Platì, 25. (Caci)
-- Facendo seguito alla notizia de l’immatura morte di Paolina Furori, buona,
pia, caritatevole, che ha lasciato un soave ricordo di se nel cuore di quanti
l’han potuto avvicinare, non è fuori di luogo il parlare in questo numero, dei solenni
e maestosi funerali di trigesima, celebrati in questa chiesa parrocchiale.
La chiesa, parata a lutto, era gremita di ogni ceto di
persone accorse spontaneamente a rendere il loro tenero tributo di affetto a la
giovine morta che è passata in mezzo a noi come una meteora, spargendo ovunque
la luce de le sue ottime virtù. Moltissimi sacerdoti son qui venuti dai paesi
vicini. Noto l’Arcidiacono Gratteri che l’ha fatta da celebrante, il Prof.
Giampaolo che ha letto, su la soglia de la chiesa, un magnifico elogio funebre,
il Par. Febbo ed il Mansionario Caserta che hanno cantato una messa in musica.
Ma sopra tutto è riuscito splendido il corteo, composto de la nobiltà, del
paese, recante le corone al camposanto.
Era una vera processione mesta e solenne. Taccio poi degli
innumerevoli epitafi e versi composti per l’occasione. - Rinnovo intanto al
desolato padre, a l'inconsolabile fratello ed afflitta sorella la nota mesta di
sincera condoglianza che loro manda un amico.
LA SCINTILLA GIORNALE DELLA DOMENICA - ANNO V
NUMERO 14 - Matera, 3 aprile 1904
NOTA. Il risuscitato Caci non era altri se non Ernesto Gliozzi il vecchio, già apparso
in tali sembianze tra queste pagine. Alla giovine scomparsa egli aveva dedicato
un sonetto “A l’anima
benedetta De la signorina Paolina Furori Due volte bella Ne lo spirito e ne le sembianze” tra queste pagine pubblicato il 28 febbraio 2012. Non ci resta altro che languire per la perdita " degli innumerevoli epitafi e versi composti per l’occasione".
una cosa l'abbiamo in comune: riportare la storia a cronaca
RispondiEliminaI versi di don Ernesto il vecchio, dobbiamo andare indietro al 2012 a cercarli, oppure li ripubblichi?
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