Powered By Blogger

domenica 27 maggio 2018

Storia dell'ultimo crisantemo [di Kenji Mizoguchi, 1939 ]




Ombra d’un fiore è la beltà su cui
Bianca farfalla poesia volteggia
                                     ( Carducci )

Io non sapeva, o signori, se i suoi capelli avessero il riflesso d l’oro … se il timbro de la sua voce o la purità dei suoi lineamenti la dichiarassero una creatura oltremodo bella … sapeva però che era buona, d’una bontà squisita, soprannaturale, santa … e me lo dissero i poveri!
Mi dissero di conoscere una creatura buona per quanto bella, una fata benefica che li soccorreva non vista … un Angelo consolatore de le loro miserie … e questa fata, quest’angiolo rispondeva al nome di Giuseppina Oliva.
E’ morta? Oh non me lo dite, no, io non vi credo.
Deh! Per carità, non lo dite neppure a quella desolata madre, che piange amaramente su la bara e simboleggia la desolazione dinanzi a cui lo spirito umano si raccoglie e medita.
Non le dite che tutto è spento, che poca terra coprirà per sempre il suo tesoro … non le dite, vi prego, che ne la tomba è buio! …
Il Nazareno disse che ne la tomba è luce, resurrezione e vita, per i buoni.
Si scopran le tombe, dunque, e i nostri morti vivano

XXX

Giuseppina Oliva, come diceva, non è morta.
Vive ne la perenne ricordanza de gli addolorati parenti; vive nel cuore dei genitori che le prodigarono le più tenere cure … vive ne la fantasia di questo popolo riconoscente e buono, e lo vedranno.
Sui casti silenzi de la tomba, intanto, è bello raccogliersi, meditare, pensare! … Il religioso silenzio piace ai morti!
E’ allora che essi rispondono a le nostre domande … leniscono le nostre pene,  asciugano le nostre lacrime. E’ allora quella corrispondenza d’amorosi sensi tra gli estinti e i vivi, come disse il Poeta

XXX

Da qui a non molti anni, quando Giuseppina Oliva non sarà che un ricordo, vivente solo ne l’anima profonda de le sue sorelle … quando le produzioni intellettuali di questo popolo avranno intrecciato su la sua tomba i pallidi crisantemi … quando le generazioni venture sentiranno le sue laudi, tramandate da padre in figlio com’è costumanza tra i popoli, i versi de l’infelice poeta di Recanati ritorneranno allora più d’attualità
Muor giovine colei che al cielo è cara
Lo sappiano perciò le generazioni che sono e che saranno: come Giuseppina Oliva, quel fiore, fu trapiantato nel cielo.

XXX

Oh sii benedetta per sempre, anima eminentemente gentile.
Tu che dei fiori avesti la purezza, l’olezzo de le rose, la modestia de le viole – tu, nata pel cielo, volasti ne l’azzurro immenso, anelante di vita che non conosce mai fine.
Un’armonia perdentesi ne l’orizzonte lontano fu la tua morte, una meteora luminosa che passa la tua vita … tu benedetta vivi ne la mente e nel cuore di quanti ti conobbero, come una soave visione! Addio

Sac. Ernesto Gliozzi, il vecchio

Nessun commento:

Posta un commento