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giovedì 27 marzo 2014

Papà, ma che cosa hai fatto in guerra Pt.3


Caro Luigi Ho letto la tua lettera stasera e mi sembra che cominci a prepararci qualche triste notizia. Io ho fede ferma che il Signore ti protegga sempre anche se per nostro dispiacere sarai destinato al fronte. In tutti i modi, ciò che ho letto fra le linee della tua lettera non l’ho manifestato alla famiglia per non allarmarli ma ho pianto segretamente in cuore mio. Notizie non sono arrivate più di morti né di feriti e speriamo che non c’è ne saranno più. Tu abbi coraggio e speriamo sempre. Dimmi se hai avuto le febbri per le iniezioni che ti hanno praticato e se veramente stai benone. Questo è l’unico pensiero che oggi ci preoccupa e il resto non ci riguarda. Qui tutto procede al solito e noi tutti stiamo bene. Baci ed abbracci da Ciccillo, Rosina, Caterinuzza ed Ernestino, mentre con me ti stringono al petto Bettina e Serafina. Ti saluta lo zio D. Peppe, la zia Betta, Mussobello il Garzone m. Natale ecc. Arrivederci

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