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mercoledì 24 aprile 2019

Il vizio della speranza - sotto l'ombra d' "a spica"


Essendo nato in questo tormentato centro aspromontano, di cui, per tanti anni, sono stato Sindaco, credo, di essere interprete fedele se dichiaro che la disponibilità di Rhodio ad essere consigliere comunale è motivo di onore e di forte compiacimento per la gente della mia Platì.
La disponibilità di Rhodio trova largo consenso non solo per l'umiltà che la caratterizza, ma anche per la motivazione che rientra nella linea dell'opera di servizio.
Il tumore non si cura con l'aspirina.
Il problema di Platì, e di tanta altra parte della Calabria, più che dare, comunque e solamente, un consiglio comunale, è bensì più arduo e complesso. Non è un problema di paura o di mafia, secondo me, la causa della mancata presentazione delle liste di candidati al Consiglio Comunale o comunque non è solo questo e non sta in questo tutta la verità. Sarebbe contradittorio, se così fosse, con quanto si sostiene, non solo negli ambienti della Liga dei Lumbard circa il fatto che la criminalità mafiosa ed organizzata è fortemente interessata ad entrare direttamente, o con personaggi di comodo, nelle istituzioni per una gestione finalizzata agli affari. Non si capirebbe - in una realtà di assoluto dominio monopolistico, come si sostiene e come si evincerebbe dalla diserzione quasi compatta dal voto - questa eccezione e deroga.
D'altronde, non essendo nata nel 1991, la mafia o la 'ndrangheta, non si capirebbe perché nel passato non ha impedito, né condizionato in maniera determinante la vita e le decisioni delle forze politiche.
Vorrei a questo proposito ricordare, perché ritengo sia molto significativo, la grande e sofferta vittoria amministrativa di una larga ed unitaria concentrazione popolare (comunisti, socialisti, e forze progressiste...), sotto il simbolo della Spiga, nell’immediata dopoguerra. Alla testa di questa formazione, troviamo due illustri personaggi: U Massaru Peppi (il maresciallo dei carabinieri, Giuseppe Delfino, che si era tanto distinto nella lotta contro la criminalità e che realizzò il primo blitz in occasione del Summit di Polsi) ed il giovane, allora, Francesco Prestia (trucidato assieme alla moglie, alcuni anni or sono, certamente, e contrariamente a quanto a volte si cerca di far trasparire a sostegno, di assurdi e sinistri teoremi, non per motivi di mafia, né tanto meno per motivi attinenti a questioni politiche o amministrative). Il primo è stato eletto Sindaco ed il secondo vicesindaco e successivamente, e per lungo tempo, è stato Primo cittadino. (continua)
Francesco Catanzariti
Foto e testo:
IL GIORNALE DI CALABRIA  QUOTIDIANO REGIONALE D’INFORMAZIONE - Anno XXIX – N. 208 Sabato 28 settembre 1991


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