Plati
21 - (Miles Pontificis) Avrei dovuto
parlare prima, ma ho voluto essere longanime.
Speravo che una volta tanto si volesse finire, dando principio ad una nuova
era di lavoro e di attività. Vane speranze le mie! Le nobili imprese e le
gagliarde iniziative di altri luoghi per nulla hanno scosso l’animo di chi
dovrebbe muoversi. Certe idee che sono sante, non vogliono essere intese - Io
non so, e proprio uno sconforto. O non si vuole (non vorrei neppure pensalo
ciò) o s’immagina che almeno per ora ci sia bisogno. A mio giudizio credo non
vi è al presente villaggio per quanto piccolo, dove non si senta la necessità
di lavorare e lavorare sul serio. Nel nostro paese poi, massime in questi
ultimi anni questo bisogno si rese più urgente. L'emigrazione, non si può
negare, apportò qualche po' di bene, ma piccola, cosa a dir vero e quasi sopraffatta
e spenta da mali maggiori.
Si muovano perciò i nostri cattolici, ora che il
terreno è alquanto acconcio, entrino con animo coraggioso e forte ne l’ardua lotta,
e spezzino il pane della santa democrazia cristiana, alle turbe che aspettano
desiose.
La fiumana sale ogni di più torbida e minacciosa e non
passerà, molto che invaderà uomini e cose, se non si pensa a riarginarla. Mi
auguro e lo desidero ardentemente che i nostri sacerdoti - in singolar modo i
giovani mettano volenterosi all’opera, ora che i rossi, si fanno sentire anche qui, e l'Asino non cessa di ragliar e.... asinescamente.
LA SCINTILLA GIORNALE DELLA DOMENICA ANNO
IV – N. 9 - 1 MARZO 1903
P. S. (Pubblica Sicurezza)
Molto verosimilmente dietro il Miles Pontificis celiandosi si celavano Ernesto Gliozzi il vecchio o il segretario Portolesi, allora corrispondenti per LA SCINTILLA; ma il quadretto di inizio secolo XX° è degno di lettura.
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