Foto shootate a margine di una visita lampo in Platì, subito dopo
ferragosto, mercé Francesco, Michele e Pasquale. Il sole cocente, l’amicizia
fresca come l’acqua dei Cromatì.
Le prime sono particolari della villa appartenuta a Vincenzo “Istorosofia”
Papalia in contrada Lacchi.
Il prospetto con un particolare,, se non ricordo male, è del palazzo che fu della famiglia
di Ferdinando Mittiga, partigiano, gli amici citati sopra mi correggano, ma non
vi sorga l’idea che sono filoborbonico. Le altre, particolari del portone della casa che fu di Gino Zappia, che come potete vedere ha compiuto i cento anni.
quella che tu dici palazzo della Famiglia Mittiga (a casa ru briganti) in verità era il palazzo di Don Strangio, prete di Platì. S dell'insegna rimanda proprio al cognome. Uno dei tanti palazzi rimasti abbandonati
RispondiEliminaConcordo con Francesco. Gino, questi palazzi e queste vie, seppur già cadenti e decrepite, tra pochi anni non saranno più le stesse. L'importanza delle foto....
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