Vittorio Emanuele Terzo per grazia di Dio e per volontà della Nazione
Re d’Italia: L’anno millenovecentosedici, il giorno ventisette maggio in Platì,
in casa del Sig. Domenico Antonio Mittiga fu Francesco. Innanzi a me D.
Francesco Barutta notaio residente in Benestare, iscritto presso il Consiglio
Notarile del Distretto di Gerace, senza l’intervento dei testimoni, a cui la
parte rinunzia, è presente Mittiga Domenicoantonio fu Francesco, possidente
nato e domiciliato in Platì, noto a me notaio. Dichiara il costituito che
avendo sua moglie Ciampa Angela fu Giosofatto con atto ventotto novembre scorso
anno per mio ministero fatto testamento, ed ora essendo essa deceduta a
diciassette febbraio ultimo come da analogo atto dell’Ufficiale dello Stato
Civile di Platì, che qui si unisce, colla lettera A fa istanza a me Notaio per
la registrazione del detto testamento. Io Notaio aderendo alla fattomi
richiesta, ho estratto il testamento predetto dal fascicolo degli atti di
ultima volontà e lo passato in quello degli atti tra vivi unendolo a questo
atto colla lettera B. Del che ho redatto il presente scritto di mio carattere e
letto alla parte cogli alligati ed esso lo conferma e sottoscrive con me Notaio
insieme cogli alligati. Consta l’atto di un foglio di cui sono scritte pagine
due meno righi dodici. Mittiga Domenico Antonio: D. Francesco Barutta Notaio.
Atto A – Municipio di Platì – Ufficio dello Stato Civile. Certificato
di morte. Si certifica che Ciampa Angela figlia di Giosofatto e di fu Mittiga
Gregoria è morta in questo Comune nel giorno diciassette del mese di Febbraio
millenovecentododici per come risulta dai registri degli atti di morte
dell’anno 1912 al progressivo num. 12. In fede si rilascia il presente a
richiesta di Mittiga Domenicoantonio per l’uso conveniente. Platì 24 maggio
1916. L’Ufficiale dello Stato Civile Portolesi.
Alla B. N° 182 Reg. Testamento Vittorio Emanuele Terzo per grazia di
Dio e per volontà della Nazione Re d’Italia. L’anno millenovecentoquindici, il
giorno ventotto Novembre in Platì in Casa di Ciampa Angela e Domenicoantonio
Mittiga fu Francesco alle ore dodici. Innanzi a me D. Francesco Barutta notaio
residente in Benestare, iscritto presso il Consiglio Notarile del Distretto di
Gerace, alla presenza degli infrascritti testimoni idonei e richiesti Signori
Perre Giuseppe fu Rocco, Romeo Michele di Pasquale, Marrapodi Giovanni di
Giuseppe e Lentini Francesco fu Raffaele, possidenti, tutti domiciliati in
Platì, tranne il Marrapodi nativo, s’è perfezionato dico personalmente
costituita Ciampa Angela fu Giosofatto, possidente nata e domiciliata in Platì,
nota a me notaio = Dichiara essa Ciampa di lascerò al mio decesso voler disporre per testamento ed all’uopo mi
dichiara alla presenza continua dei testimoni: nomino mio erede universale di
tutto ciò che lascerò al mio decesso di mobili, mobilia, effetti mobiliari mio
marito Domenicoantonio Mittiga fu Francesco. Lascio anche a lui in piena … ed
usufrutto tutta la casa in Platì, avente a limiti due strade pubbliche,
Pangallo Domenico fu Diego e le altre cose di cui sono comproprietaria. Gli
lascio parimenti l’usufrutto di tutti gli altri terzi rustici ed urbani. Gli
lascio parimenti tutti i crediti che eventualmente potranno esistere al mio
decesso. Di tutto ciò che non è stato disposto in prossimità lascio eredi in
parti eguali mia sorella Giuseppa Ciampa, mio nipote Rosario Violi di Pasquale,
mio fratello Antonio Ciampa e i figli di questo ultimo Rosario e Giosofatto; e
i nipoti miei Giosofatto e Domenico Ciampa fu Vincenzo, mio fratello Rocco
Ciampa. Costoro al decesso mio marito subentreranno in tutti i diritti su
nominati. Pei terzi non disposti a favore di lui. Questa è la mia ultima
volontà e revoco ogni altra precedente disposizione. Dichiara la testatrice di non poter sottoscrivere
perché analfabeta. Del che ho redatto il presente scritto di mio carattere e
letto alla parte che l’ha confermato alla continua presenza dei testimoni che
meco sottoscrivono l’atto alle ore tredici. Consta l’atto di un foglio di mio
scritto facciate due e righe dieci Perri Giuseppe, Romeo Michele, Marrapodi di
Giovanni, Francesco Lentini D. Francesco Barutta Notaio.
NOTA. Il Notaio Barutta nel rifare copia conforme su richiesta si smarrisce
nelle date anteponendo e posticipando a partire dal decesso della testatrice. E
Domenicoantonio non era fu Francesco bensì Giuseppe e Ciampa Beatrice classe
1842.
seguo la saga ma non ho ancora capito e Mittiga Gregoria dov'è?
RispondiEliminaNe ho un'altra di saga da mandarti, devo rimettere insieme i documenti