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domenica 3 gennaio 2021

La storia dei tredici [di Carmine Gallone -1917]




Il totocalcio a Platì 

Platì, 3 aprile
(M. F.) - In questa settimana, nel nostro centro si è registrata la più eccezionale somma di giocate al totocalcio.
La cosa è dovuta alla fortuna di alcuni platiesi che nella settimana scorsa hanno vinto un “tredici” e due “dodici” con un unico sistema. Una folla immensa di persone è sostata a lungo davanti alla locale ricevitoria, nel pomeriggio di domenica nella vana speranza che la dea bendata volesse sostare ancora una volta nel nostro centro.
MICHELE FERA
GAZZETTA DEL SUD, 4 aprile 1957


Un tredici a Platì 

Platì, 19 aprile
(M. F.) - In questa settimana la fortuna ha favorito molti nostri concittadini facendo loro realizzare un tredici e diversi dodici; il tredici è stato realizzato da alcuni “sistemisti”. Uno dei dodici è stato realizzato dai numerosissimi giocatori di un unico “sistema”, i quali hanno in tal modo intascato la considerevole somma di lire... centododici ciascuno!
MICHELE FERA
GAZZETTA DEL SUD, 20 aprile 1957



L’unica ricevitoria che ricordo è quella di papà, nel bar  - nella foto d'apertura il suo ingresso - sito la via XXIV maggio, ed il corso Umberto. I suoi attrezzi erano un righello di latta per dividere la schedina in due parti di cui la prima, detta figlia, rimaneva al giocatore. Usava anche una spugna bagnata d’acqua per inumidire le dita ma anche per bagnare il bollo, come le sigarette e gli alcolici era un prodotto del Monopolio dello Stato, apposto nella parte superiore della schedina che attestava il gioco. Il maggior numero di schedine venivano giocate nel pomeriggio di sabato e se non ricordo male la domenica mattina fino a mezzogiorno. 


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