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Visualizzazione post con etichetta Ernesto Gliozzi Jun. Mostra tutti i post
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domenica 26 aprile 2020

L'ora di catechismo [di Augusto Genina, 1938]




Gara catechistica
 a Locri

Locri, 14 luglio
Nel magnifico salone del Centro sociale diocesano ha avuto luogo la finalissima della Gara diocesana, cui hanno partecipato i vincitori dell'eliminatoria fra i concorrenti provenienti da Agnana, Ardore superiore, Bianco, Bovalino, Casignana, Caulonia, Fabrizia, Gerace, Giojosa Jonica, Locri, Platì, Portigliola, Roccella Jonica, San Giovanni di Gerace, S. Luca.
Alla finalissima hanno partecipato Santino Locandro (Gerace), Nicola Antonio Randò (Fabrizia), Bruna Costa (Bovalino), Delia Commisso (Sidno), Vicenzina Chimirri (S. Giovanni di Gerace) GarofoloCiro (Gerace) Perri Domenico (Platì) Maiolo Francesco (Fabrizia) Zappia Anna (Locri) Miceli Francesco (Platì), Montagnese Nazareno (Fabrizia), Pellegrino Maria (Siderno Marina), Chimirri Giuseppina (S. Giovanni di Gerace).
La gara si è svolta con ritmo serrato, intercalata da recitazioni e da balletti eseguiti da gruppi di ragazzini dell'Istituto “Bennati”, garbatamente presentati dall'insegnante Armando Panetta ,alla presenza del Vescovo della Diocesi Mons. Perantoni, del Sindaco avv. Murdaca, dalle autorità scolastiche, nonché da un largo stuolo di signore e signorine. Ha diretto la gara con la solita bravura il can. Ernesto Gliozzi -Penitenziere della Cattedrale
Ecco i risultati:
Classe 3: Vincitore del titolo: Locandro Santino (Gerace)
Classe 4: Vincitore del titolo: Perri Domenico (Plati).
Classe 5: Vincitore del titolo: Chimirri Giuseppina (S. Giovanni).
A ciascun vincitore è stata appuntato dal Vescovo la medaglietta d'oro ricordo e offerti doni, a Licandro due volumi riccamente illustrati, a Perri un orologio da polso, alla Chimirri una sontuosa bambola. da salotto.  
GAZZETTA DEL SUD, 15 luglio 1959


lunedì 17 febbraio 2020

Bambini di Dio [di Shinomiya Hiroshi, 2001]



Al Signor
D. Luigi Gliozzi
Platì
(Prov. Reggio Cal.)

Sto bene. Saluti e baci
vostro aff.mo figlio
Ernesto
Gerace Sup., 5 marzo 1927

domenica 8 dicembre 2019

Tradizioni di mezzanotte [di Roger Richebé,1939]


LE TRADIZIONI DI PLATI’

 A Platì ci sono molte tradizioni, una di quelle è di accendere il fuoco la notte di Natale. La inventarono i nostri antenati, e noi ancora oggi portiamo avanti. Gli è piaciuto così tanto che hanno deciso di accendere il fuoco anche per la veglia Natalizia che si svolge dall’8 al 24 dicembre. La tradizione del fuoco va avanti anche grazie ai ragazzi che prendono la legna nelle case delle persone “senza chiedere il permesso” ci sono persone che apprezzano e altre che si arrabbiano molto. Nel 2015 hanno acceso un fuoco così alto che tra un poco non bruciavano la chiesa. Questa tradizione va avanti dal 1800. Un’altra tradizione è quella della “cardara” che si svolge nel periodo Natalizio, cioè la carne messa nella brace a cuocere. Un’altra tradizione è quella della lavanda dei piedi, gli uomini vanno in chiesa e il prete gli lava i piedi. Un’altra è quella della festa di Sant’Antonio ed è che le bambine fanno “i virgineji” si vestono di bianco, appena arrivano fanno colazione, poi prendono un giglio e vanno in chiesa a pregare Sant’Antonio, le donne portano il pane, e il prete lo benedice e alla fine le bambine prendono il pane e se ne vanno. Insomma Platì è un paese pieno di tradizioni.
TROPEANO ESMERALDA 5 A

Testo presentato alla seconda edizione (2018) del premio letterario "Ernesto Gliozzi"

venerdì 6 dicembre 2019

L'età giovane [di Jean-Pierre and Luc Dardenne,2019 ]



CONSACRAZIONE SACERDOTALE

Platì (Reggio Cal.) 6 dicembre.

