"noi siamo le foglie cioè gli abitanti, i rami le nostre case, e il tronco il nostro paese cioè Platì"
Racconto:
Gli elfi e le fate
Una volta mi capitò di andare in un bosco e ho visto una quercia, ho
chiuso gli occhi, e ho visto una quercia con 5 finestre piccole piccole e 3
porticine, e degli elfi uscire, mi sono girata e ho visto un castello con 10
finestrelle e delle fate uscire. Siccome gli elfi e le fate sono amici mi hanno portato alle cascate arcobalenate dove viveva l’unicorno magico che poteva esaudire
qualunque desiderio esprimato cioè io ho espresso: di andare a scuola e
imparare tante cose belle ed andare sempre felici al 100x100. Dopo mi hanno
regalato un cucciolo di cane ed una matita colorata e lucente. Dopo ho pensato
che noi siamo le foglie cioè gli abitanti, i rami le nostre case, e il tronco
il nostro paese cioè Platì.
Annalisa Agresta IV B
Testo e immagine partecipante all'ultimo Premio "E. Gliozzi"
le fate non le ho mai viste, ma mia nonna Rosina mi assicurava di averle scorte nell'orto dei suoi nonni a Careri
RispondiEliminail parallelo con l'albero è molto bello anche se mi ha fatto venire in mente, ed è collegato alle ricerche sugli abitanti di Platì, che "si sta come d'autunno sugli alberi le foglie"