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martedì 1 maggio 2018

Prima linea [di Robert Aldrich, 1956]



Ill/mo
Ingegnere Capo dell’Azienda Autonoma Stradale della Strada
Compartimento della viabilità
Reggio di Calabria

Il sottoscritto Mittiga Michele fu Rocco dovendo iniziare la costruzione di una casa lungo la Nazionale 112 di questo abitato, si rivolge a V. S. Ill/ma per ottenere l’assegno di linea.
Con osservanza
Platì 26 Maggio 1937 – XV

Azienda Autonoma Statale
             della Strada
              (A.A. S. S.)

Reggio Calabria 31 Maggio – Anno XV
Al Sig. Michele Mittiga
Platì

Oggetto: S. S. N° 112 – Richiesta di assegno di linea

Restituisco l’istanza presentata dalla S. V. tendente ad ottenere un assegno di linea nella traversa interna dell’abitato di Platì perché venga riprodotta in carta da bollo da L. 4.00, corredata da un disegno planimetrico ed indirizzata al Capo Compartimento dell’A.A.S.S. di Catanzaro.
L’INGEGNERE CAPO SEZIONE


Nota. Un tempo la casa in questione (nella foto la prima alla vostra sinistra) apriva il rettilineo d'ingresso in paese. Fino alla metà degli anni settanta appartenne allo zio Giuseppino (Mittiga); lì dentro si tenne il suo matrimonio e di seguito nacquero tutti i suoi figli. Lo zio Michele vi abitò (in comproprietà con il fratello) fino al 1963, quando la lasciò su una carrozza trainata da quattro cavalli (ancora ho nelle orecchie il suono delle loro ferrature) drappati in nero, per recarsi al cimitero, risalendo la via XXIV maggio e una breve sosta in chiesa. Oggi ha cambiato prospetto e proprietari, sebbene sulla cassetta della posta rechi sempre lo stesso cognome. Così come l'ingresso in paese lo annunciano i carabinieri e i caduti in guerra. La foto appartiene agli eredi di Mimì, Colonnello, Fera.
                                                                                                

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