Questo documento a mio avviso lo ritengo molto importante perché insieme, e per un interesse comune, si ritrovano alte personalità platiote che mettendo da parte beghe politiche, contrasti di vario genere, attriti familiari, cause giudiziarie, cercano di costituirsi a scopo ludico.
Contratto _
Regolamento per la fondazione in Platì di un Circolo di Riunione
Art. I – E' istituito in Platì un Circolo di Riunione avente
lo scopo del lecito svago e della coltura reciproca mercé la lettura di pubblicazioni,
giornali, riviste. - Art. II E' permesso
anche il giuoco, quello consentito dalle nostre leggi e proibiti quei giochi
che sono inibiti dalla competente Autorità _
Art. III Al Circolo
è ammesso un deposito di dolci, liquori, caffè e simili generi sotto la
gestione del conduttore, il quale dovrà anche occuparsi della manutenzione e
decenza del locale_ Art. IV Pe dignità
dei soci è proibito di far debiti, di far chiasso, di tenere discorsi osceni od
offensivi anche agli estranei, nonché di entrare nel Circolo in modo indecente
– Art. V Ciascun socio pagherà la retta mensile anticipata di L. 2.00. Però di
più soci appartenenti alla stessa famiglia ciascuno pagherà due terzi di detta
somma. Art. IV Il Circolo avrà un Presidente e quattro consiglieri, di cui uno
funzionerà da segretario-cassiere. Essi saranno eletti dall'assemblea dei soci
e si rinnoveranno ogni anno. Per ciascuna settimana al fine di vigilare sul
buon andamento del circolo vi sarà un Consigliere di turno- Art. VII Per tutti
coloro che non essendo soci fondatori vorranno far parte del Circolo è
necessario che la loro istanza sia approvata da due terzi dei soci che
intervengono per deliberare all'uopo e resta intero che essi assumeranno gli
stessi obblighi dei soci fondatori - Art. VIII Nessuno che non sia socio può
trattenersi nel Circolo, eccezion fatta per gli studenti che siano parenti di
un socio_ Art. IX I forestieri di condizioni civile ad invito
del Presidente potranno intervenire nel Circolo usufruendo del vantaggio dei
soci. Del pari ogni socio ha facoltà di condurvi i propri amici forestieri sempreché si
tratterranno in paese non più di un mese, trascorso il quale bisognerà che si
scrivano come soci, se vorranno continuare a frequentare il Circolo - Art. X I
soci assumono l'obbligo del pagamento sopra stabilito e, mancando, pagheranno
una multa di L. cinque- Art. XI Il socio che si renderà indegno anche fuori del
Circolo per reati di immoralità sarà espulso a richiesta di due terzi iscritti,
intervenuti per deliberare su tale oggetto. Art. XII L'impegno all'adempimento
del presente contratto vincola i soci ed il conduttore del Circolo per lo
spazio di tre anni a datare del giorno di apertura del Circolo stesso. Art.
XIII Cessa l'obbligo di far parte del Circolo se per cambiamento di domicilio,
per infermità di lunga durata, cambiamento di fortuna od altro legittimo
motivo, il socio non è più in grado di appartenervi. Art. XIV Gli stessi motivi
di cui nell'articolo precedente dispensano anche il conduttore dal vincolo di
tre anni. Art. XV Il conduttore si obbliga di fornire ai soci il locale
arredato con un tavolo grande, con quattro tavolini da gioco, con due
attaccapanni ad otto posti ciascuno, con trenta sedie e corrispondere con Lire
cinquanta all'acquisto di un divano e due poltrone. Si obbliga pure di illuminare
il locale con due lampade a petrolio a sospensione con retina ad incandescenza,
di provvederlo di un giornale quotidiano a scelta dei soci e dei generi di
consumazione a seconda degli introiti che si faranno. Rimane pure a suo carico
la fornitura delle carte da gioco. Art. XVI Il Circolo deve rimanere aperto
ogni giorno dalle 8 alle 23. Art. XVII Il conduttore è tenuto al rispetto verso
i soci ed a secondare i loro legittimi desideri. Può essere richiamato dal
