Platì: i giovanissimi contro il
crimine
Ci ha delusi l’articolo di Barbara Carazzolo "La
'ndrangheta non vota” (n. 24). Anche Famiglia Cristiana ha dato un profilo
negativo di Platì, trascurandone i molti lati positivi. Siamo circa 80 ragazzi,
tra i 9 ei 13 anni, del gruppo Azione cattolica ragazzi di Platì: non abbiamo
nulla da invidiare agli altri gruppi, non amiamo la violenza, abbiamo
manifestato per la pace. Platì non è un paese morto, come dicono tanti
giornali. Facciamo anche formazione e tutto ciò che il programma Acr propone.
Avevamo la fortuna di avere sempre vicino il nostro parroco
don Ernesto Gliozzi, che ci ha costantemente incoraggiati. Ora l'età purtroppo
gli impedisce di seguirci. Ma la Provvidenza non ci abbandona, perché ci sono
le suore della Divina Provvidenza, validissimo punto di riferimento per noi e
per tutta la comunità. Vorremmo che Famiglia Cristiana ci aiutasse segnalando
la necessità di avere un sacerdote che venga a vivere con noi, che stia con i
giovani. Qui in diocesi i sacerdoti scarseggiano. Rischiamo di diventare una comunità
senza parroco.
Platì vive. Platì non è l’industria dei sequestri: ci sono
tantissime persone oneste che vivono del loro lavoro (quanto al sequestro D'Amico,
non è avvenuto a Platì). La lingua di Platì non è silenzio. Abbiamo una voce,
spesso soffocata da tante altre.
Vorremmo poi che gli inviati di Famiglia Cristiana (e gli
altri) a Platì non fotografassero solo cumuli di immondizia, case diroccate o
qualche opera incompiuta ecc. Ma l'altra Platì, chi la fotografa? E l'Aspromonte
è ricco di bellezze naturali, ma per le tante recriminazioni è divenuto una
delle mete turistiche da evitare.
Vi invitiamo a venire a Platì per raccogliere e trasmettere
agli altri le cose positive del nostro paese e della sua gente, che aspetta
invano da anni una mano d'aiuto e un po' di solidarietà.
Azione cattolica
ragazzi
Platì (Rc)
Testo e foto FAMIGLIA CRISTIANA, n. 44/1992
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