Es
Sacerdos in aeternum
Su l’onda
grigia dei secoli
la voce
del Cristo ripete
( si come
un giorno sul Golgota )
Sitio! Di
anime ho sete.
E tu,
rigoglioso germoglio
di gente
volata al Signor,
a sete
così inestinguibile
per nappo
gli dasti il tuo onore.
E tu Gesù - in contraccambio
di tale
purissima offerta –
del Sangue
suo preziosissimo
per te la
sua vena fu riaperta
Ed ogni
dì, e per lungo ordine
d’anni nel
calice d’oro,
il Sangue
suo che fortifica
ti
appresta di angeli un coro
O Te
beato! Da l’aeree
sue
azzurre soglie eternali,
discende
il Cristo a riprendere
per Te le
sue spoglie carnali
Tu lo
vedesti! I suoi glauchi
occhi nei
tuoi si fissaro!
Tu gli
parlasti nel mistico
linguaggio
ch’è agli angeli caro
Tu gli
dicesti: nel numero
Dei molti
chiamati, me eletto
Volesti
nel Santo tuo Tempio
E in
tempio mutasti il mio petto.
Così tu
parlasti. Il Gran Martire
a faccia a
faccia con te
li stette,
si come un dì Jeova
soleva
ristar con Mosè.
Dimani,
nel santo colloquio,
ricordati,
o fresco Levita,
di dirgli
che un dì – quando il voglia –
sia
l’anima nostra a Lui unita.
Digli nel
muto linguaggio
- che è
tutto un poema d’amore –
che sol da
Lui, in ansia fervida,
aspettiamo
la quiete del cuore .
Tu vivi a
lungo e inistancabile
sia la tua
santa fatica
in mezzo
la vigna sua mistica
sorretto
da l’ombra sua amica.
Con questo
candido augurio
Il vate
d’appoco v’invita:
a più alto
sollevasi il cantico
in segno
di festa, al Levita.
Al Neo Sacerdote
Don Rocco Salinitro
Sac.
Ernesto Gliozzi sen. 29 – 7 – 1946
Nota
Questa poesia era stata pubblicata il 24 ottobre del 2012. Oggi ritorna per il rinvenimento della foto di apertura contenuta nel libro di mons. Raschellà Nuove Luci sul Santuario di Polsi. Don Rocco fu ordinato a Polsi il 21 luglio del '46. La sua missione sacerdotale la compì interamente a Grotteria, dove venne a mancare nel 1998.
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