CONOSCERE IL NOSTRO PAESE.-
PLATI' ALL' ORIGINE ASILO DI BANDITI? - Nel "Dizionario dei Comuni
del Regno” edito da Vallardi, Milano, a cura del prof. Bottaini, sotto la voce
"Plati" si legge: "Fu in principio un asilo di banditi cosentini
e catanzaresi; poi fu feudo del principe di Cariati". La voce popolare, da
me raccolta tramite un mio omonimo zio, sembra confermare tale affermazione.
Penso che tali affermazioni diffamatorie per il nostro paese devono
essere ripensate. Come poté Platì, e solo Platì, differenziarsi da altri paesi,
dove vi è, per esempio, la leggenda di Nino Martino, e dove qualche bandito si
è sempre trovato?
Alcuni dicono che il principe di Cariati dava qui asilo a tutti quei fuorilegge
che raccoglieva di qua e di là nei suoi possedimenti: gente analfabeta, che non
conosceva altro che il proprio nome e a cui, nel censirla, si dava il cognome
dal paese di provenienza o dal nomignolo con cui veniva volgarmente chiamata.
Altri dicono che qui era come un soggiorno obbligato di gente espulsa dal proprio
paese. Altri ancora vogliono che qui trovassero asilo, in regime feudatario, i banditi
dei feudi vicini, come quelli di qui lo trovavano altrove. Un
semplice...scambio di favori!
Sono convinto che tutto ciò avvenne in tutti i paesi di questo mondo.
Io non trovo nei registri alcuna traccia di tale banditismo. Ci
troviamo qui, per caso, come di fronte alle origini di Roma, la cui leggenda si
trova in tutti i libri storici di questo mondo? -
Sarebbe bene, comunque, che qualche studioso, amante e della verità e del
proprio paese, si pigliasse l'impegno di vedere se è possibile smentire
definitivamente, documenti alla mano, tali voci che certo non fanno onore ai
nostri antenati nè a noi. E. Gliozzí (continua)
LA MADONNA DI LORETO, Foglietto di Pastorale Parrocchiale della Comunità
cristiana di Platì N. 4 S. Giuseppe
lavoratore - Platì (RC) 1 maggio 1978
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