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giovedì 30 settembre 2021

Un apprezzato professionista di sicuro avvenire [di Giuseppe De Santis - 1972]




 Stimato ed elogiato professionista, Saro Zappia non rinnegò mai le sue origini platiesi. Quando egli si affacciò alla vita, in quel lontano 3 settembre del 1939, i genitori, al nome già mariano, vollero aggiungere Maria di Polsi, Vergine Calabrese per eccellenza, festeggiata il giorno prima. E dire che il padre, il mitico Su Rrosariu, in quella data aveva già compiuto i settanta anni e la madre Cristina Mercurio molti di meno, ventisette. E in quel matrimonio, oggi impensabile, tra un settantenne ed una donzella, chi scrive non può fare a meno di notare lo zampino e la scaltrezza dell’avvocato Alberto Mercurio, ma questo è un altro film che varrà la pena raccontare in altre occasioni. Saro Zappia più che ragazzo partì per Napoli ed in un collegio dei Padri Gesuiti compì i suoi studi, dalle elementari a quelli ginnasiali. Dopo la laurea in giurisprudenza e prima di stabilirsi a Vicenza vinse il concorso alle Poste come ispettore. Successivamente, nei primi anni sessanta, nella città veneta contrasse matrimonio ed avviò uno studio legale in cui più tardi si assocerà la figlia Cristina. Il legame con Platì l’avvocato Zappia l’ha voluto sugellare disponendo che le sue ceneri fossero tumulate assieme alla famiglia d’origine nel cimitero platiese.

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