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lunedì 16 maggio 2011

La scala a chiocciola (reg. Robert Siodmak - 1945)

2 commenti:

  1. 8
    E t'amo, t'amo, ed è continuo schianto

    Giuseppe Ungaretti, Il dolore,
    Giorno per giorno,1940-1946

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  2. [29]«Ora lascia, o Signore, che il tuo servo
    vada in pace secondo la tua parola;
    [30]perché i miei occhi han visto la tua salvezza,
    [31]preparata da te davanti a tutti i popoli,
    [32]luce per illuminare le genti
    e gloria del tuo popolo Israele».
    [35]«...perché siano svelati i pensieri di molti cuori. Ed anche a te una spada trafiggerà l'anima».
    Luca,2:25-35

    non l'ho mai guardata così.
    non l'ho mai vista così.
    anche ora, che le piante sono morte
    e che la polvere cancella il colore e la luce,
    entro e la vedo viva.

    oggi abbiamo portato via le "mie adorate" poltrone con il divano, per farli rivivere da un'altra parte: mentre aspettavano di partire, con il portone spalancato e la luce che ci inondava, tutti, dal basso e dall'alto, io, chiuse tutte le porte alle mie spalle, scendevo le scale e pensavo, fulminata, a cosa potrebbe ancora essere quell'ingresso, in quella casa, con quelle poltrone messe lì, pronte nuovamente e sempre ad accogliere chi passa e vuole trovare ristoro, oppure me, trafitta e regina.

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