la statale 112 è quella di maggiore interesse
commerciale e turistico.
Unisce, attraverso un tracciato pianeggiante, quasi 30 centri in fase
di sviluppo economico mentre vi gravita una popolazione di oltre 100 mila
abitanti.
Chiusa al traffico dal 1951 non è stata ancora ultimata perché l’Anas
interviene saltuariamente e non con un piano generale di lavori. Infatti gli
interventi passati sono stati improntati ad un piano d’emergenza.
Spesso i ponti e le altre opere non appena ultimati o cadono o vengono
coperti da detriti.
Un mese fa il ponte delle “ Cromatì “, già ultimato (e forse
collaudato), venne coperto da 500 tonnellate di detriti, secondo la perizia
dell’Anas.
Un solo cantoniere, saltuariamente, è preposto alla manutenzione del
fondo stradale, impervio e sconnesso ed ancora esistente in qualche punto,
mentre l’erba vi cresce come nei migliori prati inglesi.
E si lamentano che manca il pascolo!
Vengano i tecnici sul posto, e non in visite turistiche per vedere di
sfuggita qualche opera ed ammirare il panorama veramente stupendo.
Diceva Ferdinando IV di Borbone che “ le strade si collaudano con il sedere “. Aveva ragione, perché oggi
si collaudano con apparecchiature tecniche intrigate e moderne.
Le opere finora fatte con criteri slegati, dove spesso c’è contrasto
tra gli stessi enti operanti, portano al paradosso che prima si sistema la
valle e poi si iniziano i lavori a monte. Di questa drammatica situazione ne
risente la popolazione di Platì, che da quasi 12 anni è priva di una strada che
rappresenta la vita del paese per gli intensi traffici e commerci che si
svolgevano con i paesi della ricca Piana.
Mentre a monte la situazione è questa descritta, L’Anas continua a
costruire strade, autostrade e superstrade (persino di materie plastiche!),
mentre fa devolvere per i terreni attraversati dalla statale 112 la somma di
219 milioni, che la Cassa aveva destinato alla bonifica del Careri.
Questo è l’esempio più evidente di come l’Anas non intende dare un
assetto organico e definitivo alla statale 112.
Sulla costruenda strada della bonifica la situazione non cambia. Platì,
ai primi anni di questo secolo, doveva essere collegato con Bovalino attraverso
una strada che, costeggiando l’argine sinistro del corso del Careri avrebbe
dovuto portare al mare dopo pochi chilometri.
A questo progetto si interposero persone influenti per censo e per
politica, sicché i Platiesi ebbero un tracciato che per raggiungere Bovalino si
snoda per ben 25 km., con grave danno economico e spesso di … stomaco.
La bonifica del Careri riprese il vecchio progetto con qualche modifica
e si iniziò una strada che sembra il duplicato della statale 112.
Non viene mai alla luce, anzi, mentre dal ponte di Giulia verso
Bovalino sono stati iniziati i lavori di bitumazione, il rimanente tratto verso
Natile è ancora in fase di sistemazione di tracciato.
Come sempre i lavori iniziano dal mare verso la montagna.
Tralasciando il fatto che il progetto originario è stato modificato con
grande dispendio di fondi che sono poi quelli dei contribuenti, è possibile che
per la prossima primavera i Platiesi abbiano la nuova strada?
Noi ce lo auguriamo, in modo che Platì attraverso queste due strade
possa ridiventare un centro di traffici, di commerci e di turismo, che la
posizione geografica offre, in modo da recuperare gli anni perduti per
incomprensione generale, quando venne usurpata nei suoi sacrosanti diritti.
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