Posilipo
12 Agosto 1865
Mio
caro Sig.r Compare
E’
da più di un mese che non ricevo vostre lettere, comunque io non avessi cessato
di scrivervi continuamente, e pregarvi di scrivermi almeno una volta alla
settimana. E ad onta, che io vi avessi fatto le più alte premure di mandare in
Palmi a quel mio Sig.r zio D. Pasquale Suriano, o qui a me le somme
disponibili, non avete in alcun modo adempito. Io quindi privo di vostre
lettere e di vostre notizie, e di danaro, che è tanto necessario pei pressanti
bisogni, mi trovo in grandissimo pensiero, non sapendo a che attribuire la
causa del vostro silenzio, e nel più penoso stato di imbarazzo e d’agitazione,
dovendo far fronte alle tante spese quotidiane, oltre a quelle in altre mie
indicatevi, e non avendo a chi rivolgermi essendo lontano dai miei parenti ed
amici, coi quali avrei potuto confidarmi e che avrebbero potuto venire in mio
aiuto. Vi diriggo quindi questa mia ultima lettera per pregarvi di scrivermi
subito e mandarmi al più presto le somme disponibili, onde togliermi da questo
stato penoso ed infelice.
Per
tutt’altro mi rimetto alle mie antecedenti, e solo vi soggiungo che non potendo
venire per ora la Contessina, ho risoluto anticipare la mia venuta, che, a Dio
piacendo, effettuerò nell’entrante mese di Settembre, e però vi esorto di farmi
al più presto la rimessa del danaro. Ed in tale aspettativa, salutandovi con
tutti codesti Nostri, anche per parte della Contessina e della famiglia
caramente vi abbraccio coi miei fratelli, e cugini Arcipreti e D. Arcangelo e
mi ripeto
Vostro
affezionatissimo compare Filippo Oliva
P. S.
Saluto pure i domestici, e particolarmente mastro Antonio Caruso ed il massaro
Pasquale Perre
Q. Vi
prego pure di spedire subito l’olio, in Gioia
Nota
- La presente lettera era indirizzata a Filippo Gliozzi che era procuratore dei
conti Oliva.
Una
precedente sullo stesso tono e gli stessi protagonisti è qui:
https://iloveplati.blogspot.com/2017/10/il-medaglione-reg-john-brahm-1946.html
Riporto qui un recentissimo - prezioso - commento di Attilio Caruso molto illuminante circa le consuetudini
relazioni, all'interno di una comunità ancora legata a schemi arcaici: "singolare che già due secoli fa si
ricorresse all'istituto della ricompra. Istituto che solo di recente viene utilizzato nel mercato dei
calciatori. Poi l'utilizzo a garanzia di un prestito mi sembra geniale per il tempo e il luogo."
Riporto qui un recentissimo - prezioso - commento di Attilio Caruso molto illuminante circa le consuetudini
relazioni, all'interno di una comunità ancora legata a schemi arcaici: "singolare che già due secoli fa si
ricorresse all'istituto della ricompra. Istituto che solo di recente viene utilizzato nel mercato dei
calciatori. Poi l'utilizzo a garanzia di un prestito mi sembra geniale per il tempo e il luogo."
sono andata a leggere le altre lettere di questa interessante corrispondenza ed è divertente notare il cambiamento di tono a seconda se don Filippo ha ricevuto o meno i denari che chiede
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