Powered By Blogger

lunedì 18 gennaio 2021

Wedding Party - Leggi Civili e Sacro Concilio di Trento

15.01.1824 = Pascale Giuseppe (da Benestare) - Morabito mf Teresa

Il giorno del matrimonio Giuseppe Pascale, di anni ventiquattro, si presentava davanti al sindaco Domenico Oliva col solo consenso della madre Elisabetta Blefari essendo Antonio, il padre, defunto. Da parte sua Teresa Murabito, diciannovenne, aveva solo il consenso del padre Domenico perché la madre, Francesca Perri era deceduta. La famiglia Murabito aveva casa nella strada S. Nicola. Le promesse di matrimonio erano state affisse nelle case comunali di Platì, domenica nove novembre 1823, e Benestare il sette novembre dello stesso anno. Davanti all’Uffiziale dello Stato Civile erano presenti i Signori o Don: Fortunato Furore di anni quaranta, Giuseppe Oliva di anni trenta, Francesco Mittiga di anni trenta; e il sacerdote Giosofatto Furore di anni cinquanta. I signori Furore abitavano nella Strada Vallone mentre l’Oliva nella strada S. Nicola e il Mittiga in Vico la Chiesa. Davanti all’altare erano testimoni Filippo Caruso e Francesco Trimboli.

 15.01.1824 = Sergi Bruno - Taliano Elisabetta di Giuseppe

Bruno Sergi era un bovaro, orfano dei genitori; di anni quarantatre abitava nella strada S. Pasquale. Elisabetta Taliano di Giuseppe e Francesca Marrapodi di anni ne aveva ventidue – era nata il 15 maggio del 1802. Anche il padre della sposa era di professione bovaro. A firmare in chiesa furono Giuseppe e Pasquale Catanzariti, mentre al Comune furono i civili Don Giuseppe Gliozzi e Don Francesco Zappia, ambedue quarantenni; il cinquantenne massaro Francesco Catanzariti e il trentenne vaticale Filippo Tripepi.

 21.02.1824 = Carbone Agostino di Francesco - Violi Giuseppa di Giovanni

Agostino faceva il porcaro, aveva venticinque anni ed abitava con i genitori – Francesco, pecoraio, e Francesca Cutrì – in vico S. Pasquale. Giuseppa Violi, di anni diciannove, era figlia di Giovanni, setaiolo, e Pasqualina Cua. I Violi abitavano nella strada Vallone. Con Michele Oliva come Uffiziale dello Stato Civile firmarono anche: Pasquale Perri porcaro di anni trenta, il citato vaticale Filippo Tripepi, il bovaro Giovanni Irato, anch’egli trentenne, e Don Filippo Antico, usciere di anni quaranta, di Ardore.

Le firme in chiesa sono quelle di Antonio Zappia e Domenico Morabito

 01.03.1824 = Alliva Giuseppe di Domenico - Cutrì Anna di Nunzio

Giuseppe Alliva, classe 1798, quel giorno davanti al Sindaco e Uffiziale dello Stato Civile Domenico Oliva di anni ne aveva ventisei ed era figlio di Domenico e di Domenica Italiano. Gli Alliva erano pecorari di professione ed abitavano in Vico Pietra di Angela. Anna Cutri era orfana di Nunzio e Francesca Carbone, di anni ventidue abitava nella Strada Chesiola. In chiesa i testimoni erano Don Francesco Gliozzi e Pasquale Zappia. Al comune, dopo la lettura dei dritti ed obblighi degli sposi secondo le leggi Civili e la promessa di celebrare il Matrimonio innanzi alla Chiesa secondo le prescritte forme del sacro Concilio di Trento, erano il solito Filippo Tripepi, i massari di bovi di anni cinquanta Paolo e Francesco Iermanò, Pasquale Perri di anni trenta pecoraro, anche lui già incontrato.

 

Nessun commento:

Posta un commento