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lunedì 21 gennaio 2019

The Village - BARBATANO


Oggi vi racconto la storia di un piccolo Paesello, Cirella, il mio, con le sue tradizioni religiose e culinarie e avvenimenti importanti che sono rimaste nella storia. Cirella nacque nel diciassettesimo secolo e prende il nome da una piccola isola in provincia di Cosenza anch’essa chiamata Cirella. Anticamente Cirella si chiamava Barbatano. Il principe Caracciolo vendette al duca Calvazzano le terre di Bovalino, Benestare e Barbatano, siccome il duca era signore della città di Cirella di Diamante così cambiò il nome da Barbatano a Cirella. Anticamente a Cirella vi fu la chiesa dell’Immacolata rovinata dal terremoto del 1783 di cui ancora si conserva la statua nelle sua infinita bellezza. Cirella ha molte tradizioni religiose tra le quali quella di San Rocco il santo taumaturgico patrono del paese da tutti venerato anche dagli emigranti che ancora oggi contribuiscono alle spese dei suoi festeggiamenti che si svolgono la prima domenica di settembre. Le tradizioni culinarie sono tante tra le quali quella di un dolce pasquale che sono le “Gute” composta da una pasta brioche con decorazione di uovo, ci sono anche le “Jauna” fatte da pasta frolla e ricotta vaccina, per Natale è solito fare delle ciambelle chiamate “nocatule” ricoperte di zucchero. Due avvenimenti nella storia di Cirella sono stati l’alluvione del 1951 e l’associazione del 1936. Purtroppo l’alluvione è stata molto forte e non ha lasciato in pace neanche le anime del paradiso per la forte pioggia ha portato alla luce cadaveri e scheletrii di tante persone. L’associazione del 1936 per Cirella è rimasta nella storia a causa di un omicidio sono stati arrestati tutti gli uomini del paese pur essendo che non avevano nessuna colpa hanno scontato anni di carcere. Mia nonna racconta che quando si tosavano le pecore doveva lavare la lana, pettinarla e farla asciugare quindi lavorarla al telaio come anche con la ginestra dovevano fare gli stessi passaggi. Io sono fiera di essere Cirellese e amo il mio paese con la sua storia. 
PISTO MARIA EUGENIA
Cirella 28/03/2018
Classe 1 D

Testo presentato alla Seconda Edizione del Premio Letterario "Ernesto Gliozzi", 2018
Nella foto la navata centrale del duomo di Cirella.


1 commento:

  1. "... non ha lasciato in pace neanche le anime del paradiso", brava Maria Eugenia!

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