Ieri, in un’atmosfera di santa letizia, questa popolazione ebbe il gradito piacere di assistere ad una celebrazione religiosa mai vista, in questa Chiesa Matrice, del giovane, colto ed intemerato, come ebbe
a definirlo nella sua allocuzione Mons. Vescovo Chiappe, don Ernesto Gliozzi. 
Sin dalla prime ore del mattino un'insolita animazione notavasi pel paese tutto imbandierato e pavesato di serici drappi, nell'attesa del Vescovo della Diocesi, che alle ore 9, atteso in Piazza XXIV Maggio delle Associazioni Cattoliche, con labari, dalla Confraternita, dal Clero, dalle Autorità civili, politiche e militari, oltre che da una folla incontenibile di popolo, arrivava accompagnato da Mons. Macrì Rettore del Seminario di Gerace, dal Can. Oppedisano Cancelliere vescovile e da un numeroso clero dei paesi vicini. Salutato dallo sparo di mortaretti e da un evviva del popolo procedette per la Chiesa Matrice ove ebbe inizio la consacrazione del novello Sacerdote. La celebrazione del rito solenne iniziata alle 9,30 ebbe termine, alle 12, coronata dall'omelia del dotto Vescovo. Indi nella casa ospitale del neo Sacerdote, è stato servito un sontuoso banchetto e alle ore 16, salutato ancora dalle salve dei mortaretti e delle Autorità, Mons., Comm. Giovanbattista Chiappe col seguito, ritornava in sede.
Molti i telegrammi ricevuti dal novello Sacerdote che canterà la prima Messa solenne, il giorno-
dell'Immacolata.
Al giovane don Ernesto Gliozzi, alla famiglia tutta, gli auguri di prospero avvenire.

giovedì 7 novembre 2019

In attesa di una desiderata vostra [di Raffaello Matarazzo, 1950]





Gentilissimo Rev Padre Ernesto     Yoogali 17 Luglio 2001
Con molto piacere vengo corrispondere alla vostra cara desiderata lettera. La quale sono rimasta molto contenta di sapere vostre notizie. Sono contenta che Domenico Spagnolo vi ha portato i nostri notizie. Me veramente a lui non lo potuto vederlo ma ho visto sua moglie. Comunque sono contenta che vi ha portato la mia lettera. Come pure vi ha detto la mia situazione. Vi dico che sofro con i dolori artriti né ho avuto 3 operazione, le due ginocchi nel gallone. Ma con laiuto del Signore vado avastanza bene. Vi dico che vado aiutare al villaggio scalambrinno per aiutare i malati. Come pure devo aiutare la mamma. E i miei figli. Me tengo due figli femmine la grande si chiama Giulia e tiene due figli uno maschio e una femmina che hanno letà la femmina ha 23 anni e il maschio ha 21 anno- E laltra si chiama Diana e tiene due bambine femmine. Una di 3 anni e si chiama Helania e laltra di un anno e si chiama Laura. E mi danno lavoro pure lori. Ma abasta che stanno bene. Sento quanto mi dite della perdita dei vostri cari cè dispiaciuto tanto. Mà dobiamo farci coragio perché la nostra vita non è per questo mondo. Pure noi habiamo perso. Ma beati coloro che sono col Signore Mia madre ancora va abastanza bene. Vi ricorda sempre. Ancora tiene i sentiment buoni. Ma tiene tanti mali mà ancora vada avanti. Vi saluta tanto e vi auguramo lunga vita anche a voi. E di salutate tanto avostra sorella Amalia. Che la ricordiamo sempre nelle nostre preghiere. Come pure voi speramo che pregate per noi. Mi salutate Domenico Spagnolo. Di qui vi salutano tutti della mia famiglia. Mè vi saluto con tanto affetto. E vi saluta pure Giao Catanzariti. E sono la vostra consorella
Francesca Musolino
Scusate il mio malo scritto. E attendiamo vostre buone notizie. Ciao ciao

Yoogali è una piccola città dentro una più grande, Griffith nel Nuovo Galles del Sud. E’ residenza di molti immigrati calabresi che in quella zona si occupavano e si occupano di agricoltura. Quando la Signora Musolino spedì la lettera di cui sopra l’ufficio postale di Yoogali era stato dismesso da dieci anni. Il clima molto simile a quello della provincia di Reggio Calabria consente di impiantare vigneti e agrumeti.

domenica 27 ottobre 2019

La canonica [di Riccardo Freda, 1967]




Lì 17-8-I98I
A Sua Eccellenza Rev/ma
Mons. Francesco Tortora
Vescovo di
Locri
e p.c.
Al Rev.do Don Ernesto Gliozzi
Platì

Eccellenza Rev/ma,
compio il dovere di segnalare che la casa canonica, costruita da mio fratello Mons. Minniti, Arciprete di Platì, e concessami in usufrutto con atto di transazione del 15-8-1976, presenta gravi danni al tetto e al soffitto, lesioni rilevanti ad alcune pareti interne ed ai muri perimetrali.
Nel corso di questi ultimi anni ho provveduto di persona a far riparare i danni di minore entità, come previsto dal comma dell'atto di transazione sopra citato, il quale prevede anche che la manutenzione straordinaria è a carico dell'Ente proprietario.
Tanto per conoscenza e perché si disponga un sopralluogo da
parte di un tecnico al più presto.
Bacio il sacro anello
                     Giuseppina Minniti

NOTA. La foto di Rocco Brancatisano da Bovalino, appartiene agli eredi di mons. Giuseppe Minniti, ed oggi a Francesco Violi di Raimondo che l'ha gentilmente concessa per questa sola occasione.

