Una delle cose positive di Platì, una delle sue speranze
siete voi, ragazzi. E per aiutarvi secondo possibilità, ecco pubblicato il
vostro appello per un sacerdote. Ci auguriamo che qualcuno voglia presto fare
con voi questa grande esperienza di vita e di rinascita.
Ma dobbiamo aggiungere che voleva essere un aiuto a Platì
anche quel nostro articolo. Con tutte le sue amarissime verità. Con le cifre
che nessuno può smentire. Con le voci d'angoscia raccolte in mezzo alle vostre
case e strade. Ragazzi, quelle non erano accuse a Platì: erano l’elenco delle
sue ferite, del male che la sua gente continua a ricevere. La vostra innocenza
generosa è un conto; la criminalità è un altro conto, e non parlarne sarebbe
offesa alla verità, e ripugnante inganno a tutti voi.
Sarebbe tradimento. Perché è proprio fra la vostra gente che
abbiamo raccolto quella voce disperata: «Chi ci difende?››. E avevamo il dovere
di farla sentire a tutta l'Italia.
FAMIGLIA CRISTIANA,
n. 44/1992
Nota
. Esattamente, cara FAMIGLIA, chi difende
Platì? Visto che ancora oggi, a ventisei anni dalla vostra risposta, nulla è
cambiato nelle aspettative dei ragazzi, nelle voci di angoscia da voi raccolte,
nelle espressioni dei vostri colleghi. Il parroco c’è e lavora strenuamente, è lo
Stato che, come lo è sempre stato, è irreperibile.
E ancora, cara FAMIGLIA, leggi (è il post successivo) come anche i buon samaritani vanno e vedono ciò che ad essi fa comodo.
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