“A volte un ragazzo si sente
Come uno che parte o che muore
E scopre che non conta niente
Che il mondo è più grande di un
cuore
Nel cuore il ragazzo coltiva
La rosa più bella che c'è”
Chico Buarque + Ennio
Morricone, ROTATIVA, (tem como esperar
algo menos que magnífico?).
Dedicato a Pasqualino Perri che costruì il futuro e ancora nessuno lo sa, tanto meno a Platì.
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“I Borboni erano venuti a
sapere che sul monte Consolino si trovava in libertà la lepre della scienza ed
erano convinti che chi mangiava questa lepre diventava sapiente. Arrivarono da
Napoli dei signori e diedero la caccia alla lepre della scienza. La trovarono,
la uccisero, l’arrostirono e la mangiarono. Tommaso, nascosto dietro un
cespuglio, vide e, appena i signori se ne andarono, affamato com’era succhiò le
ossa della lepre rimaste per terra. Quando tornò a scuola, tutti rimasero stupefatti
perché conosceva bene ciò che il maestro aveva spiegato mentre era sul monte a
fare pascolare le pecore. La scienza si trovava infatti non nella carne della
lepre, come avevano creduto i signori mandati dal re ma proprio nelle ossa che
il bambino aveva rosicchiato per fame”.
Corrado Stajano, Africo, Einaudi, 1976
A proposito di Tommaso Campanella
A quanto pare stavamo leggendo lo stesso brano questa mattina. Per quanto riguarda Chico Buarque ed Ennio Morricone, erano tra i preferiti di mio padre insieme a Gabriella Ferri.
RispondiEliminaSometime a boy feels
RispondiEliminaLike one leaving or dying
And he understands he does not matter
That the world is bigger than a heart
In his heart the boy nurses
The most beautiful of roses”
To the memory of Pasqualino Perri who built the future, and nobody knows yet (at least in Platì)
“The Bourbons had heard that, on mount Consolino, there was, at large, the hare of knowledge and they believed that by eating it, they would become knowledgeable. Some gentlemen arrived from Naples to hunt the hare of knowledge, they found it, killed it and ate it. Tommaso, hidden behind a bush, saw and as soon as the gentlemen left, being very hungry, chewed on the bones left on the ground. When he went back to school, everybody was stunned because he knew well what the teacher had taught while he was on he mountain with his sheep. Knowledge, in fact, was not in the hare’s meat but in its bones the child had chewed on.”
Corrado Stajano, Africo, 1976
Talking of Tommaso Campanella.
👍
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