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lunedì 26 novembre 2018

Dio non paga il sabato [di Tanio Boccia,1967]


Archivio Notarile Distrettuale di Gerace

Atto di vendita col patto di ricomprare
Regnando Umberto Primo per grazia di Dio, e per volontà della Nazione Re d’Italia
Oggi che si contano li tre del mese di Luglio dell’anno mille ottocentottantatre e precisamente nel nostro istudio sito strada Piazza Casa propria = Avanti di noi Nicola Mollica fu Don Giambattista pubblico Notaro residente in Ardore strada piazza collo istudio in casa propria iscritto nel Consiglio Notarile di Gerace, ed alla presenza degl’infrascriventi testimoni, idonei, aventi la capacità giuridica da noi personalmente conosciuti = Si è personalmente costituito, il Signor Don Francesco Gliozzi, proprietario, figlio del fu Domenico e domiciliato in Platì da una parte = E dall’altra si è personalmente costituito Giuseppantonio Caruso fu Francesco, boscaiolo, noto e domiciliato in Platì = Detti costituiti sono qui di passaggio a causa del presente atto, hanno la capacità giuridica sono da noi Notaro e presenti testimoni personalmente conosciuti e dichiarano quanto appresso = Dichiara spontaneamente avanti di noi Notaro e presenti testimoni, il sopra costìtuito Giuseppantonio Caruso, che per suoi precisi bisogni col presente atto vende col patto della ricompra due anni da incominciare oggi, all’altro sopra costituito Don Francesco Gliozzi, la sua casa osia stanza superiore sita nell’abitato di Platì, strada Caserma, limitata  dalla casa di Michele Marando, da quella di Giuseppe Mittica, e per due lati la pubblica strada soprastante al basso di Giuseppe Mittica franca di ogni servitù  peso, pervenutagli dall’eredità dei suoi genitori = Il prezzo di detta sopra descritta e confinata casa fu di lire trecentocinquanta tanto bonariamente convenuti fra esse parti = Quale somma esso venditore Giuseppantonio Caruso dichiara alla nostra presenza e dei testimoni, d’aversela ricevuta , dalle mani del compratore Don Francesco Gliozzi prima d’oggi, di moneta ben condizionata avente corso legale nello Stato. Per cui dichiarantasi pienamente pagato del prezzo e valore detta sopra descritta confinata casa o stanza superiore al sudetto basso, dona con questa il venditore al compratore Signor Gliozzi il pieno, pacifico, ed utile dominio il possesso della stanza e gli promette la garanzia di fatto e di dritto in caso di molestia o evizione da chichesia ingerendo in qualunque tempo in avvenire, si spoglia da questo momento d’ogni altro dritto, ed investe il compratore in tutti i modi di Legge. Non risolvendo altro dritto esso Giuseppantonio Caruso, che quella della ricompra fra due anni da oggi incominciando = ... quel termine ed il venditore non avrà curato d’esercitare il dritto della ricompra, detto dritto resta prescritto, e spenta, colla sola scadenza del termine, per la peggiore delle more, alla quale esso venditore espressamente rinuncia, come pure rinuncia ad ogni beneficio di legge emanato o da emanarsi, senza bisogno che il compratore spingesse alcun atto al domicilio del venditore = Di tutto ciò abbiamo formato il presente atto, il quale venne da noi Notaro letto in simultano ed unico contesto, con chiara ed intellegibbile voce oggi sudetto giorno mese ed anno, in questo comune d’Ardore Distretto di Gerace, nel nostro studio sito ... piazza in casa propria, in presenza delle parti coi di loro nomi, cognomi, paternità, condizione e domicilio, ed alla simultanea presenza dei testimoni mastro Vincenzo Musitano fu Giuseppe salassatore (?), e mastro Vincenzo Minniti fu Rosario, calzolai, ambi nati e domiciliati in Ardore i quali col costituito compratore e noi Notaro sottoscrivono il presente atto, avendo dichiarato il venditore Caruso non saper scrivere per non aver appreso = Richiesti essi parti da noi Notaro se lo scritto contenuto nel presente atto è conforme alla loro volontà risposero affermativamente = Il presente atto fu tutto scritto di carattere di noi Notaro stà scritto su un foglio di carta ed occupa quattro pagine = La sudetta casa è riportata sull’articolo novanta del catasto = firmati =  Gliozzi Francesco = Vincenzo Musitano testimone = Vito Minniti testimone = Notaro Nicola Mollica fu Don Giambattista residente in Ardore ho stipulato = Specifica = In tutto Lire ventuno e centesimi novanta £ 21.90 = Notar Mollica =
Registrato in Ardore li sette Luglio 1883 N° 217 =
La  presente copia è conforme ad esso atto originale scritta da persona di nostra fiducia e da noi collazionata, rilasciata a richiesta dal Signor Zappia Rosario di Domenico da Platì. Consta di un foglio di carta bolla; occupante pagine scritte tre, e la qurta fino al rigo quarto oltre data e firma =
Gerace marina nove Gennaio 1880 nove

2 commenti:

  1. Giuseppantonio Caruso era il mio trisavolo da cui Peppantoni prese il nome. Sembrerebbe una garanzia per un prestito visto che " Non risolvendo altro dritto esso Giuseppantonio Caruso, che quella della ricompra fra due anni da oggi incominciando".

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  2. Commento di Attilio Caruso che non riesce a registrarsi per lasciarlo di persona : "singolare che già due secoli fa si ricorresse all'istituto della ricompra. Istituto che solo di recente viene utilizzato nel mercato dei calciatori. Poi l'utilizzo a garanzia di un prestito mi sembra geniale per il tempo e il luogo."

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