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martedì 5 gennaio 2021

Fatti Corsari - Tra Borboni e piemontesi

- Zappia d. Filippo (Mo. 9.5.1860) filius doctoris phisici d. Dominici (figlio del dottor fisico don Domenico).

Don Filippo era nato il 5 novembre del 1839 e sua madre era Donna Rachele Brancatisano. 

Questa famiglia, per merito dell'Istorosofo Papalia, si è già incontrata qui:
https://iloveplati.blogspot.com/2019/12/racconti-dalla-tomba-di-freddie.html
https://iloveplati.blogspot.com/2020/01/racconti-dalla-tomba-pt-2.html

Papalia Giuseppe (Mo. 8.8.1860) infirmatus hydropico morbo.
Lentini Rosario (Mo. 20.1.1860) di Francesco, infirmatus hydropico morbo.
Delfino Mariantonia (Mo. 15.1.1861) da Molochio.

- Lobianco Elisabetta (Mo. 22.11.1861) ruris Joiosae(ell’agro di Gioiosa).

La signora Elisabetta Lobianco proveniva da Gioiosa; il 6 febbraio 1855, all’età di diciotto anni partorì, da padre ignoto, un maschietto di nome Rosario, a presentarlo in municipio fu la levatrice Francesca Porzio. Quando morì aveva appena ventiquattro anni.

- Procopio Francesco Ant. (Mo.25.2.1861) di Vincenzo. e di Naimo Elisabetta. Da Bianco, vir Annae Sergi, ruit ex arbore (marito di Anna Sergi precipitò da un albero).

Procopio Francesco Antonio sposò Sergi Anna di Domenico e Rosa Trimboli il 24 giugno 1842 alla presenza di don Saverio Fera e don Carmelo Zappia. Francesco Antonio aveva ventidue anni ed Anna venti. 

- Iermanò Caterina (Mo.19.7.1861) di Dom. uxor di Carbone Francesco affecta hydropico morbo.

Il sei maggio 1850 in chiesa, la signora Caterina Iermanò di Domenico ed Elisabetta Treccasi all’età di anni venti aveva sposato Francesco Carbone di Rosario ed Elisabetta Staltari, che di anni ne aveva ventiquattro. Testimoni erano Giuseppe Strangio e Rosario Bartone. L’atto in municipio fu firmato da don Raffaele Lentini sindaco.

- Papalia Nicola (Mo.7.8.1861) ruris S. Euphemiae, figlio di Vincenzo, a latronibus ad hortus loco dicto Sava, spoliatus et occisus fuit (dell’agro di Santa Eufemia, in località detta Sava fu dai ladroni spogliato e ucciso).

- Macrì Domenico (M0.28.8.1861) vir di Femia Caterina, ruris Aneanae (dell’agro di Agnana)

Il signor Domenico Macrì e la sua sposa signora Femia Caterina provenivano da Agnana (RC). Il giorno del suo decesso Domenico – ortolano - aveva trenta tre anni.

- Sansalone Giuseppe (Mo.25.9.1861) urbis Rhegii (o di Gerace?) di Antonio, miles (forse caduto nel conflitto avvenuto a Platì, tra i Borboni e i soldati piemontesi, mentre faceva la sentinella sul campanile della chiesa matrice, stando rannicchiato in una campana, in un momento che si calò giù).

- Carbone Domenico (Mo.25.9.1861) alias cucinata, di Francesco e Staltari Elisabetta (forse fucilato dai soldati piemontesi, in un conflitto avvenuto a Platì con le forze Borboniche, in località detta "costa d' u  sparàtu).

- Cuscunà Michele (Mo.30.3.1861) da Gerace - marito di Violi Caterina.

Il muratore Michele Cuscunà di Domenico e De Leo Fortunata, sposò Caterina Violi di Giuseppe e Ciampa Elisabetta, in chiesa, il 29 agosto del 1838 presenti Rosario Bartone e Diego Pangallo. Due giorni prima erano davanti a Giosofatto Furore per il rito civile e con loro c’erano il barbiere Domenico Perri, il bovaro Pasquale Treccasi, il macellaio Giuseppe Zappia e il bracciale Rosario Perri. L’atto civile fu firmato solo dal padre dello sposo che sebbene calzolaio in Gerace sapeva leggere e scrivere.

 

- Taliano Domenico (Mo. 30.5.1861) di Francesco e di Cicciarello Teresa, ruit ex arbore fagi (ruzzolò da un albero di faggio).

Quando Domenico nacque, il 16 novembre 1837, il padre aveva venticinque anni mentre la madre di anni ne aveva quaranta. Al comune Donenico fu presentato il diciotto di novembre.

- Lenza d. Rosa (Mo. 1.4.1863) di d. Amato, ruris Varapodii (dell’agro di Varapodio), moglie di d. Rosario Zappia.

Lo sposo di donna Rosa Lenza, don Rosario Zappia era un doctoris phisici, la loro abitazione era situata nella strada S. Nicola; i due ebbero tre figli i cui nomi erano abbastanza inusuali in Platì: Clementina - 1.01.1813 - Leopoldo Filippo Amato - 20.08.1821 - Scipione Amato – 14 giugno 1825.

- Zappia d. Pasquale (Mo. 23.6.1863) di Carlo, clericus lector (chierico lettore).

Don Pasquale di Carlo, vaticale, e Morabito Giuseppa era nato il 10 novembre 1844

- Micò d. Carmela (Mo. 26.8.1863) di d. Davide da Casignana e d. Giuseppa Zappia.

- Empoli d. Gaetana (Mo. 29.9.1863) da S. Stefano, moglie di d. Michele Oliva.

Quando venne meno donna Gaetana aveva settantadue anni. Con don Michele Oliva, civile, ebbe in tutto sette figli. Erano domiciliati nella strada S. Nicola.

- Garreffa Caterina (Mo.9.10.1863) da Cirella, moglie di Trimboli Nicola.

Quando morì donna Caterina aveva quaranta anni e con Nicola Trimboli alias pejaru ebbe quattro figli.

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Notizie riportate nel V° vol. dei Libri dei morti a firma del parroco Filippo Oliva. In corsivo note di Ernesto Gliozzi il giovane, le stesse rimandano al libro di Michele Papalia Caci il brigante, 2016 – 2020. In grassetto , dove possibile, atti ripresi dai registri comunali.

Con la pubblicazione odierna terminano i fatti corsari estratti da Ernesto Gliozzi il giovane dai Libri dei morti della parrocchia S. S. Mariae Lauretanae di Platì

 




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