Presidente e, persistendo nelle mancanze, è punito con una multa da lire dieci,
salvo mai soci di riunirsi e prendere altri provvedimenti. Può farsi coadiuvare
da altra persona di sua fiducia ed all'occorrenza farsi sostituire. Art. XVIII
Ogni mese il cassiere del Circolo corrisponderà al conduttore la somma di Lire
trentasei. Inoltre andranno a vantaggio del conduttore gli utili derivati dalla
vendita dei generi Sopra stabiliti e la tassa sul gioco delle carte. Art. XIX
La differenza fra la retta mensile pagata dai soci ed il contributo dovuto al
conduttore rimarrà a disposizione del Circolo. Art. XX Per i giochi di
interesse ogni persona pagherà al conduttore centesimi dieci. Art. XXI Il
prezzo di vendita dei generi sopra stabiliti verrà fissato d'accordo fra il
conduttore ed i soci. Art. XXII Il socio che mancherà agli impegni morali verso
il Circolo, che è scorretto, e che trasgredisce il presente regolamento può
essere richiamato dal Presidente e persistendo nella scorrettezza può essere
espulso pur restando vincolato a pagare la retta mensile di Lire due fino al
compimento del triennio. Art. XXIII La decenza, la moralità ed il buon ordine
del Circolo nei rapporti con i soci resta affidata al consigliere di turno, nei
rapporti con gli estranei resta affidata al conduttore, il quale trasgredendo
può essere multato ogni volta con Lire cinque. Art. XXIV Il presente
contratto-regolamento viene esteso in duplice copia di cui una sarà consegnata
al conduttore e l'altra rimarrà al Circolo.
Platì 18 maggio 1913
Dott Filippo Zappia
Farm. Nicola Spadaro
Dott. Vincenzo Papalia
Fera Rosario Insegnante
Michele Mittiga di Rocco
Amasi Zappia
Barillà Giuseppe
Michelino Oliva
Zappia Filippo fu Rosario
Brancatisano Filippo
Zappia Giuseppe fu Filippo
Alberto Mercurio
Zappia Domenico
Oliva Francesco
Rosario Zappia Oliva
Zappia Carmelo
Zappia Francesco fu Filippo
Sammarco Carmelo
Zappia insegn. Pasquale
Luigi Gliozzi
Zappia Pasquale di Carlo
Oliva Filippo fu Filippo
Giosofattino Furore
Oliva Giovanni Andrea
Francesco Malgeri
Spadaro Giovanni
Fera Michelangelo fu Giuseppe
Giuseppe Portaro
Zappia Carlantonio
Leggo in Wikipedia (!):
RispondiEliminaUn club per gentiluomini è un circolo privato tradizionalmente riservato a soli uomini, di elevata estrazione sociale.
Questi club nascono a Londra, inizialmente nel West End, nel XVIII secolo per gli aristocratici, sulle ceneri delle Coffee Houses che avevano caratterizzato il periodo immediatamente precedente[1]. Nel secolo successivo, i circoli per gentiluomini furono via via aperti alle élite industriali, scientifiche, culturali e professionali della società del tempo, e la fine del XIX secolo vide l'apogeo della loro popolarità e della loro influenza nella cultura del tempo.
Il più antico circolo, ancora esistente, è il Circolo degli Uniti di Siena, fondato nel 1657 e tutt'ora attivo.
In Inghilterra il circolo più longevo si trova a Londra, il White’s, fondato nel 1693 dal veronese Francesco Bianco (anglicizzato in Francis White)[2]: i primi circoli, come White’s, Brooks's e Boodle's avevano una impronta aristocratica e venivano principalmente utilizzati per il gioco d'azzardo, a quei tempi illegale al di fuori dei club.
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La genesi dei circoli italiani si può suddividere in tre grandi gruppi:
"casini" (o "stanze") nati per la "conversazione" e l'intrattenimento della nobiltà locale;
"Accademie" e quindi circoli culturali nati nel secolo XVII e nel secolo XVIII, alcuni dei quali divennero col tempo anche circoli sociali;
club "borghesi", sorti per consentire la riunione e l'intrattenimento delle classi imprenditoriali e professionali, la cui rilevanza economica e sociale diventò preminente nella seconda metà del secolo XIX.
https://it.wikipedia.org/wiki/Club_per_gentiluomini