Quella che vedete in foto è una piastra (oggi la chiamano
cialdiera) che ormai non serve più. Era di proprietà dello zio Ciccillo ed a
lui serviva per confezionale le ostie, pane azzimo: la grande per il rito
dell’Eucaristia, le particole per il rito della Comunione dei fedeli. Come
nell’antichità allo zio bastava poco: farina di grano e acqua che, nella
sacrestia della chiesa del Rosario, impastava col mestolo di legno in una
pentola di terracotta e successivamente per mezzo di un cucchiaio ricolmo spargeva sulla piastra che vedete. Raccolte un buon numero di
ostie lo zio con le forbici separava le grandi dalle piccole. Fin qui il suo
rituale, quando a fine cottura e dopo aver raccolto un buon numero per le
funzioni settimanali, questo lavoro egli lo compiva di sabato pomeriggio,
raccogliendo i rifili, li distribuiva a noi non ancora accostati a quel Sacramento, impazienti di
assaporare quel cibo che non aveva eguali.
Gino racconti storie bellissime
RispondiEliminaGino racconti storie bellissime
RispondiElimina