Questo onorevole, indulgente
SIGNORE ci tiene a farci sapere di risiedere in Svizzera da dove estivamente si
sdecolla per approdare nelle nostre terre assolate. Per lui NOI continuiamo ad essere i LAZZARONI descritti da Saverio Strati.
Mi domando se egli sappia chi era quel muratore di Santagatadelbianco perché
non conosce certamente quello che disse Orson Welles a proposito della sua
beata Svizzera: “Quattrocento anni di
violenze portarono l’Italia al Rinascimento, quattrocento anni di benessere per
gli svizzeri servirono a creare l’orologio a cucù”. E Platì, malgrado
questo signore, avrà il suo Rinascimento.
sabato 15 agosto 2015
Conoscere un paese ed una
popolazione dalla stampa e dai media non è la stessa cosa che conoscerlo
attraverso contatti personali e di convivenza. Per questo motivo il
sottoscritto dal 1978, per un periodo estivo di 20 giorni, visita i paesi del
Sud ltalia, dalla Sicilia attraverso la Calabria, la Basilicata, la Puglia, la
Campania, il Molise, fino all'Abruzzo incluso. Paesi di provenienza di tanti
nostri emigrati in Svizzera dove risiedo e nel mondo. Tralasciando centri
turistici e balneari dove i vacanzieri sono di tutt'altra esperienza dei
residenti. Ogni anno con tematica diversa per uno studio d'ambiente e del suo
vissuto. Nel 2014 quella scelta era: "Fra tanta corruzione e illegalità
esistono semi di speranza?" Dunque un tentativo di ricerca sul positivo e
non un dilungarsi solo sul negativo già fin troppo noto. Una trentina di
visitati, mi limito al paese di Plati, situato sull'Aspromonte orientale, in
provincia di Reggio Calabria. Dallo Jonio dovrebbe partire una superstrada e
collegare con un lungo tunnel sotto l'Aspromonte il Tirreno a Bagnara. Ma
iniziata per qualche chilometro la si vede già abbandonata e in deperimento,
uno scheletro. Partire dal dato di fatto è indispensabile per riuscire ad
intravedere spiragli di luce. Purtroppo il dato di fatto è desolante. Sui 3.800
gli abitanti, buona parte emigrati verso l'Australia. Limitati i cognomi di
famiglia, quindi ramificati in numerosa parentela: Catanzariti, Zappia, Perre,
Marando, Pangallo, Sergi, Trimboli ... Un paese a due piani: quello sotterraneo
con bunker di lusso e cunicoli di qualche centinaio di metri, centro operativo
e residenza dei capi della 'ndrangheta. Sopra il piano urbano, invaso tutto il
giorno da ragazzini e adolescenti che scorazzano con il motorino senza patente
e senza casco. I pochi occupati si dedicano all'agricoltura, all'allevamento
del bestiame, alla forestale. Stipendio sotto i 10 mila euro annui. Di
riscontro sulle strade sono parcheggiate e circolano auto di grossa cilindrata,
la mafia come metastasi è infiltrata in ogni settore. Il consiglio comunale
perciò è stato più volte sciolto e anche dopo le elezioni del maggio scorso,
annullate per mancanza di quorum, è stato imposto il commissario prefettizio
Luca Rotondi. Dal sequestro di persona di qualche decennio fa si è passati al
traffico internazionale di droga e di cocaina, Plati arriva fino alla Colombia
. È del 26 agosto 2014 la notizia che anche nella nostra Svizzera è stato
scoperto un commercio Frauenfeld Gioiosa Jonica. E così i giornali elvetici si
sbizzarriscono nel pubblicare notizie che ci feriscono tutti: la 'ndrangheta
conterebbe nel mondo 7 mila affiliati e 90 clan. Cinque per cento gli accusati
di associazione mafiosa nel comune di Platì, a dire circa 200 persone, un rione
di una grossa città. Visitando il cimitero e osservando le tombe si nota che i
morti per faida o resa dei conti sono oltre la decina, e tutti in giovane età,
fra i trenta e i cinquant'anni. Qualche dedica sulle lapidi: ... "il
destino amaro ha voluto spegnere il tuo sorriso. Resterai sempre nei nostri
cuori."- "La tua sete di libertà che purtroppo la vita ti ha negata
resterà "-Colto da morte crudele in età non ancora matura lasciò un grande
vuoto. "-"Grazie ... per aver creduto non ostante tutto in questa
terra che così poco ti ha dato" … E molte altre iscrizioni dello stesso
tenore. L'ultimo caduto sotto i colpi di lupara il 13 dicembre 2013 fu il
benzinaro Pasquale Crico. AI bar centrale, riuscendo a contattare qualche
cliente, mi si disse che Plati è un paese onesto, laborioso e maltrattato. Ma,
ironia dell'informazione, il giorno prima, 30 luglio, era stato arrestato Bruno
Trimboli per coltivazione abusiva di droga. E la religione, la chiesa locale,
che ruolo gioca? Qualche anno fa ebbi una conversazione con l'allora parroco
quasi novantenne Ernesto Gliozzi (+2008), ultimo rampollo di una lunga casta di
preti locali Gliozzi, il quale affermò candidamente che Platì è un paese molto
religioso, tutti frequentano la chiesa dedicata alla Madonna di Loreto, con una
grande processione alla festa patronale della seconda domenica di agosto. Ma si
sa, i mafiosi sono essi stessi i primi religiosi, sostengono e finanziano
attività sacre, molti hanno anche i loro padri confessori, perché tutto ciò fa
presa sulla popolazione e ne raccoglie i consensi. Anche oggi girando per il
paese si vedono volantini affissi ovunque, ad esempio „Pellegrinaggio a don
Lorenzo per ottenere benedizioni, oppure "Pellegrinaggio a
Medjugorje". Fino a qui il dato di fatto. Da alcuni anni la parrocchia è
stata affidata a due missionari della Consolata. Visitando la chiesa si nota
che all'interno nelle pareti d'ingresso non è esposta nessuna immagine sacra,
né programmi religiosi, né pubblicità di riviste come "Famiglia cristiana".
Esposti invece in bella vista cartelloni con lista di ragazzi e giovani
partecipanti a squadre di calcio per tornei sportivi organizzati dalla
parrocchia. Ed è qui che l'opinione pubblica dell'altra Italia cattolica si
divide: alcuni possono considerare questa pubblicità una profanazione del luogo
sacra, la chiesa è la casa di Dio, Gesù non tarderà a scacciare i mercanti dal
tempio. Altri invece all'opposto sostengono che a Platì bisogna cominciare
così. Dai bambini, dagli adolescenti, dai giovani, toglierli dalla strada,
aggregazione del tempo libero, socializzazione attraverso il gioco, educazione
al senso civico, al rispetto reciproco, alla collaborazione e alla solidarietà
sul piano umano. Poi sarà possibile anche il resto. Passai pure questa opinione
al parroco Ettore Violo, schivo alle interviste: "Fra tanta corruzione e
illegalità questa iniziativa per Platì è un seme di speranza".
Autore:
Albino Michelin
20.08.2014
L'originale è qui:
http://michelinalbino.blogspot.it/2015/08/plati-cuore-della-ndrangheta-semi-di.html
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