Plati, 20 febbraio 1966
Eccellenza Reverendissima,
la campagna di solidarietà
lanciata dal S. Padre Paolo VI in favore delle popolazioni indiane, colpite
da una terribile carestia, ha destato in tutti i cuori generosa gara di aiuti
materiali e morali.
Pensiamo di poterci rendere conto, più di tanti altri, delle gravi
necessità di quel popolo, perché abbiamo
avuto occasione, nel 1965, di dirigere un corso di Educazione popolare presso
questo Asilo, in cui si è trattato, in prevalenza, del grave problema della fame
in India, vedendone le gravi cause remote, alle quali vediamo con dolorosa
tristezza aggiungersi in quest'anno la siccità che riduce a nulla i già scarsi
prodotti di quella terra.
E siamo convinti che, al di là del contributo di una contingente
offerta, che può apportare un temporaneo rimedio alle tristi conseguenze del
problema, ma non lo risolve affatto, occorre fare - nei limiti delle proprie
possibilità - qualcosa di più.
E' per questo che in seno alla nostra famiglia È maturata l'idea di
chiedere, tramite i buoni uffici dell'Ecc. V. Rev. ma, di poter accogliere ed ospitare una bambina indiana, dell'età di
circa sette-otto anni, alla quale intendiamo dare sollievo nelle tristi
necessità del presente ed assicurare un tranquillo avvenire.
Tale idea, che abbiamo avuto non appena ascoltato l'appello del S. Padre
e del Presidente della Repubblica, è andata vieppiù maturando coll'esempio di
tanti altri generosi che chiedono di poter fare altrettanto. Siamo certi che l 'Ecc.
V, Rev. ma farà pervenire alle Autorità competenti ed ai benemeriti Missionari
Salesiani, Suoi confratelli, in India, il nostro vivo desiderio e ci aiuterà a
realizzarlo.
Aggiungiamo alla nostra precedente offerta, fatta tramite la
Scuola Media di Platì, la presente, e nel ringraziarLa, con devota venerazione
ed ossequio ci professiamo
dell'Ecc. V. Il. ma e Rev. ma dev. mi in G. C.
(Sac. Francesco Gliozzi)
(Can. Ernesto Glíozzi)
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