venerdì 13 settembre 2019

Una preghiera prima dell'alba [di Jean-Stéphane Sauvaire,2017]






MRS Caterina Laria 30 HILLVIEW RD
LURNEA SIDNEY N S W
AUSTRALIA 2170

Carisimo Don Ernesto
Vi mando questa moneta della Madonna Dell’oreto speriamo che arriva per il giorno della sua festa così leggete la nota nella messa cantata alla Vergine che siamo lontani ma sempre vicini nella nostra mente la pensamo tutte le momente
Tanti cordiali salute da me e
Le miei figli e famiglia

Gent.mo Reverendo Don Arnesto
Vi mando questa moneta per San Rocco il santo che me la accetto e fate una preghiera per noi che siamo lontani, quando fate il panegirico leggete la nota e così nominate le persone avete tanta bontà si date un po’ di figurine di San Rocco come pure della vergine Dell’oreto a mia sorella così quando cià la combinazione me li manda per lomo che viene, ora tanti saluti da mio figlio e famiglia mia figlia e famiglia tanti saluti da
Caterina Laria


Platì, 5 novembre 1982

Gent.ma Signora Cutri Laria Caterina, desidero ringraziarLa vivamente per le generose offerte, che, come negli anni precedenti, anche quest'anno Lei e i compaesani e devoti di codesta località avete voluto inviare per onorare la nostra Madonna di Loreto e San Rocco.
Auguro a tutti gli offerenti e in modo particolare a Lei, che è stata sempre cosi zelante, che la Madonna e S. Rocco vi benedicano tutti e vi accompagnino sempre con la loro protezione.
Il denaro che avete inviato, siccome né quest'anno né l’anno scorso si sono fatti festeggiamenti esterni, è stato speso per le riparazioni di cui la nostra Chiesa ha tanto bisogno. Quest'anno abbiamo dovuto rifare in cemento e ferro varie parti del tetto della Chiesa, e tante altre riparazioni. Negli anni precedenti avevamo rifatto in cemento e ferro il tetto della navata destra e della navata sinistra. Grazie a Dio e alla collaborazione di tutti i fedeli, i lavori sono stati eseguiti in tempo giusto, e quando sono arrivate le piogge e i temporali, non abbiamo avuto in Chiesa neanche una goccia di acqua, mentre gli altri anni, essa era sempre allagate. Ora ci resta da rifare il tetto della navata orientale e della cupola e mettere la catrame su tutte le parti; così il lavoro durerà per sempre.
Affinché tutti vi possiate rendere conto di quanto ho detto sopra, allego una copia della contabilità di quest'anno e dell'anno scorso, che Lei gentilmente farà leggere a tutti gli offerenti.
Di nuovo, tanti ringraziamenti a Lei e a tutti i devoti della Madonna di Loreto e di S. Rocco, tanti auguri di buona salute per tutti; unitamente ai miei più cordiali saluti.
(sac. Ernesto Gliozzi)
P.S. Accludo poche immaginette piccole; con Sua nipote manderò alcune immagini grandi.




giovedì 12 settembre 2019

Il santo dei santi [di Amerigo Anton, 1963]

Se agosto spetta alla Vergine settembre è per San Rocco. Lasciati alle spalle i festeggiamenti della Protettrice si avvicinano quelli in onore del santo pellegrino. Di seguito potete rendervi conto dei preparativi che avrebbero portato i devoti al solenne giorno dedicato al santo più festeggiato della provincia reggina. Di Platì si affrontano altre problematiche ma quella religiosa è poco messa in luce in ambito ecclesiastico come in quello laico eppure le tradizioni non si sono ancora affievolite. Nel 1982 lo zio Ernesto fece le cose in grande per affrontare la figura del Santo come le relative connessioni che a Lui legavano i fedeli attraverso le pratiche religiose. Da notare come le offerte alla riuscita dei preparativi che comprendevano anche i panegirici giungessero anche dalle Americhe e dall'Australia.


PARROCCHIA di S. MARIA DI LORETO - P L A T I' (RC)
FESTA IN ONORE DI S. ROCCO
ANNO 1982
Dal 10 al 19 settembre
Mons. LUIGI BLEFARI, Assistente regionale di Azione Cattolica
per la Calabria, tiene un CORSO DI PREDICAZIONE, offerto da varii
devoti, in preparazione alla festa di San ROCCO, col seguente
P R O G R A M M A

