US A N Z E A N T I C H E - Nei tempi passati si usava che quando
il sacerdote entrava in casa, tutti si inginocchiavano; e la persona più
anziana diceva, come saluto al sacerdote, le seguenti parole: "Bonu venutu, sant' Angelu meu; u trasíti cu
na cruci d'argentu e mu nesciti cu una d'oru; u vi faciti prima vispicu e poi
Papa”.
LA MADONNA DI LORETO
foglietto di Pastorale Parrocchiale della Comunità cristiana dì P L A T
I'
n° 6 - Angelo – Lunedì dell’angelo - Platì (RC), 16 aprile 1979
Nota - Il testo è di Ernesto Gliozzi il
giovane che stese il foglietto parrocchiale negli anni settanta del secolo scorso, con il solo ausilio dei soli
incisore e ciclostile Gestetner, al
pari di quelli nelle sedi di partito, organizzazioni e movimenti più o meno lecite
rosse o nere che fossero, sindacati, scuole e là dove si doveva organizzare una
formazione e un’informazione dal basso. Senza dimenticare Cineforum e Circoli del Cinema.
Mi fa venire in mente altri due saluti religiosi. Le suore si salutavano con "sia lodato Gesù Cristo" a cui loro rispondevano con un "sempre sia lodato". Dall'altro capo del mondo, nell'immensa pampa argentina dove le abitazioni possono distare chilometri l'una dall'altra, un viandante che passasse davanti ad una di tali abitazioni cantava: "Ave Maria purissima" e dalla casa qualcuno rispondeva: "Sin pecado concebida" sempre cantando.
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