Prologo
nonno Luigi
nonno Rosario (sul carretto il primo da destra)
zio Ciccillo
Noi non abbiamo idea di che cosa sia una guerra, come non abbiamo idea
della guerra nella guerra. Chi partecipò, dei nostri genitori, agli ultimi
conflitti mondiali, a seguito dei quali la nostra nazione fu causa o parte, non
è più tra noi a ricordare gli orrori, anche se, per onorare il vero, molti di
loro non capirono cosa stava accadendo, mossi dall’entusiasmo scatenato dalla
menzognera propaganda. Malgrado gli studi e gli scambi di idee chi vive oggi o
nascerà domani ricadrà negli stressi errori, alla faccia delle bandiere con
l’arcobaleno e delle marce dietro stendardo e cartello.
La Grande Guerra, quella del ’15 – ’18, ricostruita con lo stesso
titolo per la regia di Mario Monicelli, e vi ricordo anche i film di Lewis
Milestone, Stanley Kubrick e Francesco Rosi, mandò cartoline di precetto
dapprima alle classi più giovani e dopo fagocitò quelle a seguire.
Nel 1917 indossarono la divisa i nonni Luigi e Rosario. A Platì
lasciarono le mogli sovraccaricate a crescere una prole abbastanza consistente:
nonno Luigi era già padre di zio Ciccillo, zia Rosina, la mamma e zio Ernesto;
la zia Serafina Gemma era quasi pronta a vedere la luce; nonno Rosario aveva
papà, zia Rachelina e zia Rosina, lo zio Peppino, pure lui era pronto
a presentarsi.
Non so come successe, forse anche allora si poteva contare sulle
amicizie, forse furono le preghiere di nonna Lisa e nonna Mariuzza a San
Francesco di Paola, tant’è che i nonni come quest’ultimo passarono lo Stretto
di Messina, non sul mantello alla maniera del taumaturgo, ma sul ferribot, mettendo piede in Sicilia
prima di papà, che venne per restarvi.
La guerra nella guerra la combatterono le nonne, rimaste in paese a
badare, crescere o mettere al mondo i figli. Di questo se n’è parlato meno, le
lettere che vado a pubblicare sono un valido documento che in modo particolare
fermano l’immagine su quanto accadeva, con l’occhio e lo sguardo dei nostri
genitori o zii allora infanti.
Se avrete la pazienza di leggere questi scritti potrete compiere un flashback all’indietro sulla vita molto prima che arrivassimo noi e così farvi un’idea di che cosa sia un marito o genitore in armi come della guerra nella guerra.
Se avrete la pazienza di leggere questi scritti potrete compiere un flashback all’indietro sulla vita molto prima che arrivassimo noi e così farvi un’idea di che cosa sia un marito o genitore in armi come della guerra nella guerra.
In quest'anno dei 100 che ci separano dalla 1^ GM,mi piace tornare ad essa con la nostra micro-storia,mi piace che tu ci faccia ricordare come sia stata,anche,la guerra delle donne:le nostre!Grazie Gino.
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