Oggi vi racconto la storia di un piccolo Paesello, Cirella, il mio, con
le sue tradizioni religiose e culinarie e avvenimenti importanti che sono
rimaste nella storia. Cirella nacque nel diciassettesimo secolo e prende il
nome da una piccola isola in provincia di Cosenza anch’essa chiamata Cirella.
Anticamente Cirella si chiamava Barbatano. Il principe Caracciolo vendette al
duca Calvazzano le terre di Bovalino, Benestare e Barbatano, siccome il duca
era signore della città di Cirella di Diamante così cambiò il nome da Barbatano
a Cirella. Anticamente a Cirella vi fu la chiesa dell’Immacolata rovinata dal
terremoto del 1783 di cui ancora si conserva la statua nelle sua infinita
bellezza. Cirella ha molte tradizioni religiose tra le quali quella di San
Rocco il santo taumaturgico patrono del paese da tutti venerato anche dagli
emigranti che ancora oggi contribuiscono alle spese dei suoi festeggiamenti che
si svolgono la prima domenica di settembre. Le tradizioni culinarie sono tante
tra le quali quella di un dolce pasquale che sono le “Gute” composta da una
pasta brioche con decorazione di uovo, ci sono anche le “Jauna” fatte da pasta
frolla e ricotta vaccina, per Natale è solito fare delle ciambelle chiamate
“nocatule” ricoperte di zucchero. Due avvenimenti nella storia di Cirella sono
stati l’alluvione del 1951 e l’associazione del 1936. Purtroppo l’alluvione è
stata molto forte e non ha lasciato in pace neanche le anime del paradiso per
la forte pioggia ha portato alla luce cadaveri e scheletrii di tante persone.
L’associazione del 1936 per Cirella è rimasta nella storia a causa di un
omicidio sono stati arrestati tutti gli uomini del paese pur essendo che non
avevano nessuna colpa hanno scontato anni di carcere. Mia nonna racconta che
quando si tosavano le pecore doveva lavare la lana, pettinarla e farla asciugare quindi lavorarla al telaio come anche con la ginestra dovevano fare
gli stessi passaggi. Io sono fiera di essere Cirellese e amo il mio paese con
la sua storia.
PISTO MARIA EUGENIA
Cirella 28/03/2018
Classe 1 D
Testo presentato alla Seconda Edizione del Premio Letterario "Ernesto Gliozzi", 2018
Nella foto la navata centrale del duomo di Cirella.
Testo presentato alla Seconda Edizione del Premio Letterario "Ernesto Gliozzi", 2018
Nella foto la navata centrale del duomo di Cirella.
"... non ha lasciato in pace neanche le anime del paradiso", brava Maria Eugenia!
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