10 sett. venerdì -      ore 18: LA VERA DEVOZIONE A S. ROCCO.
                                     offerente: Marando Anna ved. Sergi
11    "     sabato -       ore 18: S. ROCCO DI FRONTE AL PECCATO.
                                     offerente: Catanzariti Maria in Catanzariti
12    "     domenica - ore 6,30 LA GRAZIA NELLA VITA DI S. ROCCO.
                                     offerente: Trimboli Rosa fu Gíus. in Ferraro
                                     ore 18:LA RISPOSTA DI S. ROCCO ALLA GRAZIA.
                                     offerente: Ferraro Rosa in Trimboli
13    "      lunedì -       ore 18: S. ROCCO, MODELLO DI FEDE.
                                     offerente: Pangallo Caterina di Giuseppe
                                     ore 19: incontro con i Giovani (Cinema)
14    "     martedì -     ore 16: incontro con la Gioventù femminile (Asilo)
                                     ore 18: LA SPERANZA IN S. ROCCO.
                                     offerente: Romeo Anna di Antonio
15    "    mercoledì -  ore 18: S. ROCCO, EROE DELLA CARITA'.
                                     offerente: Ielasi Caterina di Rosario
16    "      giovedì -     ore 15: incontro con gli Adulti (Asilo)
                                     ore 18: S. ROCCO E IL PERDONO DEI NEMICI.
                                     offerente: Trimbolì Maria Antonia
17     "     venerdì -     ore 17,3O: liturgia Penitenziale. -
                                      S. ROCCO, ESEMPIO DI PENIIENZA.
                                      offerente: Bartone Lina in Caruso
18     "      sabato -      ore 18: LA VOCAZIONE DI S. ROCCO IN CONFRONTO CON
                                      LA VOCAZIONE DEL CRISTIANO.
                                      offerente: Sergi Caterina ved. Demarco
19     "      domenica - ore 6,30: LA BEATITUDINE DI S. ROCCO SULLA TERRA.
                                       offerente: Sergi Caterina in Brigandì
                                       ore 1O: LA GLORIA DI S. ROCCO IN CIELO.
                                       offerente: Calabria Anna e Francesco - Australia
                                       ore 17: IL CRISTIANO, PELLEGRINO NEL MONDO 
                                       IN COMPAGNIA DI S. ROCCO.
                                       offerente: Demarco Angelina ved. Stancati - 
                                       South Bend-America


 GLORIA A DIO - ONORE ALLA B.V. MARIA DI LORETO - LODE A SAN ROCCO



lunedì 10 giugno 2019

La morte in diretta [di Bertrand Tavernier, 1980]



Platì – E’ morta durante il trasporto in ospedale
Una donna è colta da collasso
durante la perquisizione dei CC
REGGIO CALABRIA -

Circondato dai carabinieri «parà», alle prime ore dell'alba, il centro abitato di Platì e le sue frazioni nel raggio di due chilometri. E' la terza fase questa dell’operazione tesa a contrastare all'anonima sequestri il possesso territoriale dell'Aspromonte e nel contempo, a localizzare la prigione del farmacista, dott. Antonio Curia.
Sono stati impiegati, nel blitz, duecentocinquanta carabinieri divisi in squadre che hanno operato l’accerchiamento del centro dell'entroterra jonico provenienti dai piani dello Zomaro e da Bovalino Marina. Solo nella prima parte dell'operazione è stato possibile impiegare gli elicotteri che, poi, sono dovuti ritornare alla base di Vibo Valentia per le cattive condizioni atmosferiche.
Presidiati i punti nevralgici del paese i carabinieri hanno iniziato la perquisizione di tutte le abitazioni alla ricerca di latitanti e per sequestrare armi e munizioni. Il rastrellamento si è esteso anche nel territorio del Comune di San Luca dove sono stati ispezionati ovili, anfratti, grotte e casolari diroccati.
Gli uomini del ten. colonnello Sabato Palazzo, comandante del Gruppo dei carabinieri, hanno proceduto all'arresto di quattro persone per detenzione abusiva di armi e munizioni. Si tratta dl Antonio Grillo, 35 anni; Rosario Trimboli, 44 anni; Francesco Trimboli, 22 anni; e Michele Catanzariti, 38 anni, tutti di Platì. Altre diciannove persone sono state denunciate a piede libero per reati vari; sequestrate due pistole, tre fucili, munizioni di diverso calibro e chilogrammi di polvere da sparo. A conclusione di una delle perquisizioni nelle abitazione del centro di Platì si è verificato che la padrona di casa si sia sentita male. Si tratta della signora Girolama de Leo, 66, anni, cardiopatica, la quale è stata visitata dall'ufficiale medico dei
carabinieri che le ha prestato anche le prime cure.
La donna è stata poi adagiata su un'autoambulanza e trasportata d'urgenza all'ospedale civile di Locri. Ma tutto è stato vano in quanto la De Leo è deceduta durante il tragitto stroncata, come hanno accertato i sanitari del nosocomio locrese, da un collasso cardiaco.
l.m. GAZZETTA DEL SUD Venerdì 7 Marzo 1986



Durante un 'operazione anticrimine del «Tuscania»
Drammatico blitz
dei « para» a Platì
Una vedova muore d 'infarto 

