In nome di sua Maestà Vittorio Emanuele secondo per grazia d’Iddio e
per volontà della Nazione Re d’Italia
La giustizia conciliatrice del comune di Platì ha reso la seguente
sentenza
Nella causa tra Mastro Francesco Mittiga di Rocco calzolaio domiciliato
in Platì, attore e comparente di persona
Contro Mastro Antonio Ciampa fu Vincenzo muratore di anni quaranta
domiciliato e residente in questo comune di Platì convenuto contumacia L’attore
Mastro Francesco Mittiga con citazione del messo comunale Romeo in mano propria
ha domandato il pagamento di lire venti dovutegli per scarpe fattegli ha
credito ed ha conchiuso per le spese. Il convenuto Ciampa non è comparso di
persona ne per mezzo di suo procuratore.
L’attore in conformità di provvedimenti emessi nella precedente udienza
ha domandato alla giustizia sentire le prova in persona di Catanzariti
Francesco macellaio di anni cinquanta residenti in Platì e Don Giuseppe Mittiga
fu Domenico di anni quaranta indrustiante residente in pari in questo
comune, ai quali
Fatti palesi le ritualità riflettente la prestazione del giuramento e
dietro averlo prestato hanno unanime deposto che l’attore gli ha fatto ma
ignorano se il loro ammontare di lire venti ho meno. Domandate all’attore altre
prove questi ha offerto la persona di Giuseppe Morabito fu Domenico di anni
trenta e il suo giuramento supletorio e ripetute le formalità del giuramento ha
deposto che l’ammontare delle scarpi fatte a credito al convenuto Ciampa è di
lire venti giusto la dimanda considerando che le prove assunte da questo
ufficio bastantemente fanno gravare la dimanda
Considerando che la contumacia del convenuto ci fa presumere la reltà
del dare Ritenuto che chi soccombe è tenuto a pagare le spese per tali motivi
Dichiariamo la contumacia del convenuto Antonio Ciampa fu Vincenzo e lo
condanna al pagamento in favore dell’attore Mittiga della richiesta somma di
lire venti, alle spese che si tassano in centesimi novanta più quelli
bisognevoli per la presente spedizione e sua notifica
Fatta a Platì addì sette settembre milleottocento settantasei = Il
Giudice conciliatore firmato Fortunato Furore 0 Il cancelliere firmato Rosario
Fera = Letta e pubblicata dal
sottoscritto cancelliere all’udienza di oggi suddetto giorno mese ed anno alla
presenza del solo attore = Diritto riscosso sessanta
Il cancelliere
Comandiamo a tutti gli usciere che ne sieno richieste di porre in
esecuzione la presente, Al Ministero pubblico darvi mano, a tutti i
comandanti ed uffiziali della forza pubblica di concorvi con essa quando ne
sieno legalmente richiesta
Spedita questa prima copia a quattordici settembre 1877 a richiesta
dell’attore Francesco Mittiga
Il cancelliere
Fera
Specifica
Carta bollata L 0,30
Scritturazione per facciate sei
1,20
Diritto di spedizione 0,25
Totale lire una e cent. settanta 5 1,75
Il cancelliere
Fera
Vista la soprascritta dimanda fatta da Mastro Francesco Mittiga di
Rocco Ritenuto il probabbile trafugamento dei mobili ed oggetti mobiliari di
pertinenza di Antonio Ciampa fu Vincenzo il ritardo del pagamento attesa la sua
condizione infelice. Visto il titolo in base al quale si vuole procedere ed
essendo in piena regola. Visto l’articolo 575 P. C. invocato dallo esponente Noi
Francesco Oliva giudice conciliatore del Comune di Platì autorizziamo col
presente decreto l’usciere Comunale Sig. Filippo Zappia a procedere
immediatamente alla ….
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