Un apprezzato professionista di sicuro avvenire [di Giuseppe De Santis - 1972]
Stimato
ed elogiato professionista, Saro Zappia non rinnegò mai le sue origini platiesi.
Quando egli si affacciò alla vita, in quel lontano 3 settembre del 1939, i
genitori, al nome già mariano, vollero aggiungere Maria di Polsi, Vergine
Calabrese per eccellenza, festeggiata il giorno prima. E dire che il padre, il
mitico Su Rrosariu, in quella data
aveva già compiuto i settanta anni e la madre Cristina Mercurio molti di meno,
ventisette. E in quel matrimonio, oggi impensabile, tra un settantenne ed una
donzella, chi scrive non può fare a meno di notare lo zampino e la scaltrezza
dell’avvocato Alberto Mercurio, ma questo è un altro film che varrà la pena
raccontare in altre occasioni. Saro Zappia più che ragazzo partì per Napoli ed
in un collegio dei Padri Gesuiti compì i suoi studi, dalle elementari a quelli
ginnasiali. Dopo la laurea in giurisprudenza e prima di stabilirsi a Vicenza vinse
il concorso alle Poste come ispettore. Successivamente, nei primi anni sessanta,
nella città veneta contrasse matrimonio ed avviò uno studio legale in cui più
tardi si assocerà la figlia Cristina. Il legame con Platì l’avvocato Zappia
l’ha voluto sugellare disponendo che le sue ceneri fossero tumulate assieme
alla famiglia d’origine nel cimitero platiese.
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