Si trovava insieme ad un'anziana
parente e ad una nipotina al
momento della perquisizione
domiciliare effettuata alle prime luci
dell'alba - Denuncia della famiglia
Platì - Ancora  una  morte drammatica a Platì. Ma questa volta in seguito ad un'operazione dei carabinieri
del «Tuscania», i famosi «parà» che si stanno utilizzando nella lotta alla criminalità organizzata della provincia di Reggio Calabria. Nelle prime ore di ieri è stata stroncata da un infarto una signora, Girolama Leo, al termine di una perquisizione domiciliare effettuata dai paracadutisti nella sua abitazione, dove stava riposando insieme con la ciognata ed una nipotina. La vedova non ha retto allo spavento provocato dal blitz dei Cc, che avevano praticamente cinto d’assedio l’intero paese rastrellando tutte e case del centro abitato. Perquisita anche l’abitazione del sindaco Pasquale Marando. Non è stata risparmiata neppure quella del parroco don Ernesto Gliozzi e della comunità di Suore. La  ha gettato ancora e più  nella disperazione un  paese già duramente provato dalla violenza.
OGGISUD venerdì 7 marzo 1986

Bilancio drammatico di un 'operazione anticrimine dei carabinieri
Vedova  muore d 'infarto
durante una perquisizione
II fatto avvenuto in un blitz dei «para» a Platì

Plati - Si è trasformata in  dramma un’operazione condotta ieri dai carabinieri del battaglione  speciale «Tuscania» nel territorio di Platì. Una donna ultrasessantenne, Girolama De Leo vedova Mittiga, è morta durante una perquisizione domiciliare svolta dai nella sua abitazione, dove viveva insieme con una cognata più anziana di lei e con una nipotina. Non è ancora chiara la dinamica dei fatti, ma sembra che la donna sia stata stroncata da un infarto cardiocircolatorio per la forte emozione causata dalla visita dei carabinieri.
ii. Inutili sono stati i tentativi di rianimarla e soccorrerla. Il battaglione paracadutisti del «Tuscania», comandato dal tenente colonnello Pistolesi e dal capitano Tunzi, era giunto a Platì alle tre di mattina con mezzi motorizzati, cingendo in pratica d'assedio il paese. Gli uomini del battaglione hanno subito iniziato  un rastrellamento a tappeto, visitando mia ad una ad una le abitazioni del centro aspromontano, compresa quella del sindaco Marando (che è anche presidente del comitato di gestione dell’Usl n. 28 e che inutilmente aveva cercato di dare le proprie referenze), quella del parroco don Gliozzi e l'asilo gestito dalle Suore Salesiane.
Sembra che il blitz non abbia sortito nessun arresto o sequestro di armi, ma in compenso ha gettato il paese in uno stato di quasi terrore, che purtroppo è costato la vita di una persona innocente. L'operazione rientrava in quelle decise dell'Arma per rispondere alla recrudescenza criminale nella provincia di Reggio
Calabria, soprattutto dopo il rapimento del farmacista Antonio Curia. Già domenica scorsa i paracadutisti del «Tuscania» avevano agito nel quartiere Archi di Reggio, operando diciannove arresti. Platì era stato scelto per un'azione che aveva probabilmente un duplice scopo: quello di ricercare persone latitanti che trovano ospitalità in quella zona e quella di svolgere un servizio teso alla prevenzione dell'attività mafiosa. Si voleva insomma far «sentire» la presenza delle forze dell'ordine in un paese considerato «caldo» dal punto di vista della giustizia e che già respira un clima di tensione e di assedio.
Come si ricorderà nello scorso mese di febbraio avvenne l'ultimo eclatante delitto, quello del duplice omicidio dei coniugi Prestia, due persone incensurate, così come lo era Girolama De Leo e la sua famiglia (un figlio della vedova morta d'infarto è medico a Roma ed una figlia lavora presso il locale ufficio postale). Una denuncia è stata già presentata dai familiari alla procura di Locri
Enzo Romeo OGGISUD venerdì 7 marzo 1986

NOTA- Da notare la differenza di stile tra il quotidiano "fascio-bbuddace" messinese e quello calabrese.


giovedì 6 giugno 2019

Alle soglie della vita [di Ingmar Bergman,1958]



Per la terza edizione, 2019, del Premio Letterario “Ernesto Gliozzi”, archiviata come le altre volte presso la Scuola Media di Platì il 31 maggio scorso, il maggior riconoscimento, e la lode che ne consegue, vanno alle Maestre Rosaria Sacco e Santina Stilo che con l’impegno che le caratterizza hanno predisposto i loro alunni alla maturità che spetta di diritto a bambini che ancora non hanno compiuto il decimo anno di vita. Le Maestre Sacco e Stilo hanno la tempra giusta per portare a termine questo non facile compito. E’ attraverso le loro schermaglie sacrosante che nasce e matura il frutto, laddove si nota anche lo scarso interesse dimostrato dai loro colleghi, Professori in fattispecie, della Scuola Media. Le Maestre Sacco e Stilo hanno posto anche le basi di quelle che saranno le future edizioni di un Premio povero. A nessuno è chiesto niente, tanto meno a quelli che dovrebbero garantire i diritti spettanti ad una comunità abbandonata a se stessa, la quale non trova la strada per uscirne con le proprie forze. Dal canto loro i piccoli scolari si sono impegnati ad illustrare il motivo proposto dagli organizzatori: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociali e sono uguali davanti alla legge senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni sociali.  Attraverso il citato testo i piccoli partecipanti hanno illustrato con scritture e disegni la loro esperienza con la vita e la comunità sociale. E gli elaborati segnalati in fase di premiazione ne erano una valida sintesi e testimonianza. Allo stesso tempo su Annalucia Papalia, Maria Fanzago , Maria Pangallo e Pasquale Grillo si sono appuntate nuove speranze per il futuro di Platì, certi dell’infelice cammino che li aspetta, a cominciare dall’ingresso in quella Scuola Media di cui si sono già lamentate le insufficienze. In vena di polemica è quasi doveroso far notare agli uomini di buona volontà che Platì non ha bisogno di sole caserme e oratori intitolati ai caduti della benemerita ma anche un cambio di effige per l’istituto scolastico ancora intitolato al De Amicis, visto che Platì ha dato i natali ad un educatore, e unico meridionalista platiese, come Pasqualino Perri, compianto in altre terre e distretti scolastici e dimenticato nel suo paese natale. Platì, non è il distretto 13 di carpenteriana memoria, è il distretto della vita.

