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martedì 16 aprile 2013

Corpo celeste (reg. Alice Rohrwacher - 2011)

  Comincia oggi, come annunciato qualche post addietro, la trascrizione di un libretto dato alle stampe nel 1920 per desiderio di Giacomo Tassoni – Oliva come memoria di don Saverio Oliva suo zio, che  resse la parrocchia di Platì tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900. Giacomo Tassoni Oliva era di Gerace ma lo si vedeva spesso nel nostro paese per via delle parentele ma anche per aver stretto amicizia con gli intellettuali platiesi di quel tempo.
  L’opuscolo che ho trascritto porta in apertura  la dedica ad Ernesto Gliozzi sen., e contiene anche il testo che quest’ultimo recitò il giorno dei funerali al camposanto prima della tumulazione del parroco.
  Ho già postato un altro ricordo editato per volere degli amici di Giacomo Tassoni – Oliva, dedicato alla cognata Signora Mattia Migliaccio Furore nel 1910.
  Tra i due mi sembra di scorgere una differenza sostanziale dovuta alle diverse personalità omaggiate: una giovane mamma morta al primo parto ed un vecchio parroco di un paese aspromontano.
  Il ricordo della giovane donna è profondamente elegiaco mentre al sacerdote vengono tributati gli onori dovuti ad una persona pubblica, conosciuta in tutti gli strati sociali del paese, dai più umili ai più nobili.
  In questo dedicato al parroco c’è un testo, ad opera del canonico Alberto Tosi di Oppido Mamertina,   originale, per l’uditorio, perché, oltre a riportare i cenni biografici del commemorato, vengono in luce un epoca che fu quella della Prima Guerra Mondiale con gli innumerevoli sacrifici umani -  molti anche i platioti che persero la vita -  accettati unanimemente anche dalla Chiesa,  e una relazione approfondita di quel che è il celibato per un sacerdote cattolico, che ancora oggi può essere assunta a difesa di quanti hanno visto nella vocazione una via/vita alternativa sebbene non fuori dal mondo.
   Per una maggiore attenzione, come il precedente libretto, verrà pubblicato in più parti.



INTERPRETE E CUSTODE
DEI SENTIMENTI DI GRATITUDINE
E DI VENERAZIONE
DELLE MIE TENERE BAMBINE
VERSO LA SANTA MEMORIA
DELLO ZIO
ARCIPRETE DON SAVERIO OLIVA
QUESTE PAGINE
CHE DI LUI MODESTAMENTE PARLANO
CON VENERAZIONE
DEDICO

                                 GIACOMO TASSONI OLIVA


Dal quotidianoIl corriere d’Italia”

La morte di un sacerdote esemplare

  In questi giorni si è spento serenamente nel Signore – in Platì – L’Arciprete D: Saverio Oliva.
  La sua morte edificante fu il corollario della sa vita vissuto in mezzo al popolo di Platì che lo pianse con sincero cordoglio e che fu edificato della sua fine come di tutta la sua vita, esempio fulgido del vero sacerdote di Cristo. Egli, ai familiari che commossi lo assistevano negli ultimi istanti, dava coraggio, additando il Cielo e dicendo loro che la Patria nostra non è in questo mondo.
  Sulla sua salma parlarono egregiamente il Rev. Ernesto Gliozzi, il Rev. Monsignor Ettore Migliaccio e il distinto avvocato Girolamo Spagnolo, venuto espressamente da Bovalino.
  Alla famiglia vadano sincere, profonde le nostre condoglianze da queste colonne; la sua vita e la sua morte siano di esempio perenne a quel popolo che egli ha tanto amato.


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