ancora da Maria
Settembre
Allora a settembre era ancora estate ed era bello la mattina
restare ancora nel letto nel dormiveglia dolce sapendo che l’inizio della
scuola era ancora lontano e nell’attesa che la mamma, la mattina del dodici,
sarebbe entrata in punta di piedi per darmi un bacio e poggiare sul comodino un
mazzolino di fiori di erba cipollina, di gerani e di piccoli bocca di leone , era
un rito ed una certezza come il bacio che ci dava per la buonanotte facendo il
gesto di mettere qualcosa sotto il cuscino: un dono immaginario che ci
accompagnava per la notte.
Settembre: due feste, il compleanno della nonna e l’onomastico della nonna e mio, due feste
Mariane che ricordo sempre come le feste della casa che mai nessuno
dimenticava.
Nel solaio si preparava per le prossime stagioni, i
fichidindia erano allineati colorati e profumati con accanto le sorbe sode come
piccole mele e le pere dure e marroni che avremmo mangiato, maturate, in
inverno, il tutto creava un profumo intenso ed equilibrato.
Settembre col suo sole dolce ci accompagnava verso un nuovo
anno di scuola ,un nuovo futuro che non ci faceva paura.
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