... nel 1989 … a New York
… Rinunciai alla festa di gala prevista per il giorno dopo per non mancare alla
cerimonia della vestizione della Madonna venerata in Platì, per la quale avevo
realizzato la corona. Un impegno che avevo preso da tempo con gli amministratori
della cittadina e al quale non intendevo assolutamente venir meno. La mia
decisione fece scalpore. Disertare l’evento di New York sembrava una follia; un
clamoroso autogol, sul piano dell’immagine e per le importanti ricadute
commerciali di cui si sarebbe avvantaggiata la mia azienda. Ma non cambiai
idea. Il giornalista (e vecchio amico) Totò Delfino sottolineò la particolarità
del comportamento e propose che mi fosse conferita la cittadinanza onoraria.
“Sacco - disse e scrisse in più occasioni - ha dimostrato di tenere in altissima
considerazione la nostra comunità. Dobbiamo fare altrettanto, annoverandolo tra
quanti contribuiscono a far conoscere in modo diverso Platì nel mondo”.
In effetti, il mio ritorno in Italia non passò inosservato e
per un attimo - purtroppo solo un attimo - sulla Locride venne proiettato un fascio
di luce positivo. In quell’occasione, in segno di gratitudine per il mio gesto,
ricevetti in dono alcuni utensili contadini, che conservo gelosamente.
… sono necessarie risposte serie, concretamente calate nella
realtà … Penso alle zone più difficili
della Calabria. Ai giovani di San Luca, Platì, per parlare di alcuni luoghi
spesso al centro della cronaca.
I militari, come si sente ripetere, non sono la soluzione
giusta. Sarebbero - e appaiono - nemici. L'ottica deve essere diversa: serve un
esercito, ma di educatori! Capaci di far comprendere il valore della cultura,
delle regole condivise, del rispetto reciproco. Soprattutto del dovere! Solo
così potrà avvenire il cambiamento che tutti auspichiamo.
(La cittadinanza onoraria) … ricevut(a) da Platì e San Luca,
per molti aspetti, è un onore ancora più significativo perché arrivato da luoghi e persone che,
forse, più di altri, hanno bisogno di essere aiutati a voltare pagina. Realtà e
cittadini verso i quali mai ho avuto pregiudizi e che, anzi. Quando possibile
aiuto con sincerità e amicizia. Guardando ai problemi da cui sono afflitti con
rispetto e attenzione.
… Avevo manifestato l’intenzione di creare una scuola orafa
per i ragazzi di San Luca e Platì, ma non ho ricevuto il sostegno necessario.
Eppure può funzionare … rimane in piedi la mia disponibilità a favore di questi
comuni. Che hanno diritto a scrivere una pagina nuova della loro storia. E
verso i quali non si può procedere a colpi di scioglimento del consiglio comunale.
Né catalogando, per definizione, tutto e tutti come espressione della ‘ndrangheta…
Conosco bene la gioia infinita che procura riuscire a farcela. Non esiste niente di più positivo e gratificante. Lo sguardo
ti regala immagini inedite. Gli occhi scrutano la realtà in maniera diversa.
Rinascere significa questo. E io desidero ardentemente offrire questa
possibilità a chi ancora non l’ha avuta. Ricordo una bellissima frase di Corrado
Alvaro, mai come in questo caso efficace: “La disperazione più grave che possa
impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile”.
Non è meravigliosa? Capace di centrare il vero nodo della questione?
GERARDO SACCO conversazione con Francesco Kostner. SONO
NESSUNO! Il mio lungo viaggio tra arte e vita, Rubettino, 2016