Oggi questo sistema, travolto dalla
competizione-concorrenza, ed in assenza di investimenti adeguati di ammodernamento
e rafforzamento, non esiste più. L’equilibrio è stato rotto. L’eliminazione,
eccezionalmente imponente, ha anche privato il sistema di valide e preziose
energie.
Il sistema autarchico- autosufficiente, per il quale
non abbiamo nostalgie, è stato sostituito (questo è il rammarico) dal “nulla”,
almeno a livello economico-produttivo.
Progresso-benessere (discutibile), senza sviluppo.
Non una fabbrica non un’azienda agricola moderna,
nessuna riconversione produttiva, nessuna intrapresa sul piano turistico.
Qualche tentativo d'imprenditorialità locale, se non scoraggiato,
non è stato certo incentivato, anche dalla logica aberrante della criminalizzazione
generalizzata, di facili etichettature.
Infrastrutture e servizi al di sotto del terzo mondo.
Un reddito fatto di trasferimenti (spesso artatamente gonfiati a fini
strumentali), di qualche centinaio di retribuzioni mensili nella forestale, di
poche decine di stipendi nella pubblica amministrazione, di una-due rivendite
di tabacchi, qualche bottega commerciale. La disoccupazione è massiccia, specie
dei giovani e delle ragazze, al di sopra della stessa grave media regionale.
Ecco lo stato di un comune con circa quattromila abitanti!
In questa situazione aggrovigliata e degradata si acuiscono
e si aggravano processi di degrado, d'imbarbarimento, nell’ assenza di una opera
di repressione rigorosa e giusta, non di facciata e di polverone (come spesso
avviene: la storia della giustizia è ricca di errori giudiziari, di fumosi
indizi, di generiche accuse, significativo il caso del sequestro Casella,
allorché dopo aver dato in pasto al Paese l’operazione-blitz-trasporto aereo di
alcuni platiesi, si riconosce di aver sbagliato (ma per intanto si dà linfa
all'immagine di Capitale dei sequestri). Mi pare superfluo parlare dell’assenza
totale di prevenzione socio-economico-culturale in grado di rimuovere le cause,
di svolgere azione di recupero e di ribaltare le condizioni di fertilità di una
sotto-cultura dominante, di un ambiente socio-economico criminogeno
Si esce da questa situazione dando solamente un
Consiglio Comunale a Platì, che finirebbe di gestire solo degrado,
disgregazione, disperazione, sottosviluppo? (CONTINUA)
FRANCESCO CATANZARITI
foto e testo:
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IL
GIORNALE DI CALABRIA QUOTIDIANO REGIONALE D’INFORMAZIONE -Anno XXIX – N. 208 Sabato 28 settembre 1991