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mercoledì 22 novembre 2017

Il cavaliere senza paura (reg . Giuseppe DeLiguoro - 1913)



Lettera aperta a Mons. Mittiga

Rev.mo Superiore di Polsi
Poiché non posso credere ispirati da voi i varii gazzettieri che dalle colonne d'innumerevoli giornaletti
dàn fiato alle trombe della vostra rèclame, mi permetto amichevolmente di pregarvi che li facciate
desistere.
Già qualche amico mi scrive e mi domanda : «  questo nuovo cavaliere francese è quello stesso Mittiga dell’anno scorso?.. Donde si rileva che i vostri amici riescono colle loro esagerazioni, a destare
qualche vespaio che sembra tuttora sedato.
E, poi, non è certamente né decoroso né bello che costoro, dietro le spalle del Santuario e vostre, si
sbizzarriscano a confezionare polpettoni laudativi di quella fatta! E, tutto sommato, a qual fine? Per
decantare una svizzera che non ha mai interessato, come tale, i pellegrini calabresi: per blandire la vostra vanagloria, mentre è certo che voi riconoscete di cingere con disagio lo spadino di Carlo VII, che
vi mette accanto ad uomini come Augusto Conti, il Cantù, l’Arcoleo; e per fare la bottegaia rèclame a
ristoranti, caffè e tabaccherie che smagando il tradizionale disagio della circostanza, rallentano nell'animo dei fedeli la più cospicua suggestione.
Non vi pare che questo sfoggio si differenzii completamente dal culto, sia anche esterno, e che voi i non dobbiate permettere lo si perpetri in vostro nome, e, peggio mediante scrittareili pedestri, infarciti di sperticatissimi incensamenti?
 Poiché da quest’ultimi nessun vantaggio vi deriva; che i lontani i non si occuperanno giammai di voi,
e i vicini vi conoscon bene per credere che, in poco tempo, si possa i diventar grandi per santità e dottrina.
Consigliate perciò ai varii strimpellatori di lodi che vi lascino nell’angusto guscio, fuori del quale i vostri nemici avran più agio di brandirvi sul capo la spada di Temi e farvi tremar sotto i piedi l’aspro granito del monte.
In attesa di constatare che m’avrete dato ragione, vi riverisco.
Dott. G. Fera
IL COMPASSO  ORGANO SOCIALE  ANNO II  n. 52, Gerace 16 settembre 1914


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