01.04.1824 = Cutrì
Giuseppe di Domenico - Barbaro Elisabetta di Carmelo
Quando
Giuseppe Cutrì, pecoraio, si presentò davanti all’altare aveva diciannove anni
e per quei tempi era ancora un minorenne. Figlio di Domenico, anche lui
pecoraio, e Francesca Alleva abitava al vico Vallone. Giuseppe era nato il 20
febbraio del 1805. Elisabetta Barbaro di un anno più grande di Giuseppe era
invece una maggiorenne ed era nata il 13 giugno del 1804 da Carmine, pecoraro,
e Rosa Campiti, abitanti “ia Cresiola”. Mentre Giuseppe per il matrimonio il
consenso di entrambi i genitori Rosa aveva solo quello della madre essendo premorto il padre. La notifica del
matrimonio era stata affissa sulla porta del Casa Comunale nei primi giorni di
febbraio dello stesso anno. Davanti al sindaco Domenico Oliva erano presenti
anche: Rosario Papalia di anni quarantotto, proprietario; Michele Oliva di anni
ventidue, civile; Pasquale Romeo di anni trenta tre, bracciale e … il ben noto
a queste pagine Filippo Tripepi. In chiesa con il lauretano parroco apposero la
firma Michele Paplia e Domenico Morabito.
14.07.1824 = La
Zoppa Pietro - Marcellino Elisabetta
Pietro La Zoppa era di Messignadi e Elisabetta Marcellino di Careri. Figlio del bracciale Francesco ed Elisabetta Staleri il primo; di Giuseppe e Anna Callipari la seconda. Pietro ventunenne domiciliato nel paese d’origine, Elisabetta diciassettenne orfana di padre era domiciliata con la sola madre nel corso San Nicola. Le notifiche de matrimonio apparvero agli ingressi delle Case Comunali di Platì e Careri nel maggio precedente. In chiesa erano accanto agli sposi Antonio Zappia e Giuseppe Catanzariti; in Comune: Rocco Mittica bottigaio di anni cinquanta; i falegnami Antonio Calabria di anni quarantacinque e Giuseppe Antonio Caruso di trentacinque anni; il bracciale Pasquale Romeo trentaseienne. A parte il sindaco erano tutti senza alfabeto.
26.07.1824 = Taliano
Francesco di Bruno - Treccasi Elisabetta di Domenico
Francesco
Taliano di Bruno ed Elisabetta Carbone era nato il 2 ottobre del 1803 e faceva
il pecorajo. Elisabetta Treccasi di
Domenico e Francesca Mavrelli era nata il 3 gennaio del 1802. Al momento del
matrimonio la sposa mancava di entrambi i genitori e lo sposo del padre. La
notifica del matrimonio apparve sulla porta della Casa Comunale appena venti
giorni prima. In Comune con loro c’erano gli immancabili Filippo Tripepi e
Pasquale Perri affiancati dal forese di anni trentaquattro Domenico Di Marco e
da bracciale Pasquale Romeo di anni trentasei. In chiesa le firme le apposero
il Sig. Giuseppe Mittiga e Don Francesco Zappia.
Viene
il sentore che Filippo Tripepi e Pasquale Perri stazionassero volentieri
nella Casa Comunale ricavando per le loro testimonianze se non qualche ducato almeno un bicchiere di vino.
In apertura un ritaglio dello sposalizio Maria e Giuseppe del Giotto. Agli sposi è dedicata questa canzone di un gruppo molto seguito sul finire del secolo passato.
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