lunedì 3 giugno 2019

Winning - may 31, 2019



Maria Pangallo con Bullismo e Cyber bullismo , Annalucia Papalia con  Una volontà mutilataMaria Fanzago  scuola media II B con Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge
assieme a Pasquale Grillo (assente giustificato) con Il bullismo
sono i vincitori della terza edizione del Premio Letterario "Ernesto Gliozzi" organizzato dall'Associazione Culturale "Santa Pulinara" e rivolto agli alunni dell'istituto comprensivo "E. De Amici" di Platì.
La piccola signorina Maria Pangallo aveva già ritirato il premio nella edizione 2018 con il racconto Il fiore della vita.

Nel corso dell'edizione 2019 sono andate perdute una G e unanell'eccitamento dovuto alla insperata riuscita dell'evento. Chi le rinvenisse è invitato ricomporle al IOZZI riportato dalla stampa. 



giovedì 30 maggio 2019

Winning [di Jacqueline Joseph 2016]


Terza edizione del Premio Letterario "Ernesto Gliozzi"
Platì 31 maggio 2019
presso 
l'istituto comprensivo "E. De Amicis"

mercoledì 3 aprile 2019

ll terrore viene dalla pioggia [di Freddie Francis, 1972]





Era il 17/18 ottobre 1951 quando il paese di Platì fu messo in ginocchio da una violenta alluvione.
Pioveva a dirotto ormai da tre giorni, sembrava pioggia naturale fino a quando un forte rumore simile a un tuono svegliò tutti. “Le grida della gente, dice mia nonna, non le dimenticherò mai, scene terribili, è stata la notte più brutta della mia vita” dopo la mezzanotte del 17 il fiume aveva rotto il ponte e verso l’una erano iniziate a crollare le prime case. Le montagne erano letteralmente aperte la gente scappava, chi piangeva, chi gridava, chi correva. Per la strada non si capiva nulla, sembrava il diluvio universale.
“Ero piccolissima ma ricordo che scappammo in chiesa per pregare – aggiunge mia nonna – poi ci dirigemmo tutti verso l’inizio del paese dove l’alluvione non ha colpito”. Tutto ciò lascò un grande lutto per la cittadina di Platì provocando 19 morti, centinaia di feriti e cinquanta famiglie senza tetto. Passati i terribili giorni molti si accorsero che oltre ai parenti avevano perso anche la terra e la casa e tutti i sacrifici fatti in un’intera vita erano andati persi. Molte famiglie emigrarono in Australia, America e nord Italia e non fecero più ritorno il paese si spopolò: infatti prima contava quasi 11.000 mila abitanti dopo meno di 4.000. Questa fu una brutta emigrazione.
MARCO VARACALLI 2 B

Testo presentato alla seconda edizione, 2018, del Premio Letterario "Ernesto Gliozzi".




mercoledì 20 marzo 2019

Turn! Turn! Turn! - The Byrds

To Everything (Turn, Turn, Turn) There is a season (Turn, Turn, Turn) And a time to every purpose, under Heaven





LA PRIMAVERA
Calabria Martina
Quarta A/elementari

È arrivata la primavera
Con le sue rondini e
Con gli alberi tutti verdi;
con farfalle gialle e colorate,
fiori di ogni colore.
Il vento trascina via
Tutto quanto,
e il sole brilla come un diamante.
È primavera tutto si sveglia.



LA PRIMAVERA
Giuseppe Virgara
Quarta B/elementari

La primavera,
così dolce, così sincera,
ha molti fiori che crescono sul prato,
primule, rose, viole, papaveri e tulipani con un fiato
respiro già aria di primavera,
questa è una nuova cera,
poi torna l’estate,
senza più pietate.




