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lunedì 16 ottobre 2017

La Portatrice di pane(reg. Bachi, operatore Luigi Florio - 1923)







Quella che vedete in foto è una piastra (oggi la chiamano cialdiera) che ormai non serve più. Era di proprietà dello zio Ciccillo ed a lui serviva per confezionale le ostie, pane azzimo: la grande per il rito dell’Eucaristia, le particole per il rito della Comunione dei fedeli. Come nell’antichità allo zio bastava poco: farina di grano e acqua che, nella sacrestia della chiesa del Rosario, impastava col mestolo di legno in una pentola di terracotta e successivamente per mezzo di un cucchiaio ricolmo spargeva sulla piastra che vedete. Raccolte un buon numero di ostie lo zio con le forbici separava le grandi dalle piccole. Fin qui il suo rituale, quando a fine cottura e dopo aver raccolto un buon numero per le funzioni settimanali, questo lavoro egli lo compiva di sabato pomeriggio, raccogliendo i rifili, li distribuiva a noi non ancora accostati a quel Sacramento, impazienti di assaporare quel cibo che non aveva eguali.


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