Platì, 2 gennaio 1952
Rev.da Madre Generale,
L'alluvione che, come è noto, ha devastato diversi paesi
d'Italia, si è abbattuto e forse con più violenza che non altrove, anche nel nostro
Platì, comune in Provincia di Reggio Calabria, che conta ottomila anime.
La pioggia che da diversi giorni cadeva ininterrotta, la
notte del 18 ottobre si è cambiata in un vero diluvio accompagnato da un fragore
terrorizzante. Verso mezzanotte si sentì il grido accorato di una persona che
avvisava di abbandonare le case perché il fiume, impedito dalle frane che erano
cadute lungo il suo corso, aveva cambiato direzione allagando la parte occidentale
del paese e trasportando con la furia delle sue acque un'ingente quantità di materiale.
Non c'era da indugiare; al buio pesto, perché la centrale elettrica fu la prima
ad essere travolta dalle acque, fummo costretti a scappare per rifugiarci in
casa di una mia zia. In quei momenti di ansia mi sono rivolta, come al solito,
a Suor M. Teresina, che in tutte le mie necessità mi è venuta sempre in aiuto, pregandola non solo per me e per la
mia famiglia, ma per tutte le persone del paese. La mia preghiera fu esaudita; infatti
sebbene molte case siano crollate, allagate e piene di materiale, nessuna vittima si è verificata nell’abitato.
Sono sommamente grata alla nostra cara santina e invio la
modesta offerta di Lire 1000 per la causa di Beatificazione.
Elisa Zappia Messineo
BOLLETTINO
delle Figlie di N. S. al Monte Calvario Anno XXV – N. 1 Gennaio-Marzo 1952
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She's
dressed in black again
Martin
L. Gore
Elisa (altrimenti Lisa o
Bettina) Zappia era una della famiglia! Non fosse altro perché negli anni infantili
stando, dressed in black come da foto, nella farmacia del cognato don Nicolino
Spadaro, sul corso san Nicola, - locale annesso al palazzo Gliozzi e di cui il
dottore aveva acquistato il possesso dal nonno Luigi; sforando il pedante,
affianco la farmacia c’era l’esattoria dello zio Pepè, divenuta dagli anni ‘70
ingresso principale – preparava quell’olio di ricino, molto in voga in quel
tempo, che aveva due aspetti: uno, il più difficile da mandare giù, di colore
giallo e l’altro bianco, addolcito da un confetto rosso. L’effetto che potete
immaginare era lo stesso.
Bettina nata il 3 ottobre 1912 discendeva dall’ultracentenario don
Cicco Zappia e da Bettuzza Portolesi sorella del più famoso segretario. E’ noto anche che una sua
sorella, Marietta, andò sposa al più famoso di tutti: Massaru Peppi, al secolo Giuseppe Delfino.
Ebbe un breve matrimonio con il riggitano Demetrio Messineo, di
Cristoforo e Morabito Giuseppa, che sposò a Platì il 18 febbraio 1940. Quando il
Demetrio, ufficiale dell'Arma dei Carabinieri la rese vedova, Bettina ritornò alla casa del padre, occupandosi quindi
della farmacia del cognato.
Un’altra sorella, Maria Grazia, scambiato il nome in Maria Loreta (1915 -2000),
anch’essa una della famiglia Gliozzi-Mittiga, prese a Roma i voti religiosi
presso le Figlie di N. S. al Monte Calvario che editavano il Bollettino con acclusa la cronaca di Elisa sul disastro
che si abbatté su Platì.
In questi giorni Lisa Zappia, deceduta a Bovalino il 23 ottobre 2009, avrebbe avuto 107 anni come quel terribile
evento su cui lei ritorna ne ha 68 e di morti ne fece diciannove.
P. S. La venerata suor Teresina che Elisa pregò corrisponde alla Serva di
Dio Maria Teresina Zonfrilli.
Un grazie anche al Signor B. Callipari che attraversando la rete è giunto a queste pagine riscoprendo il padre.
Un grazie anche al Signor B. Callipari che attraversando la rete è giunto a queste pagine riscoprendo il padre.
Ho trovato per caso questo vostro blog: ci sono notizie sorprendenti sulla farmacia di mio nonno Nicola e soprattutto sulla storia di zia Lisa; vi seguirò dal Veneto Gian Luca
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EliminaGian Luca benvenuto tra noi, & welcome to Platì; di tuo nonno don Nicolino se fai un'immersione in queste pagine si parla ancora, come degli Zappia tuoi parenti. GRAZIE
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