I testi fanno parte del corpus di lavori presentati alla Prima edizione 2017 del Premio Letterario "Ernesto Gliozzi" istituito dall' Ass. Santa Pulinara.

venerdì 15 marzo 2019

Cimitero senza croci - Waiting Around to Die

Sometimes I don't know where
This dirty road is taking me
Townes Van Zandt


Nei decreti disposti dal magistrato e consegnati dagli agenti allo zio Ernesto si affermava di ritenere che in tale fondo possa essere seppellito il cadavere di un sequestrato la cui identità allo stesso non può essere rivelata in quanto dalle indagini su quei reperti risulterebbe, il fondato motivo di ritenere che in tale fondo possa essere seppellito il cadavere di un sequestrato la cui identità allo stesso non può essere rivelata, onde non pregiudicare le ulteriori indagini, ne mettere in allarme gli eventuali indagati. Com'è allora che la stampa conosceva già indagini e identità del seppellito?

Platì / Si cercano i resti di Bertolami rapito nell’83
PLATI’ — Proseguono scavi e sondaggi nei terreni attorno al cimitero di Platì. Le ricerche, disposte dalla Procura della Repubblica di Palmi, sarebbero tese al ritrovamento del cadavere di un imprenditore rapito a Lamezia Terme il 12 ottobre del 1983: Giuseppe Bertolami, che all’epoca aveva 58 anni. Una conferma indiretta a tale ipotesi verrebbe dalla presenza, nel gruppo di magistrati che seguono le ricerche a Platì, di uno dei sostituti procuratori del Tribunale di Lamezia Terme.

Sulle indagini in corso gli inquirenti rimangono abbottonatissimi e rifiutano ogni dichiarazione ufficiale. Nessun commento neppure sulle insistenti voci che accreditano la collaborazione di un pentito che, con le sue dichiarazioni, avrebbe consentito di riaprire le indagini sul rapimento di Giuseppe Bertolami.
Una vasta campagna alla periferia nord di Platì, ed esattamente tutto attorno al piccolo cimitero del paese, è la zona teatro di continui scavi e di sondaggi condotti da agenti del NAPS (Nucleo Anticrimine della Polizia di Stato). Sul posto si alternano anche i magistrati della Procura di Palmi e di Locri, ai quali da ieri si sarebbe aggiunto anche il giudice Domenico D’Agostino, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lamezia Terme. Proprio l’ingresso nelle indagini del giudice D’Agostino sembra confermare l'ipotesi che a Platì si sta cercando il cadavere di Giuseppe Bertolami.
 Paolo Pollicheni
GAZZETTA DEL SUD Venerdì 17 Aprile 1992

PLATI’. Le operazioni di scavo in un uliveto alla periferia della cittadina calabrese
Il “cimitero” dell’Anonima
Un pentito rivela: vi sono sepolti i rapiti mai liberati
PLATI’. E’ il «cimitero della mafia dei sequestri» quello che si sta cercando affannosamente in queste ore a Platì. Da due giorni i magistrati delle Procure di Palmi e Locri sono attentissimi e scrupolosi nel seguire i lavori di scavo che alcune squadre di operai stanno effettuando in un uliveto a ridosso del cimitero comunale di Platì.
La zona é strettamente sorvegliata da polizia e carabinieri, off-limits per i non addetti, impossibile avvicinarsi. A mettere sulle tracce il procuratore di Palmi Agostino Cordova, e di Locri Rocco Lombardo, sarebbe nuovo pentito della ‘ndrangheta, un ex pezzo da novanta, forse un mamma santissima messo a conoscenza delle cose più segrete della onorata società calabrese, che ora sta vuotando il sacco, andando indietro negli anni.
Le cose che il pentito conosce risaliberro (così nell'originale) ai primi anni Ottanta, i tempi d’oro dei sequestri miliardari, della
«pax mafiosa» che consentiva le cosche di pilotare il voto per le politiche, e di lanciarsi a mani libere nel business, della droga in collegamento con i fratelli del Canada e dell’Australia. A Platì, il pentito avrebbe detto di sapere dove sarebbe la tomba di un ostaggio dell’Anonima, seppellito dopo la sua morte causata dalle sofferenze patite in prigionia.
Circola un nome, quello dell’industriale floro-vivaista Giuseppe Bertolami, rapito all’età di 58 anni il pomeriggio del 12 ottobre 1983
 Filippo Praticò
Avvenire Venerdì 17 aprile 1992

 Platì / Le ricerche ordinate dai magistrati di Palmi e Locri
Se si trovasse il “cimitero” …
Sarebbe confermata la credibilità d’un misterioso informatore
PLATI’ - Sotto una pioggia battente ed un cielo cupo che non aiuta a presagire nulla di buono, agenti dei nuclei anticrimine della polizia di Stato continuano a setacciare la vasta campagna che circonda il cimitero di Platì. Cercano il «cimitero dell’anonima sequestri», forse cercano anche dell’altro, visto che da ieri sono comparsi sul posto anche sofisticati «metaldetector» e tecnici specializzati nel loro uso.
Anche ieri sono stati a Platì i magistrati delle Procure della Repubblica di Palmi e Locri, che hanno disposto le ricerche. In particolare i sostituti Franco Neri e Nicola Gratteri sono rimasti a Platì per l’intera giornata di ieri ed hanno impartito disposizioni sui nuovi accertamenti da condurre. La zona continua ad essere fortemente presidiata dalla polizia che impedisce a chiunque di avvicinarsi.
Paolo Pollicheni
GAZZETTA DEL SUD Sabato 15 Aprile 1992

