A L’IDEA
Usque dum vivam et ultra
Salve, mia Idea, fra tutte
splendida,
bella fra tutte, che in te compendii
di tutti gli umani ideali,
l’ideale più fulgido e santo.
Tu sola il cuore per sempre
domini,
te sola sogna la mente giovine;
e scorge te l’animo, ovunque
c’è fame e freddo, pianto ed angoscia.
Idea per te, miei figli reputo
tutti i fanciulli gialli e rachitici;
e chiamo fratelli diletti,
tutti i pezzenti scalzi affamati.
Figli e fratelli: gli oscuri
martiri
de l’officine, l’ignote vittime,
sudanti su l’aride glebe,
ne le pozzanghere de le risaie.
Fratelli tutti, pur quei che
muoiono,
ne gli ospedali, reietti e miseri;
che an monche le membra e le carni,
lacere e nere, stillanti sangue.
Fratelli e figli: figli, ne
l’anima,
voi bimbi belli, da li occhi vividi,
chiedenti con fioca vocina,
un soldo solo, di pane un tozzo;
figli, voi bimbi, che ne’ più
rigidi
del verne immite di brevi e torbidi
qui, sotto al balcone, passate
nudi i piedini sanguinolenti,
scoperto il capo, la faccia'
livida;
od al lavoro, le membra tenere
per pochi centesimi, offrite
assiduamente da mane a sera.
E Voi sorelle reputo, povere
donne languenti per cruda inopia;
che il sangue dareste pe’ figli;
chiedenti il pane che non avete;
per voi fanciulle, cui madri
adultere
dal loro seno lange respingono;
cui del mercenario accoglie
la mano losca che sa la sferza;
sorelle chiamo, o infelicissime
o sventurate, cui attende il
vizio,
il vizio più osceno ed infame,
che poi sul volto portate impresso,
Idea, per te, del cor mio i
palpiti,
finché avrò vita, per loro scendono.
Potessi io vederli felici,
felici tanto, per quanto li amo ....
Platì (Reggio Cal.) Maggio '05.
FRANCESCO PORTOLESI
XV MAGGIO DEL RISVEGLIO OPERAIO
CHIESA-ITALIA-POPOLO
Benevento, 15 Maggio 1905
Nota - Forse pochi riusciranno portare a termine la lettura di questo testo. Certamente nessuno farà il copy and paste visto che non c'è una foto, a proposito per me Leni è stata una delle donne più brillanti del secolo della bomba atomica, in ogni modo ... polemiche a parte ...
Francesco Portolesi meglio conosciuto, oggi a pochi, come u segretariu Portolesi è stato anch'egli una mente brillante. Fece di tutto: il chierico, il socialista, il fascista e polemizzò con tutti, amici e nemici. Ciò non toglie che possiamo accettare per elevata questa poesia come accetto per elevato il film La bella maledetta della citata Leni.
Carissimo Gino, è sempre stupefacente quello che salta fuori degli scritti di mio nonno. Sarebbe bellissimo poter fare una cernita di quanto hai tra le mani.
RispondiEliminaUn saluto affettuoso
Francesco (Leitner) Portolesi