A Platì si
beve l’acqua piovana
e le salme
al Camposanto invocano riposo
La Madonna
portata in processione sotto la pioggia
Si trovano attualmente a Reggio amorosamente assistite dalle autorità e
da enti locali numerose persone scampate in circostanze drammatiche alle
conseguenze delle alluvioni e degli straripamenti. Si tratta di vecchi, di donne e di innocenti
bimbi terrorizzati, di gente esasperata che ha perduto la propria terra
lavorata con sudore, la casa e ogni altro suo avere. Una delle povere donne
incontrata ieri mentre ritornava dalla prefettura dove si era recata per
invocare assistenza ci ha raccontato che il suo paese, Platì, un tempo rigoglioso
in mezzo a frutteti, a vigneti e secolari oliveti ormai altro non e che un
gruppo di case al centro di una desolante piaga. – “Mio padre è morto travolto dalle
acque - ci ha detto - e ancora non è
stato possibile recuperarne la salma. Il paese è rimasto completamente senza
acqua ed é tuttora sotto la minaccia di nuove frane; le piante superstiti non
reggono più in piedi perché il terreno è divenuto un pantano e il cimitero è
scomparso. Le bare sono state frantumate e le ossa disperse ovunque come fosse
giunto il giorno del giudizio universale. Mio marito è rimasto lassù per
tentare di ritrovare qualche cosa delle nostre masserizie fra le macerie della
casa che ci'é crollata e son quindici giorni che abbiamo questi abiti addosso,
di giorno e di notte. Un solo molino dei tre che esistevano, è rimasto a Platì
e la gente è costretta a bere l’acqua piovana mentre in ogni casa ricca o
povera v’è desolazione e terrore. Nelle
giornate terribili del nubifragio abbiamo fatto uscire la Madonna del SS.
Rosario e l’abbiamo trasportata in processione sotto la pioggia”.
Un altro superstite, un contadino, ha voluto richiamare la nostra
attenzione su quel che succede attualmente presso il torrente Bonamico dove non
mancano i soliti individui pronti a sfruttare, nel loro interesse le sventure
degli altri. Costoro sostano ai margini del torrente in piena e pretendono
almeno cinquecento lire a persona per effettuare il guado a bordo di carri con buoi
e di carretti da muli o da somari. A chi si lamenta per tal prezzo rispondono
che è un rischio al quale si sottopongono poiché potrebbero essere travolti
dalle acque e rimanere affogati; come se un simile rischio sia solo ad essi
riservato.
La segnalazione va, comunque, diretta al prefetto perché disponga
tempestivamente la cessazione di simili canagliate proponendo agli organi
competenti almeno la costruzione di una passerella pedonale.
Alle 14,21 di ieri la RAI ha trasmesso per il “Gazzettino del
Mezzogiorno” l’inchiesta effettuata dal suo inviato speciale Federici sui
problemi e le esigenze della Calabria alluvionata. Si sono alternati al microfono
don Giovanni Stilo parroco di Africo, l’ing. Giuseppe Cadile capo ufficio
tecnico dell’amministrazione provinciale, il marchese dr. Domenico Genoese
Zerbi membro della Giunta della confederazione nazionale degli agricoltori e
presidente dell’associazione provinciale e il prof. Ugo Tropea presidente della
deputazione provinciale.
…
NOTIZIARIO DI MESSINA Domenica 28 ottobre 1951
Elenco
delle vittime delle recenti alluvioni
Platì – Marando Giuseppe di
Rosario; Marando Rosario di Domenico; Marando Domenico di Rosario; Portolesi
Catrerina fu Pasquale; Sergi Michele di Pasquale; Lentini Michele di Rosario;
Lentini Paolo di Nicola; Lentini Maria di Rosario; Lentini Domenico Antonio di
Rosario; Sergi Rosario fu Domenico; Carbone Caterina fu Rocco; Sergi Natale di
Rosario; Sergi Saverio di Rosario; Sergi Michele fu Francesco; Sergi Giuseppe
Rosario fu Michele.
NOTIZIARIO DI MESSINA Domenica 8 novembre 1951
Orribile
morte di un lavoratore a Platì
A Platì il bracciante Antonio Schimizzi di Francesco, di anni 51,
addetto ai lavori di sgombero delle macerie provocate dalle recenti alluvioni,
mentre trasportava del materiale con un carrello cadeva e nel tentativo di
frenare il carrello stesso è rimasto schiacciato contro un muro trovando orribile
morte.
NOTIZIARIO DI MESSINA Domenica 29 novembre 1951
ECCEZIONALE A ROMA
Stravinky
dirigerà un concerto
In favore
della Calabria martoriata dalle alluvioni
Reggio Calabria 13
Il famoso maestro russo Igor Stravinky, che come si sa rifiuta da tempo
dirigere concerti nelle maggiori capitali del mondo, ha aderito all’appello
rivoltogli da presidente dell’associazione fra calabresi di Roma e dirigerà il
concerto che sarà svolto al teatro Argentina in favore delle famiglie calabresi
alluvionate.
L’orchestra sarà quella di Santa Cecilia.
NOTIZIARIO DI MESSINA Domenica 14 novembre 1951
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