CONOSCERE
IL NOSTRO PAESE
ORIGINI.- Sulle origini di Platì non possediamo
documenti autorevoli. Ho trovato nel Registro dei Battezzati degli anni
1823-1826 un accenno o “memoria“, scritte dell’Arciprete del tempo Francesco
Oliva: "Memoria: Il re Ferdinando d’Aragona nell’anno 1506 diede alla Casa "Cariati la foresta PRATl e BARBARA, e da quest'epoca
in poi PLATI' riconosce la sua origine, perché i Principi di Cariati per
richiamare della gente ad abitarvi concessero casa ed orto franco di censo (ossia canone )."
A Questa memoria,
rielaborata dal medesimo arciprete Oliva, si trova anche nell’archivio della
Curia di Locri; dice: "Memoria sull'originale del paese detto Platì... Nel
1505 Ferdinando Cattolico con un diploma concede in feudo a Carlo Spinelli un
tenimento di terre dette Prati e S. Barbàra. I suddetti tenimenti erano
praterie addette a nutrire animali. Il feudatario consultando i suoi vantaggi
ha creduto di fondare un paese con richiamarvi degli abitanti di luoghi
convicini accordando loro un suolo franco per fabbricare una casa ed una estensione
benché piccola di terreno onde formare un giardinetto di verdure. Da principio
s’è edificato un fòndaco (forse quello che era chiamato “la casa del
principe" e che fino ad alcuni anni fa si poteva identificare nella zona
compresa tra via Ariella, via 4 novembre e via Giuseppe Perre -n. d. r.-), ed
in origine ebbe la denominazione di casale del fòndaco, e quindi da Prati è
stato detto Platì." E. Gliozzi (segue)
LA MADONNA DI LORETO, Foglietto di Pastorale Parrocchiale della Comunità cristiana di Platì N. 3, S. Agata - Platì (RC) 1 febbraio 1978
Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti. Cesare pavese
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