Sulla ricostruzione del sequestro del Signor Giuseppe Bertolami e le successive indagini, per chi lo volesse, sono disponibili ampi testi nel web, recentissimi come dell’epoca in cui il delitto accadde. Il suo corpo cercato iaffora ‘e ssalis, quando tutto sembrò un macabro scherzo è stato lasciato nell’oblio, ma non dai familiari. Il vasto terreno, Sfales, dopo lo sconvolgimento, rimase incolto per molto tempo e poté ritornare al suo antico stato solo grazie alla tenacia dei coloni. Stampa, Magistrati e Forze dell’ordine “maestri nel rigettare sugli altri la propria responsabilità, la propria assenza, il proprio non fare o il proprio fare eccessivo” (Corrado Stajano) una volta partiti, e sebbene ritornati in paese per altri motivi, le scuse le stanno ancora ragionando. Lo zio avendo ampio diritto di chiedere il risarcimento dei danni provocati, come suo costume mai agì in tal senso. Anzi, la sua abitazione nelle successive indagini condotte sui bunker  fu sempre la prima ad essere visitata, questa volta senza decreti e con ben differente galateo.
 FINE

Tutti I documenti pubblicati sotto il titolo Cimitero Senza Croci is based on true historical events. Dialogue and certain events and characters contained in the text were created for the purpose of dramatization.

mercoledì 13 marzo 2019

Cimitero senza croci - True detective

"When the last light warms the rocks
And the rattlesnakes unfold
Mountain cats will come to drag away your bones"

Far From Any Road - The Handsome Family


Giovedì Santo, pioggia fitta, buona per chi coltiva, a terra cresceva una speranza: piselli e fave. Erano appena trascorse ventiquattro ore che il citofono squillò di nuovo energicamente, e nuovi agenti in divisa si rivelarono ai piedi della scala con nuovi obblighi. Il magistrato non ritenendosi soddisfatto dal precedente atto volle essere sicuro di sé. Se il primo era un decreto di ispezione di cose e luoghi ora era un decreto di sequestro onde acquisire la prova dell’avvenuto seppellimento del cadavere del sequestrato. Mentre la zia Amalia era in totale stato di confusione, lo zio Ernesto appariva calmo, i suoi pensieri erano rivolti all'imminente rito dei Sepolcri e alla processione del Venerdì Santo al Calvario del giorno dopo.



N.__________ R.G. notizie di reato
N.__________ R.
PROCURA DELLA REPUBBLICA
presso il TRIBUNALE di Lamezia Terme
DECRETO
ISPEZIONE DI LUOGHI E COSE
- artt. 53 e segg. c.p.p. -
IL Pubblico Ministero Dr Luciano D’Agostino
Visti gli atti del procedimento n. ___
Nei confronti di Ignoti e persone in corso di identificazione
per i reati di sequestro di persona a scopo d’estorsione ed altro
ritenuta la necessità di acquisire al procedimento la prova dell’avvenuto seppellimento del cadavere del sequestrato che per ragioni di cautela processuale allo stato non s’intende nominare, per non pregiudicare il sieguo delle indagini che sono in corso
In quanto occorre svolgere ulteriori approfondimenti istruttori, assicurando che il fondo e i luoghi non vengano in alcun modo alterati; ritenuto che occorrerà piantonare lo stesso a cura dei NAPS di Bovalino fino a nuovo e diverso ordine.
Visto l’art. 253 c.p.p.
DISPONE
il sequestro di quanto sopra indicato delegando per l’esecuzione Ufficiali di Polizia di NAPS di Bovalino che cureranno la consegna di copia del presente provvedimento all’interessato Don Ernesto Gliozzi Parroco di Platì
Platì, lì 16/04/92 ore 10,30
IL PUBBLICO MINISTERO
PROCURATORE DELLA REPUBLICA
                                                                                                                                 Dott. Luciano D’Agostino


QUESTURA DI REGGIO CALABRIA
Nucleo Anticrimine della Polizia di Stato
SQUADRA P. G.
B O V A L I N O
OGGETTO: Relata di notifica.
L'anno 1992 addì 16 del mesa di Aprile alle ore 17,15 in
Platì in ctd. Salsi
Innanzi a noi sottoscritti Ufficiali ed Agenti di P.G.: V.S.
Angelo PELLEGRINI, V.S. Claudio GREGORI, coadiuvati dagli Ag.
Maurizio COLELLA E Agostino MIGNOGNA è qui presente
GLIOZZI ERNESTO NATO A PLATÌ IL 12/04/1915 E RESIDENTE
IN VIA F.LLI SERGI N.6 IDENTIFICATO TRAMITE C. I. N.° 16971241
RILASCIATA IL 25/11/1991 DAL COMUNE DI PLATÌ
 al quale, mediante consegna di una copia nelle proprie mani
gli viene notificato, il retroscritto atto
Di quanto sopra è state redatto il presente verbale che previa letture e conferma viene sottoscritto dai verbalizzanti e dall'interessato.

(continua)